Una rete pubblica, unica e wholesale only, in linea con il Codice europeo delle comunicazioni elettroniche. A questo, secondo quanto approvato dalla Camera, dovrà lavorare il governo.
Le infrastrutture di Tim ed Open Fiber sono dunque destinate a fondersi, ha messo nero su bianco la Camera. Andiamo per gradi.
COSA HA APPROVATO LA CAMERA
Il 16 luglio, la Camera ha approvato un atto con cui impegna il governo alla creazione di una rete pubblica, unica e wholesale only. Cosa significa tutto questo? Significa di fatto la creazione di una rete che unisce le infrastrutture di Open Fiber, partecipata al 50-50 da Cdp ed Enel, e Tim.
UN TAVOLO DI LAVORO
Ma su cosa, in pratica, la Camera impegna il governo? Tra i primi punti approvati dalla Camera c’è l’avvio di un tavolo tecnico cui far sedere le istituzioni e gli operatori. Nel documento si legge che si impegna il governo “ad intraprendere in termini brevi un’iniziativa di impulso e raccordo attraverso l’istituzione di un tavolo operativo di confronto con gli operatori e le autorità competenti”.
“Obiettivo del tavolo – continua il documento – sarà valutare la condizione del settore, anche alla luce della crisi economica legata al Covid, individuare eventuali azioni da intraprendere sul piano regolamentare, normativo e di accelerazione dell’azione amministrativa per raggiungere gli obiettivi sanciti dalla Strategia digitale ed affrontare le eventuali criticità aziendali e le loro ricadute sul piano occupazionale”.
NUOVO CODICE PER LE TELECOMUNICAZIONI
In linea con quanto chiede l’Ue, poi, la Camera chiede al governo di “dare impulso, nel rispetto delle regole del mercato e dei principi che tutelano la concorrenza – compatibilmente con i saldi di finanza pubblica e nei limiti delle proprie competenze – ad una valutazione delle opzioni previste dal nuovo codice europeo delle comunicazioni elettroniche per assicurare l’obiettivo della massima efficienza degli investimenti nello sviluppo delle reti a banda ultralarga, ciò anche in considerazione della partecipazione azionaria detenuta da Cassa depositi e prestiti in Tim e in Open Fiber”.
CORRETTO UTILIZZO DEI FONDI PUBBLICI
Sempre negli atti approvati dalla Camera, si chiede al Governo di “adottare tutte le possibili e idonee iniziative per garantire il corretto utilizzo di fondi pubblici stanziati, assicurando l’ottimizzazione degli investimenti e imponendo la verifica periodica del programma di sviluppo nazionale”.
SICUREZZA RETI
L’ultimo punto del documento guarda all’aspetto sicurezza. “Continuare nell’individuazione di ulteriori forme di tutela della sicurezza e dell’integrità delle reti e dei servizi di comunicazione elettronica accessibili al pubblico, al fine di continuare a proteggere l’integrità delle informazioni relative ai cittadini italiani e ai consumatori e di garantire la protezione della proprietà intellettuale dei brevetti e della ricerca di imprese ed università italiane contro ogni attacco nei confronti della sovranità digitale e tecnologica del Paese”, si legge nel documento. Riferimento indiretto ai colossi cinesi del settore?
+++
Mozione 1-00274
presentato da
testo presentato
modificato
La Camera
impegna il Governo:
1) ad intraprendere in termini brevi un’iniziativa di impulso e raccordo attraverso l’istituzione di un tavolo operativo di confronto con gli operatori e le autorità competenti. Obiettivo del tavolo sarà valutare la condizione del settore, anche alla luce della crisi economica legata al Covid, individuare eventuali azioni da intraprendere sul piano regolamentare, normativo e di accelerazione dell’azione amministrativa per raggiungere gli obiettivi sanciti dalla Strategia digitale ed affrontare le eventuali criticità aziendali e le loro ricadute sul piano occupazionale;
2) a dare impulso, nel rispetto delle regole del mercato e dei principi che tutelano la concorrenza – compatibilmente con i saldi di finanza pubblica e nei limiti delle proprie competenze – ad una valutazione delle opzioni previste dal nuovo codice europeo delle comunicazioni elettroniche per assicurare l’obiettivo della massima efficienza degli investimenti nello sviluppo delle reti a banda ultralarga, ciò anche in considerazione della partecipazione azionaria detenuta da Cassa depositi e prestiti in Tim e in Open Fiber;
3) ad adottare tutte le possibili e idonee iniziative per garantire il corretto utilizzo di fondi pubblici stanziati, assicurando l’ottimizzazione degli investimenti e imponendo la verifica periodica del programma di sviluppo nazionale;
4) a continuare nell’individuazione di ulteriori forme di tutela della sicurezza e dell’integrità delle reti e dei servizi di comunicazione elettronica accessibili al pubblico, al fine di continuare a proteggere l’integrità delle informazioni relative ai cittadini italiani e ai consumatori e di garantire la protezione della proprietà intellettuale dei brevetti e della ricerca di imprese ed università italiane contro ogni attacco nei confronti della sovranità digitale e tecnologica del Paese.