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Leonardo

Profumano i conti di Leonardo?

Il gruppo Leonardo chiude i 9 mesi con ricavi in crescita. Numeri, confronti, scenari e reazioni in Borsa

 

Conti in miglioramento per Leonardo nel terzo trimestre dell’anno, come emerso ieri sera dal comunicato del gruppo attivo nell’aerospazio e nella difesa. Stamattina però il titolo della società capeggiata da Alessandro Profumo ha aperto in Borsa con una flessione dell’1% per poi andare in parità nel corso della giornata.

Ecco tutti i dettagli

I PRIMI 9 MESI DI LEONARDO

Il Gruppo Leonardo chiude i 9 mesi con ricavi in crescita annua del 6% a 9,6 miliardi, ebita in aumento del 22% a 607 milioni, Focf negativo per 1.387 milioni di euro – in miglioramento rispetto ai -2.596 milioni del corrispettivo 2020 – ordini in salita del 9% a 9,3 miliardi.

PRESENTE E FUTURO DI LEONARDO SECONDO LEONARDO

“I risultati dei primi nove mesi del 2021 – sottolinea la società in una nota – consolidano la ripresa del percorso di crescita e aumento di redditività formulate in sede di bilancio al 31 dicembre 2020, evidenziando per il 2021 un progressivo e continuo miglioramento della performance industriale del Gruppo”.

I NUMERI DI LEONARDO IN PILLOLE

Il giro d’affari è salito del 6% a 9,6 miliardi, mentre la reddittività è cresciuta del 22% a 607 milioni e gli ordini sono risultati in salita del 9% a 9,3 miliardi.

“I risultati dei primi nove mesi del 2021 – sottolinea la società in una nota – consolidano la ripresa del percorso di crescita e aumento di redditività formulate in sede di bilancio al 31 dicembre 2020, evidenziando per il 2021 un progressivo e continuo miglioramento della performance industriale del Gruppo”.

LE PAROLE DI PROFUMO

«I risultati – ha dichiarato l’ad Alessandro Profumo – sono molto positivi con una performance superiore ai livelli pre-pandemici nel settore militare/governativo (87% dei ricavi di gruppo), che ha più che compensato il business civile ancora sfidante».

LA NOTA DELLA SOCIETA’

La società ha confermato gli obiettivi di fine anno e le prospettive di medio-lungo periodo. In particolare, c’è da monitorare il settore aeronautico: «Prima della pandemia – si legge in una nota – il piano di ristrutturazione procedeva al di sopra delle aspettative. Ma la crisi del traffico aereo conseguente al Covid ha interrotto il processo di miglioramento». Leonardo ha confermato che il breakeven del settore arriverà entro il 2025.

L’ANALISI DEL SOLE 24 ORE SUI CONTI DI LEONARDO

“I conti dei primi nove mesi confermano il miglioramento rispetto all’anno scorso emerso nella semestrale. I ricavi consolidati crescono del 6% a 9.564 milioni, il margine operativo Ebita migliora del 22,1% a 607 milioni, l’utile netto di competenza è 228 milioni (+67,6%). Gli ordini ammontano a 9.266 milioni, +8,9%, ma inferiori ai ricavi di 298 milioni. Gli indicatori di redditività rimangono però inferiori al periodo pre-pandemia. Nei primi nove mesi del 2019 l’Ebita era di 686 milioni e l’utile netto di 465 milioni. Il Ros è il 6,3%, rispetto al 5,5% del 2020, contro il 7,5% del 2019. L’utile operativo (Ebit) è pari a 445 milioni, 50 milioni in più del 2020, ma inferiore di 203 milioni al 2019.

L’indebitamento finanziario netto è pari a 4.690 milioni, sceso di 1.194 milioni rispetto al 2020, ma 389 milioni in più rispetto a settembre 2019. L’utile netto «risente dei benefici fiscali derivanti dall’adesione all’agevolazione fiscale prevista dall’art. 110 del d.l. 104/2020 in materia di riallineamento dei valori fiscali dell’avviamento», nella manifattura spaziale (Thales Alenia Space Italia).

Negli ordini c’è un aumento dell’elettronica in Europa a 3.861 milioni (+71,9%) e dei velivoli a 1.643 milioni (+112,8%), in calo elicotteri a 2.391 milioni (-24%) e Drs a 1.603 milioni (-29%). «I risultati dei nove mesi sono molto positivi con una performance superiore ai livelli pre-pandemici nel militare-governativo (87% dei ricavi del gruppo), che ha più che compensato il business civile ancora sfidante», ha detto l’a.d. Profumo.

Soffrono le aerostrutture, che quest’anno dovrebbero bruciare cassa per circa 350 milioni. Il gruppo dice che «l’Atr, Airbus e gli altri programmi sono in ripresa, mentre il Boeing 787 risente ancora degli effetti della pandemia. (…) il 2021 sarà l’anno più impattato per le aerostrutture, con una ripresa graduale che porterà al breakeven alla fine del 2025».”

IL COMUNICATO STAMPA INTEGRALE DI LEONARDO

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