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Stellantis

Ecco come Stellantis sommerge Exor di utili

Il primo semestre del 2023 si chiude con risultati ottimi per Stellantis, la casa automobilistica del gruppo Exor. Ma un problema c'è, e si chiama "pricing power". Tutti i dettagli.

Stellantis, la casa automobilistica controllata dalla holding Exor di John Elkann, ha riportato nel primo trimestre del 2023 risultati superiori alle aspettative. Merito anche delle maggiori consegne di veicoli, rese possibili a loro volta dai pochi problemi logistici in Europa, rispetto a un anno fa.

TUTTI I NUMERI DI STELLANTIS NEL PRIMO SEMESTRE DEL 2023

L’EBIT, ovvero il risultato prima delle imposte e degli oneri finanziari, è cresciuto dell’11 per cento rispetto al periodo gennaio-giugno dell’anno scorso, arrivando a 14,1 miliardi di euro. Gli analisti sentiti da Reuters si aspettavano una cifra più bassa, di 12,1 miliardi.

I ricavi netti sono ammontati a 98,4 miliardi di euro, il 12 per cento in più su base annua. Il flusso di cassa libero, invece, è stato di 8,7 miliardi, il 63 per cento in più.

Stellantis è il terzo produttore automobilistico più grande al mondo per volumi di vendite, e possiede marchi come FIAT, Peugeot, Opel, Lancia, Alfa Romeo e Jeep. Le sue previsioni per l’intero 2023 parlano di una crescita a doppia cifra.

IL PROBLEMA DEI PREZZI

Nonostante gli ottimi risultati nella prima metà dell’anno, qualche problema c’è. L’amministratore delegato Carlos Tavares, a questo proposito, ha detto che Stellantis dovrà accelerare il processo di riduzione dei costi se vorrà mantenere la propria redditività in un contesto che si è fatto più sfidante.

La nuova direttrice finanziaria, Natalie Knight – ha assunto l’incarico solo questo mese -, ha dichiarato che il cosiddetto pricing power – ovvero il potere di determinazione dei prezzi, o potere di mercato – è stato comunque il driver principale dei risultati dell’azienda. “Abbiamo fatto una serie di aumenti di prezzo”, ha spiegato, “e il gruppo è stato bravissimo a mantenerli, oltre a valutare dove fosse opportuno applicare ulteriori prezzi nel primo semestre”.

L’ANALISI DI EQUITA E LA MOSSA DI TESLA

La banca d’investimento italiana Equita ha commentato i “forti “(così li ha definiti) risultati di Stellantis dicendo che andranno ad alzare le previsioni sui risultati per l’intero 2023, nonostante la riduzione del pricing power, per quanto prevista.

La spinta al contenimento dei costi è legata principalmente alle mosse di Tesla, la principale azienda produttrice di veicoli elettrici, che a gennaio ha introdotto una serie di tagli ai prezzi delle sue automobili in Cina, mettendo pressione all’intera industria.

– Leggi anche: Tesla di Musk fa infuriare i cinesi con una nuova guerra dei prezzi sull’auto elettrica

LE PROMESSE DI TAVARES

Tavares ha detto che i margini di Stellantis sull’EBIT adjusted sono leggermente calati rispetto al primo trimestre del 2022, dal 14,5 per cento al 14,4 per cento, perché allora il potere di mercato dell’azienda era sostenuto da un contesto inflazionistico. “Se il mercato è più competitivo in termini di prezzi”, a detta di Tavares “dobbiamo lavorare di più sulla riduzione dei costi, per assicurarci di restituire al mercato il respiro di cui ha bisogno, proteggendo al contempo i nostri margini unitari”.

L’amministratore delegato ha aggiunto che i margini di Stellantis sono stati migliori di quelli di Tesla e di General Motors, fermi rispettivamente al 10,5 e all’8,3 per cento.

EUROPA E NORDAMERICA A CONFRONTO

Nel primo trimestre del 2023 Stellantis ha consegnato oltre 1 milione di veicoli nella regione del Nordamerica, il 7 per cento in più, con ricavi netti per 45,9 miliardi di euro (+8 per cento). Nell’Europa allargata, le consegne sono state di 1,4 milioni di unità (+9 per cento) e i ricavi netti di 34,8 miliardi (+11 per cento).

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