skip to Main Content

Sbarra

Le lezione sindacale di Sbarra (Cisl) a Landini (Cgil) e Bombardieri (Uil)

Come e perché il segretario della Cisl, Sbarra, critica Cgil e Uil sullo sciopero anti governo.

È una vera e propria lezione sindacale quella impartita dal segretario della Cisl, Luigi Sbarra, ai vertici di Cgil e Uil troppo attenti alle sirene politiche.

Il leader della Cisl svetta oggi con parole moderate, sagge e al contempo pro lavoratori nei giorni in cui infuria la polemica sullo sciopero generale proclamato dalle altre due confederazioni sindacali.

Ecco che cosa ha detto Sbarra di preciso.

COSA PENSA SBARRA DEGLI SCIOPERI REGIONALI

“Per sollecitare alcune importanti modifiche alla manovra del governo avevamo proposto agli amici di Cgil e Uil un percorso comune di mobilitazione attraverso una grande manifestazione da svolgere di sabato. Ma gli altri sindacati hanno scelto liberamente la strada degli scioperi regionali che noi consideriamo sbagliata e controproducente in questa fase”. È quanto sottolinea oggi il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, in una lunga intervista a Qn.

Parole ragionevoli ma poco consone a chi fa dell’antagonismo politico in casa di alcuni sindacati: “Perché far perdere una giornata di salario ai lavoratori in un momento non facile per tante famiglie? Perché incendiare i rapporti anche con le imprese, che nulla hanno a che vedere con la manovra? Ancora: perché penalizzare i cittadini con una protesta generale che inevitabilmente provocherà disagi nei servizi pubblici?”, aggiunge il leader Cisl commentando l’intervento della Commissione di garanzia sullo sciopero.

“POLEMICA STERILE”

“Mi sembra una polemica sterile – osserva – ci si dovrebbe concentrare su altro. In Italia ci sono regole stringenti, volte a tutelare sia i diritti dei sindacati a scioperare che quelli dei cittadini ad usufruire dei servizi essenziali. Si tratta di rispettare queste norme, come è stato sempre fatto, sapendo che le deroghe concesse per gli scioperi generali richiedono una piena adesione all’astensione dal lavoro di tutte le organizzazioni più rappresentative. Qui non mi sembra che tale presupposto sussista”.

LE DIVERSE “SENSIBILITÀ” SUL RUOLO DEL SINDACATO, SECONDO SBARRA

Secondo Sbarra, “ci sono sensibilità distinte nell’interpretare l’azione e il ruolo del sindacato in questa stagione e diversi modi di valutare i risultati della nostra mobilitazione e della trattativa con il governo. Il sindacato non deve vendere sogni. Deve guardare in faccia la realtà, confrontarsi senza pregiudizi con tutti i governi e le controparti datoriali, spiegando ai lavoratori quello che è frutto di negoziato. Se invece cavalca l’antagonismo, strizza l’occhio alla politica o ai movimenti, snatura il suo ruolo, con il rischio di renderlo irrilevante”.

COSA PENSA SBARRA DELLA MANOVRA

Chi ritiene che la Cisl sia collaterale all’esecutivo Meloni resterà però deluso visto il giudizio di Sbarra per la manovra economica. Infatti, quanto alla manovra del governo, il numero uno della Cisl sottolinea come sia “sbagliata la stretta sulle pensioni, l’ulteriore penalizzazione su quota 103, Ape sociale e Opzione donna, inaccettabile ridurre le aliquote e i rendimenti per medici, infermieri, personale degli enti locali, maestre d’asilo. Si rischia un esodo anticipato di migliaia di persone. Non si sbloccano le assunzioni di medici e infermieri. Ci sono 35mila vincitori di concorso nella Pubblica amministrazione a cui viene rallentata l’immissione in servizio. Il 25 novembre saremo in piazza a Roma per chiedere modifiche alla manovra e rilanciare il tema di un moderno patto sociale”.

Back To Top