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Ubi Banca Banche

Cosa faranno le fondazioni azioniste di Ubi sull’Ops di Intesa?

Il punto sull'orientamento in fieri delle fondazioni azioniste di Ubi Banca riunite nel patto barcollante Car sull'Ops di Intesa Sanpaolo. Fatti, nomi, parole, ricostruzioni e indiscrezioni

 

Che cosa succede tra le fondazioni azioniste di Ubi Banca vista l’Ops di Intesa Sanpaolo? Ecco gli ultimi aggiornamenti.

La fondazione Cassa di risparmio di Cuneo (Crc) non si fa sedurre (ancora) da Intesa Sanpaolo e l’Ops lanciata dal gruppo guidato dall’ad, Carlo Messina, su Ubi Banca, di cui la fondazione Crc è il secondo maggior azionista, dopo il fondo Parvus, con il 5,9%.

Mentre il patto Car che lega le fondazioni azioniste di Ubi discute con alcune defezioni a sorpresa e con il ruolo non del tutto chiaro di Mario Cera (che si è dimesso dal comitato direttivo del Car), ieri la fondazione di Cuneo non ha detto sì a Intesa.

“Il Consiglio di Amministrazione e il Consiglio Generale della Fondazione CRC, la quale aderisce al Patto di consultazione CAR, si sono nuovamente riuniti per valutare l’evoluzione dell’Offerta Pubblica di Scambio lanciata lo scorso 17 febbraio da Intesa Sanpaolo su UBI Banca. Gli Organi della Fondazione hanno confermato che l’OPS di Intesa Sanpaolo, come attualmente prospettata, presenta elementi non conformi alle attese della stessa Fondazione”, si legge in una nota della fondazione.

La fondazione prosegue aggiungendo che “conseguentemente, ribadendo la più ampia fiducia nell’operato del Presidente Genta, il Consiglio Generale all’unanimità gli ha conferito mandato di proseguire nelle attività di istruttoria e interlocuzione con i vari soggetti coinvolti. Ogni ulteriore elemento per le più opportune valutazioni verra’ portato all’attenzione del Consiglio Generale in occasione della prossima seduta”.

Secondo il Sole 24 Ore, “l’ente piemontese insomma tiene aperta la porta a tutte le ipotesi, inclusa quella di una possibile partecipazione all’offerta ma a fronte di un miglioramento dei termini finanziari. Ci sarà tempo per fare nuove valutazioni nei prossimi giorni, quando verrà convocato nuovamente il Consiglio Generale. Le diplomazie sono al lavoro, e servirà tempo per capire se ci saranno sviluppi”.

D’altronde analisti, banche d’affari e osservatori non escludono un rilancio sul prezzo dell’Offerta di Intesa su Ubi (qui l’approfondimento di Start).

Venerdì prossimo è previsto un consiglio anche dell’altro Ente di rilievo nell’azionariato di Ubi, la Fondazione Banca Monte di Lombardia, guidata da Aldo Poli, che peraltro è anche vicepresidente di Cattolica, di cui detiene il 3,16%. Hanno fatto scalpore le aperture di Poli nel corso di un’intervista al Sole sull’Ops.

Una sortita che potrebbe aver innescato – secondo alcune indiscrezioni – le dimissioni di Cera dal comitato del Car.

 

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