Presto telefonia mobile via satellite con Starlink di Elon Musk in Ucraina.
Kiev diventerà la prima nazione europea a offrire i servizi mobili con Starlink quando il principale operatore di telefonia mobile ucraino Kyivstar lancerà la messaggistica entro la fine dell’anno e la banda larga mobile satellitare a metà del 2026. Lo ha dichiarato il ceo Oleksandr Komarov a Reuters a Roma, in occasione della conferenza per la Ripresa dell’Ucraina in corso a Roma.
I test sul campo sono iniziati nell’ambito di un accordo di fine 2024 con la costellazione commerciale a banda larga di SpaceX, che consentirà all’azienda aerospaziale di Musk di lanciare servizi direct-to-cell nel Paese devastato dalla guerra dopo l’aggressione russa nel 2022.
I dispositivi direct-to-cell si collegano a satelliti dotati di modem che funzionano come ripetitori per cellulari, trasmettendo segnali telefonici dallo spazio direttamente agli smartphone.
Senza dimenticare che proprio il servizio Starlink di Musk ha svolto anche un ruolo cruciale nelle comunicazioni sul campo di battaglia ucraino.
Tutti i dettagli.
GLI OBIETTIVI DELL’OPERATORE UCRAINO KYIVSTAR, NON SOLO STARLINK
“La prima fase riguarda la messaggistica over-the-top (OTT) quindi la messaggistica tramite WhatsApp, Signal e altri sistemi sarà operativa alla fine di quest’anno”, ha spiegato Komarov a Reuters. “E probabilmente all’inizio del 2026, per sicurezza, nel secondo trimestre del 2026, saremo in grado di proporre dati e voce in banda larga mobile satellitare.
Kyivstar, di proprietà del gruppo di telecomunicazioni Veon, sta anche lavorando per una quotazione statunitense sul Nasdaq. Komarov ha affermato che il progetto sta “procedendo” e spera di finalizzarlo nel terzo trimestre di quest’anno.
“Penso che sarà una mossa esemplare”, ha aggiunto. “Il primo nella storia, il collocamento diretto di (un’) entità ucraina sulla borsa americana… durante la guerra.”
L’ACCORDO SIGLATO CON STARLINK
All’inizio del 2024 Starlink aveva lanciato il suo primo set di satelliti con funzionalità direct-to-cell. Dopodiché a fine 2024 la società di Musk ha stretto un accordo con Kyivstar. L’operatore si attende che il servizio sia pienamente operativo nel quarto trimestre del 2025.
L’azienda di banda larga satellitare ha stipulato accordi con i fornitori locali per servizi direct-to-cell negli Stati Uniti e in altri sette paesi, tra cui Giappone e Nuova Zelanda.
Secondo il sito web di Starlink, l’Ucraina sarà uno dei primi paesi al mondo con connettività direct-to-cell e la prima zona di conflitto in cui Starlink implementerà questa tecnologia.
L’IMPORTANZA DEI TERMINALI DI MUSK IN UCRAINA
All’indomani dell’invasione russa in Ucraina, il 26 febbraio 2022, Mykhailo Fedorov, allora vice primo ministro ucraino, ha chiesto a Musk su Twitter di inviare terminali Starlink nel paese. Fedorov aveva affermato che il servizio Internet a banda larga “mantiene le nostre città connesse e i servizi di emergenza salvano vite” in caso di interruzioni. Musk aveva accolto prontamente la richiesta.
Mosca ha tentato di interrompere e bloccare i servizi Internet in Ucraina, compresi tentativi di bloccare Starlink nella regione, sebbene SpaceX abbia contrastato tali attacchi rafforzando il software del servizio.
L’UTILIZZO MILITARE DELLA TECNOLOGIA DI MUSK
L’anno scorso, Kyrylo Budanov, capo della direzione principale dell’intelligence ucraina, ha affermato che “tutte le linee del fronte li stanno utilizzando”, ricorda la Cnn.
Ma SpaceX ha puntato a impedire alle forze armate ucraine di utilizzare i terminali Starlink per il pilotaggio remoto di droni d’attacco o per altri scopi offensivi, come annunciato lo scorso febbraio dalla presidente e chief operation officer di SpaceX, Gwynne Shotwell.
La tecnologia Starlink “non è pensata per essere utilizzata come arma” ha precisato la rappresentante di SpaceX. “Tuttavia, gli ucraini l’hanno sfruttata in modi che non erano intenzionali e non facevano parte di alcun accordo”, ha sottolineato nel febbraio 2023 la presidente e chief operation officer di SpaceX, Gwynne Shotwell. La presidente di SpaceX aveva fatto riferimento ai rapporti secondo cui l’esercito ucraino aveva utilizzato il servizio Starlink per controllare i droni.