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Fca Psa Stellantis

Come sarà la nuova Casa di Fca e Psa: vertici, azionisti e capogruppo in Olanda

Tutti i dettagli su come sarà la fusione tra Fca e Psa. La nuova capogruppo avrà sede in Olanda

 

Nel comunicato congiunto di Fca e Psa tutti i dettagli essenziali della nuova Casa auto. Ecco in sintesi.

L’AZIONARIATO

Gli azionisti di Fca e Psa deterrebbero il 50% del capitale del nuovo gruppo risultante dalla fusione e, pertanto, i benefici derivanti dall’aggregazione sarebbero equamente divisi.

CAPOGRUPPO

L’operazione verrebbe effettuata in forma di fusione sotto una capogruppo olandese e la struttura di governance della nuova societa’ sarebbe bilanciata tra gli azionisti, con una maggioranza di consiglieri indipendenti.

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Il consiglio di amministrazione sarebbe composto da 11 membri. Cinque membri del consiglio di amministrazione sarebbero nominati da Fca (incluso John Elkann in qualita’ di Presidente) e cinque da Groupe Psa (incluso il Senior Independent Director e il Vice Presidente). Carlos Tavares sarebbe Chief Executive Officer, oltre che membro del consiglio di amministrazione, per un mandato iniziale di cinque anni.

SEDE IN OLANDA E PIAZZE FINANZIARIE

La nuova capogruppo con sede in Olanda sarebbe quotata su Euronext (Parigi), Borsa Italiana (Milano) e al New York Stock Exchange e continuerebbe a mantenere una importante presenza nelle attuali sedi operative centrali in Francia, Italia e negli Stati Uniti, si legge nel comunicato congiunto Fca e Psa.

IL PERIODO DI STANDSTILL

Tra gli azionisti della nuova società che nascerà dalla combinazione tra Fca e Psa è previsto un periodo di standstill di 7 anni a partire dal perfezionamento della fusione che troverebbe applicazione in relazione alle partecipazioni azionarie di Exor, Bpifrance Participations SA (la Cdp francese, ndr), DonfFeng e la famiglia Peugeot. Exor, Bpifrance Participations e la famiglia Peugeot sarebbero inoltre soggetti a un periodo di lock-up di 3 anni in relazione alle rispettive partecipazioni. Unica eccezione, alla famiglia Peugeot sarebbe concesso di aumentare del 2,5% la propria partecipazione nella società risultante dalla fusione nei primi 3 anni successivi al closing, esclusivamente acquisendo azioni da Bpifrance Participations e DFG.

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LA NOTA CONGIUNTA

Via libera al nuovo colosso dell’auto mondiale Fca-Psa. ”Il Consiglio di Sorveglianza di Peugeot S.A. e il Consiglio di Amministrazione di Fiat Chrysler Automobiles N.V. hanno concordato all’unanimità di lavorare a una piena aggregazione dei rispettivi business tramite una fusione paritetica (50/50). Entrambi i consigli hanno dato mandato ai rispettivi team di portare a termine le discussioni per raggiungere nelle prossime settimane un Memorandum of Understanding vincolante”, si legge in una nota congiunta. ”Il piano relativo all’aggregazione dei business di Groupe PSA e di FCA fa seguito a intense discussioni tra i management team delle due società. Entrambi condividono la convinzione che ci sia una logica convincente in una mossa così audace e decisiva, che creerebbe un gruppo leader nel settore con le dimensioni, le capacità e le risorse per cogliere con successo le opportunità e gestire efficacemente le sfide di questa nuova era della mobilità”. ”L’aggregazione proposta creerebbe il 4° costruttore automobilistico al mondo in termini di unità vendute (8,7 milioni di veicoli), con ricavi congiunti di quasi 170 miliardi di euro e un utile operativo corrente di oltre 11 miliardi di euro, sulla base dell’aggregazione dei risultati del 2018 ed escludendo Magneti Marelli e Faurecia. L’importante creazione di valore risultante dall’operazione è stimata in circa 3,7 miliardi di euro in sinergie annuali a breve termine. Tali sinergie deriverebbero principalmente da una più efficace allocazione delle risorse per gli investimenti di larga scala in piattaforme veicoli, sistemi di propulsione e tecnologie e dalla maggiore capacità di acquisto insita nella nuova dimensione del gruppo risultante dalla fusione. Tali stime di sinergie non si basano su alcuna chiusura di stabilimenti”, continua la nota.

”Si prevede che l’80% delle sinergie siano raggiunte dopo 4 anni. Il costo una tantum per raggiungere tali sinergie è stimato in 2,8 miliardi di euro -continua la nota congiunta Fca e Psa-. Gli azionisti di ciascuna società deterrebbero il 50% del capitale del nuovo gruppo risultante dalla fusione e, pertanto, i benefici derivanti dall’aggregazione sarebbero equamente divisi. L’operazione verrebbe effettuata in forma di fusione sotto una capogruppo olandese e la struttura di governance della nuova società sarebbe bilanciata tra gli azionisti, con una maggioranza di consiglieri indipendenti”. ”Il consiglio di amministrazione sarebbe composto da 11 membri. Cinque membri del consiglio di amministrazione sarebbero nominati da FCA (incluso John Elkann in qualità di Presidente) e cinque da Groupe PSA (incluso il Senior Independent Director e il Vice Presidente). Carlos Tavares sarebbe Chief Executive Officer, oltre che membro del Consiglio di Amministrazione, per un mandato iniziale di cinque anni”, conclude la nota.

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