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Arcelik

Whirlpool, chi sono i turchi Arcelik su cui il governo piazza il golden power

Il governo ha autorizzato l'operazione Whirlpool-Arcelik sugli elettrodomestici, ma ha esercitato il golden power per tutelare tecnologie e occupazione. Tutti i dettagli, anche sulla società turca

 

Il governo, su spinta del ministero delle Imprese Adolfo Urso, ha approvato un decreto per intervenire sulla fusione tra Whirlpool Emea, la divisione europea-mediorientale dell’azienda statunitense di elettrodomestici, e la società turca Arçelik, proprietaria di marchi come Beko e Grundig.

COSA PREVEDE IL DPCM

Attraverso il decreto, il governo autorizza l’operazione ma esercita il golden power, quell’insieme di poteri speciali cui l’esecutivo può ricorrere per tutelare l’interesse nazionale nei comparti strategici. Più nello specifico, sono state poste delle condizioni per salvaguardare le tecnologie, la produzione e i livelli di occupazione. L’affare Whirlpool-Arçelik interessa infatti quattro stabilimenti italiani – si trovano in Lombardia, in Toscana e nelle Marche – e 4638 dipendenti.

LA NUOVA ENTITÀ WHIRLPOOL-ARCELIK

La nuova entità che nascerà dalla fusione tra le due società raccoglierà quasi tutte le attività di Whirlpool sul mercato europeo. Sarà controllata da Arçelik al 75 per cento e da Whirlpool per il restante 25 per cento. Le stime dicono che riporterà un fatturato annuale dal valore di 6 miliardi di euro e conterà oltre ventimila impiegati tra vari paesi del continente. Oltre che con quello omonimo, Whirlpool contribuirà con i marchi Hotpoint (britannico) e Indesit (italiano), mentre manterrà per sé KitchenAid.

L’operazione, tuttavia, dovrà essere approvata dall’autorità antitrust europea, che si prevede darà il suo giudizio nella seconda metà dell’anno.

COSA DICONO I SINDACATI

Barbari Tibaldi, segretaria della FIOM-CGIL responsabile della divisione elettrodomestici, “occorre la convocazione urgente da parte del ministro Urso delle parti sociali”, perché “le lavoratrici e i lavoratori hanno il diritto di conoscere le decisioni prese dal governo e le ricadute dal punto di vista industriale e occupazionale negli stabilimenti”.

TUTTO SU ARCELIK

Arçelik è controllata da Koç Holding, il più grande conglomerato industriale della Turchia legato all’omonima famiglia, una delle più facoltose del paese. Arçelik è stata fondata nel 1955 da Vehbi Koç ed è presieduta da uno dei suoi figli, Rahmi.

Oltre ad Arçelik e i relativi marchi, Koç Holding controlla il gruppo alberghiero turco Divan, l’azienda di distribuzione carburanti Opet, il costruttore di autobus e veicoli militari Otokar, il produttore automobilistico Tofaş, la compagnia di raffinazione petrolifera Tüpraş e la grande banca commerciale Yapı Kredi. Partecipa inoltre a una joint venture con la casa automobilistica Ford, Ford Otosan.

LA SORTE DELL’EX-WHIRLPOOL DI NAPOLI

Circa una settimana fa è stato raggiunto un accordo sullo stabilimento ex-Whirlpool di Napoli, che verrà acquisito dalla società italiana di impiantistica energetica TeaTek e riconvertito alla produzione di pannelli fotovoltaici, salvaguardando l’occupazione (nel sito lavoravano circa 300 persone).

– Leggi anche: Gli Usa permetteranno ai cinesi di Midea di risucchiare Electrolux?

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