Skip to content

atos governo francese

Ecco come il governo di Parigi salverà Atos

Il governo francese ha annunciato di aver espresso interesse ad acquisire tutte le attività ritenute strategiche del gigante francese dell'informatica Atos, schiacciato dai debiti.

Parigi salverà Atos: il governo francese vuole che le parti sensibili dell’azienda tecnologica rimangano in mani nazionali.

Questo fine settimana il governo ha compiuto un ulteriore passo avanti nel salvataggio di Atos — il colosso tecnologico che gestisce i dati e la sicurezza informatica per l’industria nucleare francese e per i prossimi Giochi Olimpici, in difficoltà finanziarie — annunciando di aver espresso interesse ad acquisire tutte le attività sovrane del gigante francese dell’informatica in difficoltà.  Anche se, al momento, non è chiaro quale sarebbe stata la partecipazione esatta dello Stato francese nelle attività di Atos.

Come ricorda Reuters, Atos protegge le comunicazioni per l’esercito e i servizi segreti francesi e produce server per rendere i supercomputer in grado di elaborare grandi quantità di dati per la ricerca o per sviluppare la nascente industria dell’intelligenza artificiale.

All’indomani dell’annuncio dell’esecutivo, il gruppo informatico francese presieduto dall’ex capo di UniCredit Jean Pierre Mustier, ha aumentato significativamente il proprio fabbisogno finanziario in un nuovo piano industriale presentato oggi, a seguito di un inizio d’anno meno brillante del previsto in termini di attività. Atos ha dichiarato di aver bisogno di 1,1 miliardi di euro in contanti per finanziare le sue attività nel 2024-2025 (rispetto a una precedente stima di 600 milioni di euro). Il gruppo ha dichiarato di voler ridurre il suo debito lordo di 3,2 miliardi di euro, da circa 5 miliardi, mentre inizialmente voleva dimezzarlo.

Tutti i dettagli.

LA MOSSA DEL GOVERNO FRANCESE SU ATOS

Il ministro dell’Economia Bruno Le Maire ha dichiarato di aver inviato una lettera di intenti all’azienda per evitare che le attività strategiche per la Francia “cadano nelle mani di attori stranieri”.

Nel dettaglio, l’offerta dello Stato riguarda l’acquisizione del 100% delle attività di Advanced Computing, Mission-Critical Systems e Cybersecurity Products da Atos per un enterprise value indicativo di 700 milioni e 1 miliardo di euro, riporta La Tribune. “Questo perimetro rappresenta un fatturato di circa 1 miliardo di euro nel 2023, su un totale di 1,5 miliardi di euro per l’intera divisione BDS”, precisa Atos.

GLI ALTRI PLAYER CHE POTREBBERO INTERVENIRE

“Questo fine settimana ho presentato una lettera di intenti per acquisire tutte le attività sovrane di Atos”, ha dichiarato il ministro Le Maire, aggiungendo che desiderava vedere altri gruppi industriali unirsi alla potenziale offerta dello Stato francese per le attività, senza fornire ulteriori dettagli. Il consorzio, guidato dall’agenzia statale francese Ape, includerebbe altri “attori sovrani francesi”, ha aggiunto Le Maire, evitando di nominarli.

“Vedremo quali altri attori potrebbero voler partecipare: saranno solo gruppi francesi in settori strategici come la difesa o l’aerospaziale”, ha affermato Le Maire.

La stampa francese ha ipotizzato che i gruppi di difesa come Thales e Dassault Aviation potrebbero prendere parte ad un piano per salvaguardare gli asset.

I COLLOQUI ANDATI IN FUMO

In questi la società di software francese, già alle prese con una difficile situazione finanziaria, ha dovuto incassare il fallimento di alcuni colloqui: prima la conclusione delle trattative esclusive avviate con EP Equity Investment (Epei), di proprietà del miliardario ceco Daniel Kretinsky, per la vendita del ramo Tech Foundations, poi la cessione saltara di Bds, uno dei suoi rami d’attività strategici, ad Airbus.

IL COMMENTO DEL FINANCIAL TIMES

Il governo francese è rimasto fuori da gran parte delle turbolenze di Atos, poiché la società ha cambiato diversi amministratori delegati e ha compiuto diverse inversioni di marcia strategiche negli ultimi tre anni, osserva il Financial Times, sottolineando come “con il peggioramento della posizione finanziaria di Atos, all’inizio di aprile lo Stato ha annunciato che avrebbe concesso un prestito a breve termine di 50 milioni di euro e creato un sistema di “golden share” per gli asset sensibili dell’azienda, che consentirebbe ai ministri di bloccare qualsiasi acquisizione non approvata.”

LE GRANE FINANZIARIE

Intanto, Atos ha annunciato giovedì scorso che prolungherà al 3 maggio (la precedente deadline era domani) la scadenza fissata per le proposte di rifinanziamento dei suoi creditori, dopo aver registrato un calo della sua attività nel primo trimestre.

Il piano industriale prevedeva una “ripresa delle attività commerciali dalla fine del 2024”, con l’ipotesi di un fatturato di circa 9,9 miliardi di euro nel 2024 poi di 11,4 miliardi di euro nel 2027. Ma Atos ha visto i suoi ricavi calare nel primo trimestre e deve quindi rivedere le previsioni per il periodo 2024-2027, che potrebbero comportare un aumento del fabbisogno di liquidità e una riduzione del debito maggiore del previsto. Nei primi tre mesi dell’anno, Atos, che cita anche le “condizioni attuali del mercato” per spiegare la sua decisione, ha visto il suo fatturato organico in calo del 2,6% a 2,47 miliardi.

Oggi il gruppo informatico francese ha dichiarato di essere alla ricerca di 1,1 miliardi di euro di nuovo denaro. Atos punta a ridurre il debito lordo a circa 5 miliardi di euro, non più da 2,4 miliardi di euro, ma da 3,2 miliardi. Questo è l’importo stimato per ottenere un rating di credito BB entro il 2026, rileva La Tribune.

Torna su