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Ucraina Economia Europea

Che cosa farà la Bce

Ecco le prossime decisioni della Bce. Il commento di Andreas Billmeier, European Economist presso Western Asset (parte di Franklin Templeton)

 

Riteniamo che “semplificare” sia la parola d’ordine dell’azione della BCE in questo frangente: il programma di acquisto di asset non è più visto con favore a livello globale e le dinamiche dell’inflazione domineranno le conversazioni per il prossimo futuro. Per le nuove proiezioni macro, ci aspettiamo che la BCE riveda in modo significativo le previsioni di inflazione headline per il prossimo anno a oltre il 2% rendendo più difficile il mantenimento di una posizione accomodante.

Nelle ultime settimane, diversi portavoce della BCE hanno confermato l’intenzione della banca centrale di porre fine al PEPP come previsto alla fine di marzo 2022, nonostante la nuova e ancora crescente incertezza intorno alla variante Omicron. Riteniamo, tuttavia, che la BCE non vorrà ridurre gli acquisti di asset dall’attuale tasso di esecuzione cumulativo di circa 100 miliardi al mese tra PEPP e APP a solo l’attuale tasso di esecuzione dell’APP di 20 miliardi solo tra marzo e aprile del prossimo anno poiché questa rapida riduzione dell’offerta di liquidità potrebbe provocare significative turbolenze nelle curve dei rendimenti europei ed un significativo inasprimento delle condizioni di finanziamento.

Pertanto, la BCE potrebbe ridurre i suoi acquisti nell’ambito del PEPP durante il primo trimestre del 2022 (e potenzialmente aumentare gli importi delle obbligazioni acquistate nell’ambito dell’APP) o avviare una graduale eliminazione dei suoi acquisti dopo il primo trimestre. Se si sceglie quest’ultimo percorso, la BCE deve scegliere tra l’introduzione di un altro programma di acquisto limitato aggiuntivo, ma più flessibile, rispetto all’APP, o semplicemente incrementare l’APP per il secondo trimestre diciamo di 40-50 miliardi rispetto all’attuale tasso di esecuzione.

Riteniamo che l’ostacolo per creare l’ennesimo programma di acquisti sia estremamente elevato nel contesto della risoluzione di un altro (PEPP) e ci aspettiamo che la BCE finisca per procedere con acquisti più elevati nell’ambito dell’APP, almeno per il secondo trimestre. Ci aspetteremmo che il debito greco diventi idoneo per gli acquisti nell’ambito dell’APP. Pensiamo che un tentativo da parte del Consiglio direttivo di rinviare alcune delle decisioni relative all’acquisto del secondo trimestre alla riunione di febbraio della BCE potrebbe portare a significative turbolenze nei mercati di fine anno tradizionalmente illiquidi.

Prevediamo che i tassi di interesse europei aumenteranno qualunque sia il risultato una volta che le mosse tecniche di fine anno saranno state eliminate, con le curve che probabilmente si irripidiranno nel 2022.

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