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Petrolio: nessun accordo a Vienna. Prezzo in calo

Ancora nulla di fatto: nemmeno a Vienna i produttori Opec hanno ufficializzato l’accordo informale raggiunto ad Algeri. E il prezzo del petrolio cala Nessun accordo Opec sul taglio della produzione di petrolio. Le due giornate di consultazioni informali tenutesi a Vienna, nel fine settimana appena conclusosi, non sono servite per formalizzare l’intesa informale di Algeri…

Ancora nulla di fatto: nemmeno a Vienna i produttori Opec hanno ufficializzato l’accordo informale raggiunto ad Algeri. E il prezzo del petrolio cala

Nessun accordo Opec sul taglio della produzione di petrolio. Le due giornate di consultazioni informali tenutesi a Vienna, nel fine settimana appena conclusosi, non sono servite per formalizzare l’intesa informale di Algeri (come è successo per Instanbul): i produttori non trovano un accordo sulle quote di estrazione, evidenziando le difficoltà tra diversi soggetti e diversi interessi.

L’unico risultato raggiunto nella 48 ore di Vienna è stata la promessa di ulteriori colloqui OPEC, nei prossimi giorni.

Accordo Opec: cosa è andato storto a Vienna

opec petrolioL’idea di un accordo per tagliare la produzione non sembra piacere all’Iraq. Il Paese, a causa della difficile situazione politica ed istituzionale, devastato dall’Isis, non intende limitare i suoi livelli di output. L’Iraq è uno dei principali produttori di greggio e la sua economia si basa sulla vendita dell’oro nero: il taglio della produzione peserebbe, non poco, sulla casse statali.

Come spiegato da Bloomberg, l’Iraq dovrebbe diminuire di 130 mila barili la produzione. Ma a pagare il prezzo più alto di questa decisione sarà l’Arabia Saudita che dovrà diminuire la produzione di circa 400 mila barili giornalieri. Seguono gli Emirati Arabi, che dovranno tagliare di 150 mila barili. Libia e Nigeria conserverebbero le quote attuali.

“Sarà sempre più difficile trovare un accordo sui tagli alla produzione”, ha commentato Ric Spooner di CMC Markets a Bloomberg.

Prezzo del petrolio in calo

Il mancato accordo fa calare il prezzo del petrolio. Le quotazioni di greggio sono in calo. Il Wti con scadenza a dicembre perde oltre 50 centesimi in area 48,1 dollari al barile, mentre il Brent cede circa 40 cent in area 49,3 dollari.

“Il mercato ha registrato il passo falso con un piccolo aggiustamento dei prezzi, ma non mi sorprenderebbe vedere scivolare il petrolio di nuovo, in area 47 dollari al barile”, ha affermato Ric Spooner.

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