Dalla nostra inviata a Milano.
“È in corso un nuovo Rinascimento e lo spazio è il volto di questa rinascita”.
Esordisce così Roberto Cingolani, numero uno del colosso dell’aerospazio e difesa italiano Leonardo, nel corso della cerimonia di apertura alla 75esima edizione dell’International Astronautical Congress (Iac) a cui ha preso parte anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Prende ufficialmente il via oggi a Milano la più importante manifestazione mondiale nel settore dello spazio, organizzata dall’International Astronautical Federation (Iaf) e ospitata in Italia con il coordinamento dell’Associazione Italiana di Aeronautica e Astronautica (Aidaa), dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e Leonardo.
Attesi 10.000 partecipanti, oltre 7.000 abstract scientifici presentati da 2.300 organizzazioni provenienti da 106 Paesi, sono alcuni dei numeri di questa edizione dello Iac che nel corso di cinque giorni a Milano riunirà sotto lo stesso tetto i responsabili delle agenzie spaziali, gli scienziati e i leader del settore.
“NUOVA ERA TECNOLOGICA”
“È la prima volta che stiamo entrando in una nuova era tecnologica che tenga della sostenibilità”, ha sottolineato Cingolani. Non a caso l’edizione di quest’anno ha come motto “Responsible Space for Sustainability” con l’obiettivo dichiarato infatti di spostare l’attenzione su un uso più consapevole e appunto sostenibile delle risorse spaziali
“Tanti Paesi hanno partecipato a questo evento e questo rappresenta una speranza: la pace potrà essere più facile nello spazio che sulla terra”, ha proseguito l’ad di Leonardo, rimarcando che i Paesi “non hanno molta voglia di parlare dei loro business sulla terra, ma parlano volentieri di quello che vogliono fare nello spazio”.
Secondo Cingolani, le tecnologie digitali, come il cloud computing e l’Ai, “sono state introdotte nello spazio fin dall’inizio, serve portare la digitalizzatizione sui satelliti e sui pianeti”.
“E proprio Leonardo è un immenso laboratorio per le tecnologie in via di sviluppo. I privati sono entrati nell’agone ed è una vera buona nuova notizia la collaborazione pubblico-privato” ha concluso il top manager.
ITALIA PROTAGONISTA CON 7,3 MILIARDI DI RISORSE DESTINATE AL COMPARTO
Dunque l’Italia ospita lo Iac per la quinta volta, nel 60° anniversario del lancio del primo satellite italiano, il San Marco 1, che ha posizionato l’Italia come il terzo Paese al mondo e il primo in Europa a raggiungere questo traguardo.
Ma quello era soltanto il punto di partenza, visto che il nostro paese punta a mantenere una posizione leader nel settore spaziale.
“L’Italia è il secondo contributore ex equo con la Francia e poco dopo la Germania dell’Agenzia spaziale europea: nel complesso, per capire la dimensione di cui parliamo, noi, il governo italiano ha allocato in progetti spaziali 7,3 miliardi di euro tra programmi dell’Agenzia Spaziale Europea, programmi dell’Agenzia Spaziale Italiana, risorse del PNRR europeo e risorse nazionali” ha spiegato ieri il ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso nel corso della conferenza stampa di presentazione dello Iac.
“Nel complesso, 7,3 miliardi di euro da qui al 2026 che ci fanno capire qual è l’impegno del nostro Paese su cui ovviamente le nostre imprese hanno particolarmente affidamento”, ha evidenziato Urso.