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Il papà di Candy Crush: vi racconto come un’idea può avere successo

Quale può essere il fattore di successo di un'impresa, di un'idea innovativa? Per Riccardo Zacconi, ideatore di Candy Crush Saga, il video gioco delle caramelle, tra i più famosi e scaricati dal web, il successo è legato alla capacità di guardare al mondo.

Per avere successo non necessariamente devi andare all’estero ma il tuo business deve avere come orizzonte quello globale. Riccardo Zacconi è il numero uno di King Digital Entertainment con base a Londra e oggi, a Roma, ha raccontato all’Adnkronos che il suo gioco ha raggiunto il record di 500 milioni di download. La King Digital Entertainment è in procinto di quotarsi alla Borsa di Wall Street.

Perché un’idea abbia successo conta innanzitutto il materiale umano: “Contano le persone, sono quelle che pesano in un successo. Quello che vedo e’ che nel mio Paese giganti come Microsoft o Google non hanno portato sedi di sviluppo di prodotti ma sedi di vendita. Ecco perché l’Italia dovrebbe incentivare la creazione e non le vendite”. Ma quel è il segreto di successo hanno chiesto a Zacconi gli studenti della Luiss di Roma, in occasione del Career Day, e lui ha detto la sua: “Ho guardato in grande, ho guardato al mondo”.

Poi è arrivata la sua ricetta sull’innovazione, portando esempi concreti: “Il nostro Paese dovrebbe fare come l’Irlanda che ha annullato gli incentivi ai prodotti, alle vendite, ed ha potenziato quelli per la creazione”. Le idee poi vanno organizzate, ingegnerizzate, ottimizzate, e vanno create e cercate competenze specifiche. Attualmente il fatturato della King Digital E. è per il 75% legato al prodotto di successo che riempie facilmente i momenti liberi delle nostre giornata, Candy Crush. Il valore della compagnia secondo gli analisti si aggirerebbe attorno ai 5/7 miliardi di dollari, numeri imponenti rispetto al valore iniziale di 164 milioni di dollari. Riccardo Zacconi, che ha 46 anni, è romano ed è stato inserito dal Guardian nella lista delle 100 persone più influenti del mondo dei media. Non a caso i numeri dei download dimostrano che è stata l’App più scaricata da iPhone e iPad.

Agli studenti della Luiss poi ha detto: “Fate applicazioni, guardate in grande e, prima di mettere su una start-up, createvi le giuste competenze. Fate bene a non lanciare subito una start-up, prima dovete imparare. Per non fallire servono competenze”. E poi arriva una considerazione che non ti aspetti da uno che vive all’estero e che ha ‘sfondato: “Forse non e’ necessario andare all’estero, quello che e’ fondamentale e’ guardare globale quando si ha un’idea e si vuole fare una start up”.

 

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