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Deas, Becrypt e Adarga, ecco cosa fanno le aziende nel mirino di Leonardo

Ci sarebbero l'italiana Deas e le britanniche Becrypt e Adarga nel radar di Leonardo impegnata in diversi dossier M&A in cyber. Tutti i dettagli

Leonardo è a caccia di merger & acquisition nel settore cyber-security.

Se ieri ha ufficializzato la joint venture con Rheinmetall per i carri armati dell’esercito ed entro Natale conta di firmare l’accordo per il Gcap, nuovo caccia multiruolo che vede alleate Italia, Uk e Giappone, il colosso della difesa e aerospazio italiano è impegnato anche sul fronte cibernetico.

La società “ha effettuato negli ultimi mesi ‘una dozzina’ di due diligence in vista di possibili acquisizioni di aziende del settore cybersecurity e ‘probabilmente’ qualche operazione sarà chiusa entro fine anno”, ha affermato il ceo di Leonardo, Roberto Cingolani, a margine del Cybertech Europe 2024 tenutosi la scorsa settimana a Roma.

“Sono una decina le aziende che il colosso italiano della Difesa ha inserito nella sua data bank ma solo più avanti si vedrà se e quando andranno in porto”, secondo il Sole 24 Ore. Tra queste c’è l’italiana Deas e le britanniche Becrypt e Adarga nel radar di Leonardo. “Su ciascuna di queste aziende, ancorché non vi sia alcuna offerta in atto, il gruppo guidato da Roberto Cingolani ha avviato una due diligence, che serve per analizzare le aziende e valutarne il valore”, ha aggiunto il quotidiano confindustriale.

Tutti i dettagli.

DOZZINE DI DUE DILIGENCE NEL SETTORE CYBERSECURITY

“Sono 7-8 mesi che stiamo facendo un certo numero di due diligence, ne abbiamo fatte una dozzina: alcune le abbiamo scartate, altre le abbiamo portate avanti, per altre abbiamo fatto una offerta ma ha vinto un altro operatore non italiano”, aveva dichiarato il numero uno di Leonardo nel corso di Cybertech Europe 2024.

“Per fare un M&A – aveva proseguito Cingolani – bisogna vedere se chi si vuole incorporare ha un prodotto utile al portafoglio di Leonardo o porta una tecnologia che è più facile comprare che sviluppare in casa; il secondo punto è fare un’analisi di mercato e capire se mettersi in portafoglio una azienda conviene. Se questi due punti sono verificati, allora ci si mette d’accordo per una due diligence e se questa e’ positiva si inizia la trattativa. Se questo è portato a termine, quando si tratta di aziende estere c’è anche il golden power del Paese che vende. Sono cose che richiedono tempo”.

COSA FA L’ITALIANA DEAS PUNTATA DA LEONARDO

Ma quali sono le società finite nel mirino del gruppo ex Finmeccanica per eventuali m&a?

Secondo il Sole 24 Ore una delle società puntate da Leonardo è l’italiana Deas (acronimo di Difesa e analisi Sistemi) “un’eccellenza italiana nella cyberscurity, rivolta alla tutela della sicurezza nazionale e delle istituzioni”.

Come si legge sul suo sito web, Deas Spa è partner tecnologico del comparto della Difesa, delle Forze di Sicurezza, della Pubblica Amministrazione e di gruppi industriali strategici italiani e internazionali.

Si tratta di una società a capitale interamente italiano. Il quartier generale è situato nel cuore della capitale, in piazza Montecitorio, mentre il Centro Avanzato Cibernetico di Deas si trova nella base della Difesa di Sant’Alessandro a Roma. “La struttura è il cuore tecnologico e logistico dei servizi di Cyber Sicurezza, nonché polo ad alta specializzazione per tutte le operazioni informatiche”, prosegue la società guidata da Stefania Ranzato. Inoltre, il centro è uno dei pochi in Italia accreditati dall’Organismo di Certificazione della Sicurezza Informatica (OCSI) e l’unico ospitato in una struttura militare.

I SETTORI INTERESSATI DA DEAS NEL MIRINO DI LEONARDO

Secondo le informazioni fornite dalla società, Deas spa mette a disposizione l’IA di tutti i settori, rivolgendosi in particolare al perimetro nazionale di sicurezza cibernetica, oltre ad altri comparti in cui la protezione è fondamentale, quali quello bancario, l’industria, le aziende e le amministrazioni pubbliche.

Per esempio qualche anno fa ha presentato il progetto “Intelligent Cyber Security Agent” in occasione dell’Innovation day dell’Aeronautica Militare, presso il Reparto Sistemi informatici e automatizzati (ReSIA) della forza armata. «Il cyber agent – spiegava Stefania Ranzato, presidente della Deas – è un potente strumento di contrasto alla minaccia cyber, che non sostituisce l’uomo, ma al contrario lo supporta, fornendogli degli alert mirati in grado di potenziare le sue capacità decisionali e di intervento».

Inoltre, già partner per vari Dicasteri e per le stesse Forze Armate, Deas ha investito molto nel campo delle esercitazioni, sviluppando per prima nel Paese soluzioni specifiche per le esercitazioni militari in ambito cyber.

LE ATTIVITÀ DELLA BRITANNICA BECRYPT

Dopodiché, le altre due aziende sono del Regno Unito secondo il quotidiano confindustriale.

Una è Becrypt, fornitore leader di soluzioni di sicurezza informatica, guidata da Gavin Newport. La società con sede a Londra ha lavorato a stretto contatto con il governo del Regno Unito negli ultimi anni, sviluppando una serie di nuovi prodotti cross domain ed endpoint sicuri. L’azienda britannica è specializzata nella protezione di organizzazioni infrastrutturali nazionali critiche da minacce informatiche avanzate. “Il sistema è in grado di individuare l’attacco in atto, capire chi lo sta producendo e quale potenza di fuoco abbia; e mette in campo le misure percontrasyare l’attacco”, aggiunge il Sole.

CHE COS’È ADARGA

Poi c’è Adarga, uno degli sviluppatori leader nel Regno Unito di software di intelligenza artificiale per la difesa, la sicurezza nazionale e il settore commerciale. Secondo il profilo della società, il suo “strumento di intelligence delle informazioni potenzia la ricerca e l’analisi per offrire alle organizzazioni un vantaggio decisionale. Elabora enormi volumi di informazioni interne e open source (feed di notizie globali, report, presentazioni, PDF e altro) e le presenta in formati comprensibili, nel contesto. Consente agli utenti di sbloccare intelligence pertinente, perspicace e fruibile su larga scala in modo che le organizzazioni possano mitigare i rischi, agire rapidamente e ottenere un vantaggio competitivo”.

Fondatore e ceo di Adarga è Bassett Cross, che ha sfruttato la sua esperienza come ex ufficiale dell’esercito britannico, guidando team in operazioni antiterrorismo in Afghanistan, Iraq e altrove nel mondo, per sviluppare una piattaforma software intelligente che consente agli utenti di analizzare rapidamente grandi volumi di informazioni interne e disponibili al pubblico per scoprire le intuizioni approfondite e mission-critical.

LA STRATEGIA DELL’AD CINGOLANI

Dunque sarebbero queste le aziende con cui Leonardo potrebbe stringere accordi di m&a.

“Alcune stanno andando a termine, altre le abbiamo già scartate. Per alcune abbiamo fatto un’offerta ma ha vinto un altro compratore. Stiamo andando avanti. Quando si tratta di acquistare, cerchiamo di mantenere il costo dell’acquisto all’interno di un 15% del turnover del fatturato della divisione che acquista. Probabilmente entro la fine dell’anno avremo delle novità” ha spiegato Cingolani all’International Astronautical Congress (Iac) 2024 in corso questa settimana a Milano, in occasione della giornata di apertura il 14 ottobre.

D’altronde proprio la cybersecurity è un perno del piano industriale di Leonardo varato lo scorso marzo. Cingolani ha illustrato in conferenza con gli analisti l’importanza di razionalizzare e focalizzare il portafoglio prodotti esistente nel settore cyber, trasversale a tutto il business, facendo leva su big data e AI. A questo proposito, il numero uno di Leonardo ha affermato che il gruppo punta a diventare un riferimento per il mercato come “security buy design” per prodotti come radar, elicotteri e velivoli.

OBIETTIVO: CRESCITA A DOPPIA CIFRA NEL MERCATO CYBER

“Ci aspettiamo di crescere a doppia cifra nel mercato del cyber nei prossimi anni, con l’obiettivo di diventare un attore chiave europeo focalizzato sulla difesa, lo spazio e le organizzazioni strategiche nazionali e internazionali” aveva spiegato sempre l’ad di Leonardo, Roberto Cingolani nel suo intervento al Cybertech Europe 2024 la scorsa settimana. “La cybersecurity – ha proseguito Cingolani – giocherà un ruolo chiave per abilitare lo sviluppo della sicurezza globale, proteggendo dalle minacce crescenti moltiplicate dall’adozione dell’intelligenza artificiale e dalla progressiva iperconnessione dei sistemi. Su queste basi, il cyber è al centro del nostro sviluppo strategico, con un ruolo cruciale anche come abilitatore per lo sviluppo delle nostre soluzioni multi-dominio e per superare la concorrenza in piattaforme sicure per design, come per aeromobili, elicotteri, piattaforme belliche, piattaforme aerospaziali: tutte che dovrebbero diventare cyber-sicure per design, cosa che non è mai stata fatta prima”.

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