Comau. Ha un nome ben preciso il dossier su cui si è incagliata la trattativa di fusione tra Fca e Psa. Le due società sembrano non concordare sulla valutazione dell’azienda italiana specializzata nella robotica: Comau avrebbe un valore superiore rispetto a quanto stimato nelle fasi iniziali degli accordi ed ora si aprono quindi le trattative. Andiamo per gradi.
GLI ACCORDI INIZIALI
In occasione dell’annuncio della fusione tra i due gruppi, lo schema prevedeva prima del perfezionamento della fusione la distribuzione da parte di Fca ai suoi azionisti di un dividendo speciale di 5,5 miliardi di euro, nonché la propria partecipazione in Comau. Comau è stata valutata 250 milioni di euro.
COMAU VALE MOLTO DI PIU’
Al tavolo dei negoziati tra i due big dell’auto, però, è emerso che Comau potrebbe valere molto di più di quanto rispetto alla stima degli analisti e al valore indicato nel piano Psa-Fca. E vale tanto di più, secondo le indiscrezioni pubblicate oggi dal Sole 24 Ore, da “spostare alcuni equilibri disegnati nell’impianto originario annunciato da Fca e Psa”.
IL PROBLEMA
Questo significa che la casa auto italo-americana e la casa auto francese dovranno trattare nuovamente per capire a chi e in che modo debba venir spartito questo valore fra i due gruppi in vista dell’altare. “A chi dovrebbe finire il maggior valore che si potrebbe estrarre dalla società dell’ex Lingotto? Agli azionisti Fca o anche al partner francese?”, chiede il Sole 24 ore.
GLI SCENARI
La decisione più plausibile che le due società possano prendere è quella di una divisone del maggior valore in modo da accontentare tutte e due le parti e quindi avere una divisione paritetica, al 50% ciascuno, ma le discussioni sono in corso e non è escluso che vengano prese altre decisioni.
MEMORANDUM PRIMA DEL 20 DICEMBRE?
Nonostante il nodo Comau, le trattative tra Fca e Psa, comunque, sembrano procedere bene e le due parti potrebbe chiudere entro il 20 dicembre la prima parte del processo di fusone, siglando il tutto con un memorandum di intesa.
L’INTRUSO: GENERAL MOTORS
A provare a creare problemi tra Fca e Psa ci prova l’americana Genera Motors, che ha intentato una causa contro la società italo-americana, per aver corrotto lo United Auto Workers, ovvero il sindacato dei metalmeccanici americano (che ha un certo peso a Washington), per indebolire le norme sul lavoro (qui i dettagli). In base a quanto sostenuto dalla casa automobilistica di Detroit, il responsabile sarebbe Sergio Marchionne, che sarebbe ricorso a tangenti per rendere favorevoli alla casa auto italiana e trattative sul contratto di lavoro fra il Uaw e le tre case di Detroit fra il 2009 e il 2015.
L’ANTITRUST
E ancora. Superati tutti gli scogli (e la volontà pare esserci da entrambe le parti), Fca e Psa dovranno passare al vaglio dell’Antitrust. Solo dopo l’ok dell’Autorità, potremmo parlare di fiori d’arancio per questo matrimonio finanziario.