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Twitter registra il suo primo utile. Ma non basta

Twitter ha gonfiato le stime sugli utenti e perso quote di mercato pubblicitario in America   Non c’è tempo per festeggiare: Twitter, finalmente, ha registrato il suo primo utile, ma i problemi da affrontare sono ancora troppi. E alla risalita dei ricavi corrisponde un crollo nelle vendite advertising negli Stati Uniti. Ma andiamo per gradi.…

Twitter ha gonfiato le stime sugli utenti e perso quote di mercato pubblicitario in America

 

Non c’è tempo per festeggiare: Twitter, finalmente, ha registrato il suo primo utile, ma i problemi da affrontare sono ancora troppi. E alla risalita dei ricavi corrisponde un crollo nelle vendite advertising negli Stati Uniti. Ma andiamo per gradi.

Twitter, un trimestre positivo

Di segni “più”, veramente ce ne sono pochi, ma almeno possiamo dire che Twitter ha registrato il suo primo utile: la società guidata da Jack Dorsey (fondatore) ha chiuso il terzo trimestre con ricavi in calo del 4,2% a 590 milioni di dollari, ma sopra le attese degli analisti che scommettevano su 587 milioni di dollari. Diminuiscono le perdite, che si attestano a 21,1 milioni di dollari, rispetto a un rosso di 103 milioni dell’anno scorso.

L’utile, al netto di alcuni costi, è stato di 10 centesimi, rispetto alle stime degli analisti di 7 centesimi. I ricavi sono diminuiti del 4,3% a 589,6 milioni.

E ancora. Twitter avrebbe guadagnato 4 milioni di utenti mensili, portando la sua base di utenti a 330 milioni. Anche questo dato è sopra le attese degli analisti. E il titolo, netwitterlla giornata di ieri, nel pre-Borsa, è arrivato a guadagnare il 9,68 per cento.

Crolla il mercato advertising americano

I buoni risultati, però, non significano fine della crisi. Twitter, infatti, ha annunciato che, per quanto riguarda il segmento advertising, le vendite negli Stati Uniti, il mercato pubblicitario più importante di Twitter, sono diminuite dell’11% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

A dominare sono ovviamente Google Inc. e Facebook Inc. La buona notizia è che le vendite internazionali sono cresciute del 6% rispetto all’anno precedente.

Twitter ha gonfiato gli utenti

A rovinare la festa Twiiter, anche una importante ammissione dell’azienda: la società guidata da Jack Dorsey ha gonfiato per errore i numeri degli utenti negli ultimi tre anni. In un Tweet, avrebbe spiegato che nel conteggio finale ha incluso utenti che non avrebbe dovuto contare. Twitter ha rivisto così i numeri degli utenti degli ultimi tre trimestri, rivedendoli al ribasso di 1-2 milioni.

Twitter rinuncia ai 140 caratteri

E’ la sua caratteristica principale: tweet non più lunghi di 140 caratteri. Meglio, era. Perchè Twitter cambia e testa post di 280 caratteri. Una piccola grande rivoluzione per la piattaforma. “È un piccolo cambiamento, ma una grande mossa per noi 140 caratteri era una scelta basata sul limite dei 160 caratteri degli sms. Siamo felici di come il nostro team abbia risolto un problema che a volte gli utenti hanno nel twittare. Al tempo stesso mantenendo brevità, velocità ed essenza del nostro servizio”, ha scritto sul social il fondatore e Ceo Jack Dorsey.

“Capiamo che molti di voi, avendo twittato per anni, hanno una specie di attaccamento emotivo ai 140 caratteri ma abbiamo provato questa novità e ne abbiamo visto le capacità”, si legge sul blog aziendale.

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