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Comau

Ecco come va Comau (che Stellantis venderà)

II gruppo Stellantis ha ripreso in mano il dossier per la cessione di Comau, società torinese specializzata nell’automazione industriale e nella robotica. Ecco i conti (in perdita) di Comau

Exor, la holding della famiglia Agnelli azionista della casa automobilistica Stellantis, scalda i motori per la cessione di Comau.

Secondo quanto riportano oggi dal Sole24Ore e dal Corriere della Sera, il gruppo Stellantis sta considerando delle opzioni per il futuro di Comau, l’azienda torinese di robot del gruppo. Tra queste la principale è quella che porta a uno spin-off, a cui potrebbe seguire la quotazione in Borsa, sebbene quest’ultima di difficile realizzazione dato il contesto che vige sui mercati finanziari.

“Più facile sarebbe invece cedere a qualche gruppo estero, soprattutto grandi conglomerate asiatiche. C’è da dire che un’operazione di questo tipo dovrà comunque passare anche dall’esame del Governo, visto che Comau rientra in un settore strategico della tecnologia”, sottolinea il quotidiano confindustriale.

Già prima dello scoppio della pandemia, nel 2019, prima della maxi fusione tra Fca e Psa, erano circolate indiscrezioni su una possibile vendita di Comau.

“Ai tempi dei primi piani di spinoff, Stellantis pareva intenzionata a collocare sul mercato il 70% di Comau, distribuendo il residuo 30% fra i suoi soci. All’epoca gli analisti avevano immaginato una forchetta di valutazione ampia, compresa fra i 300 milioni e il miliardo”, ha scritto il Corriere della sera. Per il Sole 24 Ore, “si parlava di una valutazione attorno ai 2 miliardi di euro. Poi l’operazione era stata messa in stand-by, messa in subordine dalla pandemia e dalle altre priorità”.

Ecco numeri e affari dell’azienda dei robot di Grugliasco in vista dei progetti di spin-off da Stellantis che potrebbero entrare concretamente nel vivo nel 2024.

CESSIONE IN VISTA

Quindi Stellantis ha riavviato i lavori per lo scorporo di Comau. Stando a quanto riferito da più fonti finanziarie, il gruppo automotive controllato dalla holding Exor ha ripreso i contatti con diverse banche d’affari per studiare come valorizzare la società specializzata nell’automazione industriale e nella robotica.

Le banche d’affari starebbero studiando alternative e sarebbe al vaglio l’ipotesi di una cessione: sondando anche l’interesse per l’azienda dei fondi di private equity. Nel panorama non sono molti gli investitori internazionali che potrebbero realizzare un’operazione di questo tipo, che ha una serie di complessità industriali, riassume MF.

Al momento nessun sentiero sembra definitivo, e al lavoro con un incarico esplorativo sul dossier, secondo le indiscrezioni, sarebbe la banca d’affari americana Goldman Sachs, tra gli storici consulenti del gruppo automobilistico.

LA CONFERMA DALLA SOCIETÀ

Intanto, “Il piano per lo spin off di Comau procede, come annunciato sia da Stellantis che da Comau”, ha confermato un portavoce di Comau al Sole e al Corriere. «Al momento – continua – non è possibile aggiungere ulteriori dettagli. In questo percorso l’azienda, che festeggia 50 anni nel 2023, sta consolidando gli obiettivi prefissati”.

Di recente, del resto, lo stesso ad di Stellantis, Carlos Tavares, ha ammesso: “Stiamo valutando la giusta tempistica” per lo scorporo di Comau. “Una decisione potrebbe essere presa entro fine anno”, rileva il Corriere.

IL BUSINESS

Come ricorda Il Sole 24 Ore, “Comau, azienda con dodici stabilimenti di produzione, con una rete internazionale di cinque centri di innovazione e cinque digital hub, in cui lavorano quasi 4mila persone presenti in 13 Paesi, è una società leader mondiale nel campo dell’automazione industriale per l’industria automotive, per la quale sviluppa e fornisce soluzioni per assemblaggio e lavorazione meccanica per veicoli tradizionali ed elettrici e sistemi di produzione robotizzati, comprese soluzioni di robotica indossabile”.

“La domanda di automazione cresce di oltre il 10% annuo, con picchi ancora più elevati nei nuovi settori che si stanno aprendo a queste tecnologie. Facendo leva sull’esperienza nell’Automotive ‘tradizionale’ Comau si sta consolidando nel segmento e-Mobility, che già oggi rappresenta il 25% del nostro business, in costante aumento”, aveva sottolineato il ceo di Comau, Pietro Gorlier in occasione dell”incontro “L’automazione motore di crescita e innovazione: il ruolo di Comau, per i suoi 50 anni” lo scorso maggio.

Infatti, l’azienda sta proseguendo il percorso di diversificazione delle proprie attività, entrando in settori che si aprono alle tecnologie di automazione, come la cantieristica. Proprio lo scorso giugno Comau e Fincantieri hanno presentato il primo risultato concreto della loro collaborazione avviata nel 2021: MR4WELD (Mobile Robot for Weld – robot mobile per saldatura) una soluzione unica di saldatura robotizzata mobile.

LA VALUTAZIONE

Come già ricordato, quando si è iniziato a parlare di uno scorporo quattro anni fa, gli analisti avevano immaginato una forchetta di valutazione ampia, compresa fra i 300 milioni e il miliardo. “L’impressione è però che Tavares ambisca ad andare oltre tale somma” precisa il Corriere. Vero anche nel 2018 Comau aveva chiuso il bilancio di esercizio con un valore della produzione pari a 241 milioni di euro con utile di quasi un milione di euro (932.205 euro).

I NUMERI DI COMAU

Guardando al bilancio dell’anno scorso, l’azienda dei robot ha chiuso il 2022 con un valore della produzione pari a 208,5 milioni di euro, in diminuzione del 7,7% rispetto ai 225,8 milioni di euro del 2021. I costi della produzione si attestano a 236 milioni di euro, in calo rispetto ai 280 milioni dell’anno precedente. Il risultato d’esercizio è negativo con una perdita pari a 60 milioni, anche se in miglioramento rispetto alla perdita di 74,7 milioni del 2021.

ANDAMENTO COMMERCIALE

Come si legge nella relazione di bilancio, nel 2022 Comau ha acquisito ordini per 1.188 milioni di euro, in aumento del 10% rispetto al 2021. L’aumento riguarda principalmente le attività in Europa. Nello specifico, il 36% degli ordini e delle attività riguarda l’Europa, il 39% il Nord e Centro America, mentre il rimanente 25% il Sud America e Asia.

Al 31 dicembre 2022 il portafoglio ordini del gruppo Comau è pari a 933 milioni di euro, in aumento del 31% rispetto all’anno precedente. Per quanto riguarda Comau Spa, il 96% degli ordini è stato acquisito in Europa (di cui il 41% in Italia) e il 4% nel resto del mondo.

 

 

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