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Europa anti Musk: il fondo pensione Abp esce da Tesla sbattendo la porta

Abp, il più grande fondo pensionistico d'Europa, ha venduto la sua partecipazione in Tesla (571 milioni di euro) in polemica con la maxi-retribuzione di Elon Musk

Stichting Pensioenfonds Abp, il più grande fondo pensione d’Europa, ha venduto la sua intera partecipazione in Tesla perché contrario al pacchetto retributivo di Elon Musk. La partecipazione aveva un valore di 571 milioni di euro.

LE RAGIONI DELL’USCITA DI ABP DA TESLA

Un portavoce di Abp ha spiegato nei giorni scorsi che il fondo – che ha sede nei Paesi Bassi e gestisce asset per oltre 340 miliardi di euro – ha “avuto un problema” con la retribuzione dell’amministratore delegato di Tesla. Ma la decisione di vendere la quota nella casa automobilistica statunitense è stata presa anche a seguito di valutazioni sui costi e i ritorni dell’investimento e sulle condizioni dei lavoratori, giudicate precarie.

IL PROBLEMA CON LA RETRIBUZIONE DI MUSK

A dicembre un tribunale dello stato americano del Delaware ha confermato l’annullamento della retribuzione di Musk per Tesla: un pacchetto – comprensivo di stipendio, azioni e benefit vari – da 56 miliardi di dollari, che era stato approvato dalla maggioranza degli azionisti della società. Non da Abp, però, che l’aveva definito “controverso ed estremamente alto”.

Dopo Musk, il secondo più grande azionista di Tesla è il gruppo di gestione degli investimenti Vanguard, con il 7 per cento.

La retribuzione di Musk era già stata bloccata mesi prima da un altro tribunale statunitense, che aveva accolto la richiesta di un azionista di Tesla secondo cui il compenso non era giustificato e il consiglio di amministrazione della società era colluso con Musk.

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