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Covalis

Perché Mazzucchelli e Covalis hanno fatto splash in Enel

Se la lista di Assogestioni per Enel si fosse posizionata prima, Covalis avrebbe piazzato un rappresentante in consiglio. Ma il podio è andato al Mef. E il fondo di Mecelis con Mazzucchelli è uscito sconfitto. Il punto di Michelangelo Colombo e Francis Walsingham

 

Il fondo Covalis non ce l’ha fatta a entrare nel cda di Enel. Con il ministero dell’Economia e Assogestioni ampiamente oltre quota 40% dei voti in assemblea, c’è stato ben poco da fare per il fondo britannico che ha agitato la vigilia dell’assemblea del gruppo energetico. Tanto più che, a differenza che in passato, quella di Assogestioni non è stata la lista più votata.

Questa volta il podio è andato al Mef e Paolo Scaroni per la presidenza ha preso più consensi di quelli rastrellati dalla lista del ministero dell’Economia. In soldoni: molti fondi che hanno votato la lista Assogestioni hanno scelto Scaroni (lista Mef) come presidente. Esattamente come aveva suggerito di fare ISS, il più importante tra i proxy advisor su cui si basano i fondi. Avevano l’alibi, insomma.

Head of Southern European Research di Iss è Gianluca Antipasqua, il cui padre è un nome molto noto e apprezzato negli ambienti di centrodestra.

Un altro aspetto interessante nella disfida sull’Enel è la circostanza che alcuni grossi investitori che in passato avevano votato per Assogestioni, questa volta hanno optato per il ministero dell’Economia. Presto saranno pubbliche tutte le indicazioni di voto, e non sarà difficile capire chi ha ‘sterzato’.

Meno facile, in compenso, sarà capire le ragioni che hanno portato a questo cambiamento. Ci sono stati “incoraggiamenti” dal Mef? Non lo sapremo mai. Del resto tra gli addetti ai lavori sono state notate le parole di peso del numero uno di Intesa Sanpaolo, a sostegno delle scelte del governo: “Ho molta stima di Cattaneo: è un manager di grandi capacità che ha raggiunto importanti risultati in aziende strategiche nelle infrastrutture. Sono convinto che farà bene anche all’Enel”.

Sta di fatto che, se la lista Assogestioni si fosse piazzata prima, Covalis avrebbe piazzato un rappresentante in consiglio. Ma Mazzucchelli non sarebbe divenuto presidente, e la figuraccia per il governo Meloni (e per Salvini e Berlusconi, sponsor di Scaroni) sarebbe comunque stata scongiurata.

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