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Carte di pagamento: in Italia tante prepagate (e sono quasi tutte Visa)

L’Italia è in Europa il mercato più grande per quanto riguarda le prepagate, dominata dal leader indiscusso del mercato Visa.Su 18 milioni di carte prepagate circolanti in Italia 14 milioni hanno il marchi VISA.

 

 

Solo a giugno il numero delle prepagate emesse da VISA ha raggiunto il numero di 14mila unità con un incremento rispetto all’anno precedente di 1,14 milioni di carte. Solo da fine da fine 2013 VISA ha registrato una crescita del numero delle prepagate pari all’8,9% e rispetto al giugno del 2013 del 13,3%. Solo nel 2013 sono state effettuate 76 milioni di transazioni.
 

Il mercato italiano delle prepagate vale quasi il 50% di tutto il mercato europeo. Questa caratteristica risiede in una cultura di pagamento ormai radicata negli italiani, come dimostrato dall’esperienza ventennale nel mercato della telefonia mobile che ha generalmente preferito i contratti prepagati. Non solo. Gli italiani si sono sempre guardati dallo spendere ciò che non si ha facendo ricorso al credito. 

Il successo delle prepagate risiede anche in un’inversione di tendenza che voleva il contante e gli assegni lo strumento per effettuare i pagamenti. L’inversione è avvenuta non solo grazie l’introduzione di nuovi strumenti normativi diretti a rendere tracciabili i flussi di denaro – nella lotta alla così detta grey economy – ma anche al mutamento di costume e di abitudini che l’era digitale ha portato con sé.

Le prepagate hanno permesso di effettuare pagamenti online in modo maggiormente sicuro, offrendo la possibilità anche a clienti non bancarizzati di effettuare acquisti online, di segmentare le proprie spese, o di controllare le spese dei propri figli che studiano all’università.
 

Sarà interessante vedere come il mercato delle prepagate si confronterà con l’avvento dell’era del Mobile Payment. Per ora il  Mobile Payment resta in Italia una realtà ancora inespressa. Il costo dei terminali che permettono di usufruirne e la tenacia tutta italiana di affezionarsi ai tradizionali metodi di pagamento, fanno presagire che l’avvento di ulteriori mutamenti sarà piuttosto lento e ancora distante nel tempo.

Resta da vedere cosa ne pensano e cosa riusciranno a mettere da parte i più giovani, soprattutto in vista dell’effettiva qualità delle misure introdotte con l’approvazione del Job Act. 

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