Continua a sprintare Iliad in Italia.
La controllata del gruppo francese delle tlc guidata da Benedetto Levi ha chiuso il periodo gennaio-settembre 2025 con un fatturato pari a 924 milioni di euro, in crescita del 9,5% rispetto allo stesso periodo del 2024 (843 milioni di euro).
Inoltre, la società ha raggiunto oltre 12 milioni e 800 mila utenti nei segmenti mobile e fisso.
Bene anche i risultati del gruppo: al 30 settembre 2025 Iliad ha registrato un ebitda after lease di 3,054 miliardi di euro, in aumento del 5,6% annuo, su un fatturato di 7,69 miliardi (+3,2%). Gli utenti netti complessivi salgono a 52 milioni nei nove mesi, in aumento di 500mila unità rispetto al giugno scorso, con un andamento in crescita (+400mila circa) degli utenti mobile (passati da 41 a 42 milioni) e una conferma intorno ai 10 milioni degli utenti del fisso.
Tornando al mercato italiano, alla domanda su una potenziale alleanza con la rivale Wind Tre nel nostro paese, l’amministratore delegato del gruppo Iliad, Thomas Reynaud, ha dichiarato che Iliad non ha nulla da segnalare per il momento, ma rimane aperta a qualsiasi opportunità di consolidamento del mercato italiano. “Se si presentasse un’opportunità di consolidamento, la prenderemmo seriamente in considerazione”, ha precisato Reynaud.
Tutti i dettagli.
I NUMERI DI ILIAD IN ITALIA
Nei primi 9 mesi del 2025 Iliad ha registrato in Italia ricavi per 924 milioni di euro, in crescita del 9,5% rispetto allo stesso periodo del 2024. L’ebitdAl (ovvero l’utile prima degli interessi, delle tasse, degli ammortamenti e dopo le spese di locazione) indica una nota, è in crescita e arriva a 295 milioni di euro, +26,9% rispetto allo stesso periodo del 2024. Inoltre, il free cash flow operativo delle attività mobile raggiunge i 139 milioni, in aumento del +56,5% su base annua.
CRESCONO GLI UTENTI
Al 30 settembre l’operatore registra una crescita di utenti netti con 12 milioni e 400 mila utenti, per il 30esimo trimestre consecutivo, un risultato ottenuto nonostante le cosiddette “offerte riservate” promosse dai concorrenti di mercato verso gli utenti dei competitor. Nel segmento fiber-to-the-home (FTTH), Iliad chiude il terzo trimestre raggiungendo i 454 mila utenti, con 32.000 nuovi abbonati in fibra durante il trimestre, portando il numero totale di nuovi abbonati in fibra a 104.000 per i nove mesi conclusi il 30 settembre 2025.
In un mercato italiano “che rimane caratterizzato da una concorrenza intensa”, spiega la nota, Iliad continua ad essere protagonista per crescita sia nel segmento mobile che fisso, con oltre 200 mila nuovi utenti solo nell’ultimo trimestre, portando il numero totale di nuovi abbonati netti dall’inizio dell’anno a 714.000, nonostante “le continue strategie di vendita aggressive dei concorrenti”, si legge nella nota sui conti.
LE MIRE DI CONSOLIDAMENTO NEL MERCATO ITALIANO
Infine, nel nostro paese Iliad guarda ancora al consolidamento.
In passato la società tlc ha sempre chiarito di essere interessata a un’operazione di consolidamento nel mercato italiano, qualora ci fosse l’occasione, ma a patto di esserne la guida. Non sarebbe dunque interessata, nell’eventualità, a quote di minoranza mentre è in Italia per restare ed essere investitore di lungo periodo.
L’anno scorso Iliad aveva tentato di inglobare Vodafone Italia con un’offerta, poi rifiutata dal gruppo Vodafone che ha preferito quella di Swisscom (seppure inferiore rispetto a quella di Iliad). Dunque con le nozze tra Vodafone Italia e Fastweb, restavano soltanto Iliad e Tim in campo per possibili manovre di consolidamento, anche dopo l‘ingresso di Poste nell’operatore tlc guidato da Pietro Labriola.
Sfumata tuttavia anche la possibilità di un consolidamento Tim-iliad, non resta dunque che esplorare l’operazione WindTre, controllata dalla conglomerata di Hong Kong Ck Hutchison e Iliad. Una fusione tra Tim e Wind, infatti, andrebbe incontro allo scoglio Antitrust.
IL BENEPLACITO DEL GOVERNO
Fusione in vista tra WindTre e Iliad Italia? il consolidamento è necessario, secondo il titolare del Mimit.
Già “tre anni fa ho sollevato il problema di come consentire e facilitare un consolidamento degli operatori nazionali ed europei” delle tlc “a fronte della eccessiva frammentazione che è stata determinata anche per la severità della Commissione europea” ha replicato il ministro Adolfo Urso, a margine del forum Asstel alla domanda sull’ipotesi di consolidamento tra iliad e WindTre, ripreso da Radiocor.
“Il consolidamento – ha aggiunto – è certamente necessario in Italia come anche in altri Paesi europei. Mi auguro che ci sia più consapevolezza sia da parte della Commissione sia da parte di tutti gli altri che possono operare in tal senso”.
Si profilerebbe così la riduzione degli operatori mobili da 4 a 3 nel nostro paese, ovvero com’erano prima dell’ingresso di Iliad, arrivata come rimedio per decisione dell’Europa alla fusione tra Wind e H3G. E Iliad si dice pronta: “Se si presentasse un’opportunità di consolidamento, la prenderemmo seriamente in considerazione”, ha dichiarato il ceo Reynaud.



