Un percorso di due settimane per imparare a fare impresa negli Usa, nella culla delle Big Tech della Silicon Valley. È l’opportunità offerta proprio in questi giorni ad alcune piccole imprese italiche scelte da Innovit, il centro diretto da Alberto Acito che ha alle spalle Farnesina e l’Agenzia Ice, per un programma di accelerazione negli Usa.
LE STARTUP E LE PMI SCELTE DA INNOVIT
Tra queste per esempio la milanese Flowtech.ai la cui tecnologia, si legge sul profilo LinkedIn, “basata sull’Intelligenza Artificiale permette di comprendere realmente le emozioni umane, per capire come le persone percepiscono il mondo e fare scelte di conseguenza. Il nostro “misuratore di emozioni AI” fornisce 10 indici emozionali che svelano come i nostri sentimenti siano influenzati da fattori esterni e come le nostre emozioni guidino le nostre decisioni.”
Un’altra milanese è BdSound Srl di Rozzano, periferia Sud del capoluogo lombardo. Nata nel 2009 offre soluzioni sonore in ambito smart home, automotive e per videoconferenze. La meneghina 3V Agency partecipa con Rubyno.Studio, software, ideato dagli imprenditori Ciro Alessandro Ottieri e Aris Giavelli per creare Adv con gli algoritmi.
Nell’interland milanese troviamo pure la software house fondata nel 2014 AiresTech che sviluppa app ed engine per videogiochi, con un focus particolare sull’IA, il cui amministratore delegato, Luca Vajani, ha recentemente presenziato a un incontro pubblico con Matteo Salvini sull’intelligenza artificiale.
Sempre lombarda Digitiamo Srl, società di consulenza specializzata in data science e intelligenza artificiale (Ia) fondata nel 2020 da Mirko Puliafito, in seguito alla sua exit post-quotazione al Nasdaq di Docebo dove era direttore prodotto. La startup è entrata recentemente nel gruppo Lio Factory, piattaforma pan-Europea focalizzata sui private markets.
Ancora lombarda Dilium Srl di Donato De Ieso, software house che fornisce prodotti e servizi lavorando con la Realtà Aumentata anche in ambito museale. Nel 2022 ha raccolto 290mila euro in equity crowdfunding realizzando il secondo aumento di capitale dalla nascita.
Dal Veneto arriva la appena nata Krateo Srl guidata da Giulio Covassi, al lavoro su Krateo PlatformOps, software che consente alle aziende di ottimizzare le proprie piattaforme digitali, “migliorandone il time-to-market e rendendole più user friendly”. La costituzione a seguito del conferimento di ramo d’azienda da parte di Kiratech S.p.A. e l’ingresso dei soci: Diego Braga, Leonardo di Donato, Lorenzo Fontana, Luca Bertelli, Marcello Majonchi, Michele Solazzo, Pierluigi Scardazza e Vincenzo Ferme.
C’è poi la bolognese (ma con sede anche a Milano) BitBeng di Giovanni Lorenzoni (co-founder e Ceo) che sfrutta l’intelligenza artificiale per elaborare modelli predittivi. A Reggio Emilia ha pure sede E4 Computer Engineering di Cosimo Damiano Gianfreda, CEO e Co-Fondatore, Solution Provider in ambito HPC, High Performance Data Analytics, AI e Deep Learning che ha collaborato con diversi atenei e col Cern.
Ha sede nel Lazio ma pure in Lombardia Business Changers che, come fa intuire il nome, accompagna le imprese nella trasformazione digitale. Nel Centro Italia troviamo Aptus.ai fondata nel 2018 dai ricercatori Andrea Tesei, Ceo, e Andrea Tesei il cui progetto Chat-EUR-Lex che mira a rendere più accessibili i documenti giuridici è stato recentemente selezionato anche dalla Commissione Ue. Nel round da 3 milioni di euro chiuso a novembre spiccano Cdp e l’investitore P101.
Per la toscana Prometeo, nata in ambito universitario, si tratta di un ritorno negli Usa, visto che la startup senese di Giulio Ancilli era già rientrata tra le 18 aziende del progetto “Toscana Tech on the road” con approdo negli Stati Uniti. In particolare Prometeo sta sviluppando il progetto ‘Acumen: Advanced complex uncertainty modeling and exploration network” volto a cambiare approccio all’attuale modalità di modellazione dei sistemi socio-economici attraverso una piattaforma dati.
È stata incubata dall’Università della Calabria Altilia Srl di Massimo Ruffolo, Ceo e Co-Founder assieme a Ermelinda Oro al lavoro su assistenti animati dall’intelligenza artificiale.