Salario minimo: sostegno alla contrattazione o esproprio delle relazioni industriali?
Si stabilisca pure un salario minimo come strumento di garanzia dove non c’è contratto o dove effettivamente si è dato vita a un contratto di “comodo”. Ma usare il salario minimo per fini impropri può soddisfare interessi politici ed elettorali ma non fa un servizio né al sindacato né al paese. L’analisi di Walter Galbusera, già leader sindacale nella Uil e ora presidente della Fondazione Anna Kuliscioff
Si può ancora sperare nel salario minimo in Italia?
Nell’Ue, in 21 dei 27 Stati membri è stato già introdotto il salario minimo ma l’Italia ha deciso di optare per una riforma alternativa, rinunciando all’introduzione di una soglia stipendiale, ma questo implica che si dovranno rafforzare i contratti collettivi nazionali, prevedendo salari giusti. L’intervento di Alessandra Servidori, docente di politiche del lavoro