Le importazioni statunitensi dalla Cina sono salite al punto da raggiungere un record assoluto, nonostante il blocco di Shanghai e altri blocchi legati al Covid nell’economia cinese.
Infatti, nonostante il blocco dovuto alle misure anti Covid, l’economia cinese ha continuato a esportare più che mai negli Stati Uniti. Quello che osserviamo nei dati è la resilienza, non la fragilità, dell’economia cinese e la sempre crescente dipendenza degli Stati Uniti dalla produzione cinese.
In uno studio del giugno 2021, il Consiglio dei governatori della Federal Reserve ha spiegato il cambiamento: “Il deficit commerciale bilaterale di beni degli Stati Uniti con la Cina sembrava essersi ridotto sostanzialmente dall’escalation del conflitto commerciale USA-Cina nel 2018, o almeno così suggeriscono i dati commerciali statunitensi. Al contrario, i dati cinesi raccontano una storia molto diversa: il deficit, determinato dal surplus bilaterale della Cina, ha quasi raggiunto i massimi storici entro la fine del 2020.
Storicamente, la discrepanza tra questi dati sulla bilancia commerciale era rimasta abbastanza prevedibile e stabile. Ma con l’inizio del conflitto commerciale, i valori delle importazioni dichiarati dagli Stati Uniti dalla Cina sono diminuiti più bruscamente dei valori di esportazione dichiarati dalla Cina verso gli Stati Uniti.
Due ragioni sono probabilmente responsabili di questo fenomeno: (1) gli importatori statunitensi sottostimano le importazioni cinesi al fine di eludere le tariffe statunitensi e (2) gli esportatori cinesi segnalano esportazioni più elevate a causa delle variazioni degli incentivi fiscali in Cina”.
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