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Wikileaks contro Google: violata la privacy

Wikileaks si scaglia contro Google. Mountain View ha consegnato dati sensibili e informazioni private appartenenti ai membri del gruppo di Wikileaks agli agenti Federali. Gli avvocati di Wikileaks, in una lettera inviata a Google, si dicono “Stupiti e turbati” per l’atteggiamento avuto dal colosso informatico alle richieste di perquisizione portate avanti dagli agenti federali, richieste che…

Gli avvocati di Wikileaks, in una lettera inviata a Google, si dicono “Stupiti e turbati” per l’atteggiamento avuto dal colosso informatico alle richieste di perquisizione portate avanti dagli agenti federali, richieste che richiedevano un resoconto completo di tutte le informazioni in loro possesso su tre dipendenti del sito fondato da Assange.

Wikileaks è diventato celebre nel 2010 a seguito della pubblicazione di una serie di dispacci diplomatici del Governo statunitense, diventando la bestia nera della sicurezza nazionale statunitense.

Nella lettera inviata al presidente esecutivo di Google Eric Schmidt e al General Counsel Kent Walker, si legge : “Anche se è troppo tardi per i nostri clienti avere l’avviso che avrebbero dovuto avere, essi hanno diritto a un elenco di comunicazioni che Google ha trasmesso al governo e la spiegazione per cui Google ha atteso più di due anni e mezzo per fornire un preavviso”.Assange Julian

Google avrebbe fatto trascorrere troppo tempo prima di notificare ai membri del gruppo quanto consegnato alle autorità – la notifica porterebbe infatti la data del 23 dicembre 2014 e dichiarerebbe che i californiani avrebbero consegnato “tutti i loro contenuti e-mail, informazioni di abbonamento, metadata e altri contenuti”. Lo staff di Wikileaks sottoposto ai controlli non avrebbe avuto il tempo di difendere i propri diritti, come quello della privacy.

Nella lettera, gli avvocati del gruppo, fanno un confronto con l’atteggiamento avuto da Twitter, che avrebbero notificato per tempo quanto consegnato al giudice federale.

 

Julian Assange ha dichirato che “Si tratta di un tentativo del tutto sbagliato di fabbricare un presunto caso di complotto nei miei confronti e del mio staff” e prosegue dicendo che la vera cospirazione è quella di “aiutare il governo americano a violare la costituzione sottraendo a dei giornalisti email private”.

Google avrebbe però fornito i dati a seguito dell’inchiesta di spionaggio e cospirazione e furto di beni appartenenti al Governo degli Stati Uniti.

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