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Smart Bank

Bankitalia sbanca Smart Bank, tutti i dettagli

La Banca d'Italia ha commissariato Smart Bank, la banca digitale di Cirdan Group nata dalle ceneri di Banca del Sud poco più di un anno fa, presieduta dall'economista Carnevale Maffé e guidata da De Negri. Fatti, nomi e approfondimenti

Natale con commissariamento per Smart Bank, la banca d’investimento digitale di Cirdan Group nata dalle ceneri di Banca del Sud poco più di un anno fa. Il 21 dicembre scorso la Banca d’Italia ha disposto lo scioglimento degli organi di amministrazione e controllo di Cirdan Group Spa e di Smart Bank Spa e l’avvio della procedura di amministrazione straordinaria.

Il provvedimento, si legge in una nota, ha l’obiettivo di “assicurare un adeguato presidio dell’operatività del gruppo e di ripristinare condizioni di sana e prudente gestione”. Nominati Enrico Ajello e Andrea Guaccero commissari straordinari e Maria Rita Schiera, Vincenzo Donativi e Andrea Di Cesare componenti del Comitato di Sorveglianza.

Nel frattempo le due società “proseguono la propria attività” e “la clientela e i depositanti possono continuare ad operare con la consueta fiducia”.

COSA FA SMART BANK

Smart Bank, che fa parte del gruppo Cirdan attivo dal 2014 e fondato da Antonio De Negri (di cui è socio di controllo con il 77%), è nata nel 2022 e – come ricorda il Sole 24 ore – si è focalizzata nella promozione di conti di deposito, anche a lungo termine, con tassi particolarmente alti. Con un consiglio d’amministrazione formato da quasi tutti under 40 e a maggioranza femminile (infatti presidente e amministratore delegato sono uomini), nel comunicato stampa in cui si annunciava la nascita si evidenziava che “il modello di business di Smart Bank è differente innanzitutto perché si tratta di una banca d’investimento digitale e quindi si occupa di investimenti e non delle attività cosiddette tradizionali. La particolarità sta nell’essere realmente indipendente e trasparente”.

Infatti si notava che Smart Bank “non fa parte di un gruppo di banche tradizionali per le quali svolge attività di banca di secondo livello, un modello che tradizionalmente porta con sé delle restrizioni dettate dalla filiera produttiva e dalla strategia di distribuzione. Questo implica la libertà di spaziare nella creazione di prodotti innovativi ma altresì di poter servire una rete ampia di molteplici attori, tra cui altre banche, family office, Sim, Sgr, con la possibilità di poter esprimere appieno le proprie capacità e quindi senza vincoli dettati dall’affiliazione ad un gruppo”.

I CONTI DEPOSITO DI SMART BANK

Nei mesi scorsi la banca ha proposto un conto deposito a 20 anni, con interessi annui del 7% lordo, da corrispondere però in un’unica soluzione alla scadenza del contratto. Il 21 dicembre scorso, giorno della decisione di Bankitalia di commissariare l’istituto, Smart Bank ha lanciato un prodotto vincolato a 5 anni (periodo di raccolta fino al 17 gennaio), con un rendimento a salire fino all’8,25% (salvo rimborso anticipato): in dettaglio, il deposito offre un interesse fisso lordo incrementale pari al 4,25% il primo anno, 5,25% il secondo anno, 6,25% il terzo anno, 7,25% il quarto anno e 8,25% il quinto. Come ricorda Milano Finanza, questa scelta è stata dettata dal riscontro avuto dall’edizione di metà novembre che proponeva un tasso lordo 4,5% il primo anno, 5% il secondo anno, 6% il terzo anno, 7% il quarto anno e 8% il quinto. Con i conti deposito di Smart Bank si può chiedere un anticipo di liquidità fino al 70% dell’importo investito, a fronte di un interesse flessibile di 2% sopra Euribor a 3 mesi, continuando a maturare l’interesse sull’intera somma investita originariamente.

Il quotidiano confindustriale ricorda che, stando ai dati annunciati a ottobre dal ceo Antonio De Negri, le offerte proposte alla clientela hanno consentito a Smart Bank di raccogliere oltre 300 milioni di euro da più di 7000 clienti, italiani e non.

L’EX CDA

Prima di essere commissariata, Smart Bank era presieduta da Carlo Alberto Carnevale Maffè (nella foto), professore associato di Strategy and Entrepreneurship alla SDA Bocconi School of Management dell’Università Bocconi, noto intellettuale liberista e firma di punta dei quotidiani Repubblica e il Foglio.

Amministratore indipendente di società del comparto Technology & Finance, del fondo di venture capital United Ventures e dello start-up studio Foolfarm dedicato all’intelligenza artificiale, Maffè è stato anche consigliere direttivo di Abi-Lab e membro dell’Editorial Board di Harvard Business Review Italy, come si legge ancora sul sito della medesima banca.

Amministratore delegato era invece De Negri che ha cominciato la sua carriera a Citigroup, Milano presso il fixed income desk. Poi è andato a Londra dove è entrato nel Portfolio Team di Barclays CIB, ricoprendo i ruoli di trading Regulatory Capital, RWA e Counterparty Risk oltre al Client Capital Management. Nel 2014, come si diceva, la fondazione di Cirdan Capital Management “con la visione di migliorare l’esperienza di investimento grazie a uno sviluppo tailor made di prodotti finanziari e l’utilizzo di tecnologie avanzate”, si legge sul sito della banca.

Fra i consiglieri d’amministrazione una compagine femminile e di formazione perlopiù bocconiana a partire da Roberta Benedetti del Rio, senior advisor per Just Climate, una società dedicata alla gestione di investimenti climate-led, lanciata da Generation Investment Management e co-chair del Global Investors Panel per il progetto di ricerca Deep Transitions Futures, gestito dall’Università di Utrecht. In passato è stata director presso Generation I, e prima investment banker a Morgan Stanley.

Faceva parte del board anche Benedetta Arese Lucini, che ha più di 15 anni di competenza nel settore high-tech e startup e vanta esperienze lavorative in Europa, Stati Uniti e Sud Est Asiatico. Tra i primi 100 dipendenti di Uber, in qualità di general manager del noto gruppo ha gestito l’espansione dell’azienda in Italia e nel Sud Europa. E’ co-fondatrice della startup fintech Oval Money (poi clamorosamente chiusa) ed è fondatrice e ceo di Otter Finance.

Unica proveniente dall’università Cattolica di Milano è Bianca Maria Sole De Negri che ha iniziato la sua attività professionale presso il private banking di Credit Suisse e a seguire come client adviser in UBS Svizzera all’interno del Wealth Management Italy international. Al momento è direttrice e senior client adviser di ELOS capital, una boutique di gestione patrimoniale indipendente di Lugano.

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