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Flavio Cattaneo

Telecom rilancia sulla banda larga. E sfida Enel

Telecom promette l’attivazione a Perugia della rete internet super veloce. Anche Enel inizerà a cablare l’Italia a partire dalla cittadina umbra Telecom Italia non si arrende ed è pronta a rilanciare il suo piano per la banda larga. Nelle scorse ore Metroweb ha scelto Enel, preferendola alla società di telefonia per le maggiori garanzie per…

Telecom promette l’attivazione a Perugia della rete internet super veloce. Anche Enel inizerà a cablare l’Italia a partire dalla cittadina umbra

Telecom Italia non si arrende ed è pronta a rilanciare il suo piano per la banda larga. Nelle scorse ore Metroweb ha scelto Enel, preferendola alla società di telefonia per le maggiori garanzie per gli investimenti sulla banda larga e per la possibilità data ad F2i – partecipata da Cdp – di restare nell’azionariato del gruppo. La cosa però non cambia i piani di Telecom, che proprio in queste ore agita l’ascia di guerra e lancia da subito la sfida all’asse Enel-Metroweb. Vediamo come.

Banda larga (subito) a Perugia e Milano

La prima partita della guerra sulla fibra tra Telecom ed Enel si gioca a Perugia. La società di telefonia ha deciso di attivare in queste ore nella cittadina umbra la rete internet super veloce, fino a 1000 megabit sulle nuova rete FttH, ovvero sulla fibra fino a casa. Si tratta di una decisione davvero importante che accelera il piano nazionale per il cablaggio, in tecnologia FTTH (secondo il quale si dovrebbero raggiungere oltre 3,5 milioni di abitazioni entro il 2018 per Telecom Italia). La società di telefonia inizia la trasformazione di Perugia a partire dal quartiere di Fontivegge: è qui che sarà installata la “più alta velocità di connessione su un collegamento in fibra mai raggiunta prima d’ora”, almeno secondo quanto affermato da Flavio Cattaneo, amministratore delegato di Telecom, in assemblea, alla sua prima uscita pubblica. Il progetto del cablaggio di Perugia passerà prima da una sperimentazione di 6 mesi.

Anche il progetto di Enel per portare la banda ultralarga nelle 224 città parte da Perugia. Entro fine 2017, la società di energia dovrebbe coprire con la fibra l’80% dei contatori perugini, come da convenzione firmata con il comune umbro.

Insomma la partita sarà uno scontro diretto. Ed è per questo che Telecom chiede parità di regole. “E’ indispensabile che i soggetti possono competere ad armi pari, è necessario rivedere gli obblighi oggi in capo alla sola Telecom Italia”, ha affermato il presidente Giuseppe Recchi in assemblea. Si tratta, questo,di un chiaro riferimento ad Agcom,  dalla quale Telecom si aspetta una reazione in merito alla faccenda banda larga.
“Abbiamo bisogno di un quadro di regole chiaro, prevedibile valido per tutti gli operatori, indipendentemente dal mercato di origine”,  ha affermato, invece, Flavio Cattaneo.

Telecom
Perugia

Telecom vs Enel: anche per l’energia

Non solo banda larga nella guerra tra le due big. L’azienda di telefonia potrebbe decidere si sferrare un’offensiva frontale contro Enel, proponendo contratti di fornitura elettrica e gas. Partner dell’azienda di Cattaneo potrebbe essere Edison, secondo operatore elettrico d’Italia con un milione 200 mila clienti tra aziende e famiglie. Un eventuale accordo tra le due aziende porterebbe vantaggi (non di poco conto) anche ad Edison: i 5000 negozi Tim sparsi su tutto il territori nazionale diverrebbero uno strumento attraverso cui far conoscere la società di energia. Mentre Tim potrebbe contare su utili interessanti: la “condivisione degli utili” porterà una quota di soldi ad ogni cliente conquistato da Edison. E dal momento che Telecom non dovrebbe fare investimenti nella rete commerciale, già esistente, Tim confida in ricavi ad alta marginalità.

La scelta di Edison non si basa solo sul fatto che è il secondo player italiano nella distribuzione sia dell’energia elettrica sia del gas . A partire dal 2011, Edison, con quello che è stato definito il “Patto di Santo Stefano”, ha ceduto l’80% dell’azienda al  colosso statale francese Electricité de France (Edf). Azionista principale di Telecom è la francese Vivendi, invece. Sembra chiaro il legame patriottico che potrebbe sottendere alla base dell’accordo.

Tim e le grandi aziende municipali

Nella partita contro Enel, Tim prova a portare a casa gli accordi con le municipali. Enel, per portare la banda larga alle famiglie, dovrà sostituire i suoi contatori, offrendo sia luce sia internet. L’offerta congiunta di Enel non potrà essere proposta nelle grandi città dove la società di energia manca di una rete elettrica. È qui che entra in gioco Telecom, che da alcune settimane sta incontrando le principali municipalizzate, per presentare loro un contatore (di ultima generazione) che allaccerebbe le case sia alla corrente elettrica e sia alla fibra ottica (l’azienda di Telefonia fornirebbe solo il contatore, senza venire a conoscenza di nome e indirizzo dei clienti della municipalizzata).

Telecom: una gara per “cambiare” fornitore di energia

Ma non è tutto. L’offensiva di Tim si gioca anche in casa. Telecom è il secondo consumatore di energia del Paese, con una bolletta di 400 milioni di euro l’anno. Se è vero che metà del costo sono “oneri di sistema”, l’altra metà va all’Enel. In queste settimane Telecom sta lavorando ad una gara per abbassare del 10% il costo della sua bolletta e potrebbe cambiare fornitore.

 

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