skip to Main Content

Telecom Tim

Telecom e la sua offensiva (frontale) contro Enel

Telecom potrebbe vendere proporre ai suoi clienti un pacchetto unico per vendere servizi di telecomunicazione ed energia. Ma non solo: l’attacco di Tim ad Enel Telecom ha deciso di scendere in campo e  sfidare Enel in modo diretto.  Secondo alcune indiscrezioni di qualche giorno fa, Tim sembrerebbe pronta a vendere agli italiani contratti per luce e gas. L’azienda guidata da…

Telecom potrebbe vendere proporre ai suoi clienti un pacchetto unico per vendere servizi di telecomunicazione ed energia. Ma non solo: l’attacco di Tim ad Enel

Telecom ha deciso di scendere in campo e  sfidare Enel in modo diretto.  Secondo alcune indiscrezioni di qualche giorno fa, Tim sembrerebbe pronta a vendere agli italiani contratti per luce e gas. L’azienda guidata da Cattaneo vorrebbe proporre ai suoi clienti un pacchetto unico che prevede i servizi di telecomunicazione venduti insieme all’energia. Quanto c’è di vero in tutto questo?  Quale la strategia attuata da Telecom per raggiungere il suo obiettivo?

Partiamo dall’inizio. Enel entra negli affari (insieme al Governo) di Telecom, con un progetto per portare la banda ultralarga a 244 città d’Italia. Telecom non gradisce la cosa ed è per questo che è a lavoro per trovare la giusta strategia per garantire all’azienda lo status di principale operatore delle telecomunicazioni italiane, ruolo messo a dura prova in queste ultime settimane.

Sulla scrivania di Flavio Cattaneo c’è il dossier Metroweb.  Telecom potrebbe acquistare Metroweb, la società di engineering che ha cablato Milano e che vanta il controllo della connessione veloce nelle aree dove si guadagna di più. Questa mossa potrebbe portare da 100 a 240 le città in cui portare la banda larga.

Tim ed Edison: insieme contro Enel

Ma non è l’unica strategia che Telecom potrebbe attuare. L’azienda di telefonia potrebbe decidere si sferrare un’offensiva frontale contro Enel, proponendo contratti di fornitura elettrica e gas. Partner dell’azienda di Cattaneo potrebbe essere Edison, secondo operatore elettrico d’Italia con un milione 200 mila clienti tra aziende e famiglie. Un eventuale accordo tra le due aziende porterebbe vantaggi (non di poco conto) anche ad Edison: i 5000 negozi Tim sparsi su tutto il territori nazionale diverrebbero uno strumento attraverso cui far conoscere la società di energia. Mentre Tim potrebbe contare su utili interessanti: la “condivisione degli utili” porterà una quota di soldi ad ogni cliente conquistato da Edison. E dal momento che Telecom non dovrebbe fare investimenti nella rete commerciale, già esistente, Tim confida in ricavi ad alta marginalità.

banda Larga Cattaneo

Perchè Edison?

La scelta di Edison non si basa solo sul fatto che è il secondo player italiano nella distribuzione sia dell’energia elettrica sia del gas . A partire dal 2011, Edison, con quello che è stato definito il “Patto di Santo Stefano”, ha ceduto l’80% dell’azienda al  colosso statale francese Electricité de France (Edf). Azionista principale di Telecom è la francese Vivendi, invece. Sembra chiaro il legame patriottico che potrebbe sottendere alla base dell’accordo.

Tim e le grandi aziende municipali

Nella partita contro Enel, Tim prova a portare a casa gli accordi con le municipali. Enel, per portare la banda larga alle famiglie, dovrà sostituire i suoi contatori, offrendo sia luce sia internet. L’offerta congiunta di Enel non potrà essere proposta nelle grandi città dove la società di energia manca di una rete elettrica. È qui che entra in gioco Telecom, che da alcune settimane sta incontrando le principali municipalizzate, per presentare loro un contatore (di ultima generazione) che allaccerebbe le case sia alla corrente elettrica e sia alla fibra ottica (l’azienda di Telefonia fornirebbe solo il contatore, senza venire a conoscenza di nome e indirizzo dei clienti della municipalizzata).

Telecom: una gara per “cambiare” fornitore di energia

Ma non è tutto. L’offensiva di Tim si gioca anche in casa. Telecom è il secondo consumatore di energia del Paese, con una bolletta di 400 milioni di euro l’anno. Se è vero che metà del costo sono “oneri di sistema”, l’altra metà va all’Enel. In queste settimane Telecom sta lavorando ad una gara per abbassare del 10% il costo della sua bolletta e potrebbe cambiare fornitore.

Back To Top