Crollano di oltre la metà i profitti di Airbus nella prima metà dell’anno.
È quanto emerge dai risultati al 30 giugno del più grande produttore di aerei al mondo. Il fatturato di Airbus si è attestato a 28,8 miliardi di euro, in crescita del 4%, mentre L’ebit consolidato rettificato ammonta a 1,3 miliardi di euro, confrontandosi con 2,6 miliardi rispetto allo stesso periodo del 2023. Tale decremento riflette principalmente gli oneri contabilizzati nel business Sistemi Spaziali per 989 milioni di euro. L’utile netto è stato di 825 milioni di euro, in calo del 46%.
Le consegne di velivoli commerciali sono state 323 tra gennaio e giugno, solo 7 in più rispetto all’anno scorso. “Ciò dimostra le difficoltà del gruppo ad accelerare e, soprattutto, a tenere il passo con le consegne per il secondo trimestre” osserva Les Echos.
Tuttavia, il gigante aeronautico europeo conferma il suo obiettivo di consegnare 770 aerei commerciali rispetto ai 720 consegnati nel 2023. Il mese scorso Airbus aveva già ridotto la guidance prevedendo che il risultato operativo si aggirerà probabilmente sui 5,5 miliardi di euro, anziché sui 6,5-7 miliardi previsti a inizio anno.
Tutti i dettagli.
IN CALO GLI UTILI
Il colosso europeo attivo nella costruzione di aeromobili ha chiuso il primo semestre con un calo degli utili del 46% a 825 milioni di euro, a causa di un onere di quasi 1 miliardo di euro nelle sue attività spaziali. Come già detto, Airbus aveva già avvertito a fine giugno che avrebbe dovuto effettuare un nuovo accantonamento da 989 milioni nel primo semestre, legato alla revisione dei costi di sviluppo e delle prospettive commerciali di alcuni programmi di telecomunicazioni e di navigazione satellitare.
Il gruppo ha registrato un utile rettificato prima degli interessi e delle imposte (Ebit) di 814 milioni di euro nel periodo aprile-giugno, rispetto a 1,85 miliardi di un anno fa, mentre gli analisti si aspettavano una cifra di 699 milioni di euro.
RICAVI IN AUMENTO
Airbus ha comunicato che i ricavi consolidati sono aumentati del 4% su base annua a 28,8 miliardi di euro nel primo semestre del 2024 (primo semestre 2023: 27,7 miliardi di euro), riflettendo principalmente il numero di consegne di aerei commerciali e un volume maggiore nel business Air Power di Airbus Defence and Space.
L’aumento del 4% delle vendite è legato alla crescita del settore degli aerei commerciali, che rappresenta i tre quarti delle entrate di Airbus. Nonostante l’accelerazione nella produzione, il numero di consegne previste per quest’anno, pari a 770, è inferiore alle 800 stimate inizialmente, che avrebbero dovuto riportare il colosso dell’aviazione sui livelli del 2018, prima della pandemia di Covid-19. Sui fornitori pesano infatti l’aumento del costo delle materie prime, le difficoltà di accesso ad alcuni componenti e i costi energetici.
ORDINI
Gli ordini lordi di aeromobili commerciali sono stati pari a 327, rispetto a 1.080 del primo semestre 2023 con ordini netti di 310 aeromobili dopo le cancellazioni, in confronto a 1.044 velivoli del primo semestre 2023. Il portafoglio ordini ammontava a 8.585 aerei commerciali alla fine di giugno 2024.
LE PAROLE DEL CEO
“La performance finanziaria del semestre riflette principalmente oneri significativi nel nostro business spaziale. Stiamo affrontando le cause profonde di questi problemi – ha affermato Guillaume Faury, amministratore delegato di Airbus. La società sta lavorando a una revisione delle attività spaziali mentre discute di potenziali alleanze con la francese Thales e l’italiana Leonardo e descriverà in dettaglio un piano di ristrutturazione per Space Systems a settembre, ha riferito Reuters lunedì.
“Negli aerei commerciali, ci concentriamo sulle consegne e sulla preparazione delle fasi successive del ramp-up, affrontando al contempo le sfide specifiche della catena di fornitura e proteggendo l’approvvigionamento dei pacchetti di lavoro chiave” ha concluso Faury.