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Da Facebook a Samsung: i big del tech festeggiano le trimestrali. Tranne Twitter

Mentre Facebook e Amazon festeggiano la capitalizzazione da record, Twitter fa i conti con un aumento delle perdite e il nuovo crollo in Borsa

Il momento della consegna delle pagelline, parafrasando il mondo scolastico, è arrivato. Facebook, Huawei, Samsung sono chiamati a fare i conti con quanto fatto fino adesso e in questo ultimo semestre in particolare. E se fossimo a scuola i voti sarebbero tutti molto alti.

Anche Amazon, in attesa della trimestrale, dimostra di essere in grande salute. Chi invece, nonostante le buone notizie e le speranze degli ultimi giorni, sembra non farcela è Twitter. Il social del cinguettio, dopo aver presentato la trimestrale crolla nuovamente in borsa (annulando, quasi) i piccoli progressi degli ultimi tempi. Approfondiamo insieme.

Facebook: risultati oltre le attese

Con Facebook ci siamo quasi abituati: anche questa volta i risultati superano le attese. La compagnia guidata da Mark Zuckerberg ha chiuso il secondo trimestre con ricavi in crescita del 45% a quota 9,3 miliardi di dollari (9,2 miliardi la stima del mercato) e utili in volata del 71% a 3,9 miliardi, con un profitto per azione salito da 78 centesimi a 1,32 dollari (contro gli 1,13 dollari stimati dagli analisti).

A trainare i numeri è soprattutto la pubblicità sui dispositivi mobili, che ha infatti rappresentato nel secondo trimestre l’87% dei ricavi totali di Facebook (più 84% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso). Ovviamente a contribuire ai conti positivi d Facebbok, anche Instagram.
Se è vero che i conti sono positivi, è vero anche che il ritmo di aumento degli utenti medi mensili (a quota 2 miliardi ha fatto segnare solo una crescita del 3,4% inferiore a quella registrata fra gennaio e marzo.
Molto bene anche anche Whatsapp, di cui Facebook è proprietaria: la chat ha raggiunto il traguardo di un miliardo di utenti giornalieri, che salgono a 1,3 miliardi su base mensile.

Huawei: crescita ricavi, grazie a smartphone

Trimestrale felice anche per Huawei, con ricavi a +36,2% anno su anno, a quota 15,58 miliardi di dollari, e vendite di smartphone a +20,6%, a quota 73,01 milioni. Una crescita continua che porta la società cinese a guadagnare sempre più quote di mercato: secondo i dati pubblicati recentemente da Idc, Huawei, al primo trimestre 2017, deteneva il 9,8% del mercato globale degli smartphone.

Concentrandoci solo sul mercato cinese, Huawei rivendica una quota del 22,1%.

I numeri positivi dovrebbero continuare: l’azienda ha intenzione di espandere la rete di vendita, raggiungendo quota 56mila negozi entro la fine del 2017 (rispetto ai 35mila di maggio 2016).

Samsung dimentica i Galaxy Note 7 esplosivi

samsungSamsung Electronics sta benone: i numeri dimostrano che i guai giudiziari del vicepresidente Lee Jae-Yong e i Galaxy Note 7 esplosivi sono oramai brutti ricordi, superati. L’azienda macina utili record: 9,7 miliardi di dollari, in aumento dell’85% rispetto allo stesso periodo del 2016. Numeri che, se venissero confermate le stime degli analisti sui profitti del colosso di Apple, di 8,2 miliardi, segnerebbero un importante sorpasso per la compagni sudcoreana.

In particolare, i profitti operativi del secondo trimestre sono aumentati del 73%, a quota 12,7 miliardi, mentre i ricavi hanno registrato una crescita del 20% a 54,8 miliardi, in linea con le indicazioni preliminari di inizio mese.

I risultati sono condizionati dalla forte domanda dei piccoli microchip Dram e Nand, che vengono equipaggiati sui server, sui device mobile e sugli schermi Oled, ma anche dalle alte vendite degli smartphone Galaxy S8.

Proprio grazie all’ultimo modello di punta della casa sudcoreana, Samsung registra performance mai avute con i precedenti modelli: la divisione registra profitti operativi per 3,7 miliardi, poco sotto le stime a causa del rialzo dei prezzi dei componenti, ma quasi il doppio della performance dello scorso anno.

Diciamocelo: Samsung ne aveva anche bisogno, proprio per i 5 miliardi di oneri dovuti alle esplosioni dei Note 7, ritirati dai mercati nel 2016 con lo stop alla produzione.

Amazon vale mezzo trilione

La trimestrale di Amazon non è ancora stata pubblicata, ma il colosso dell’ecommerce sta benone. E insieme a Facebook entra nell’olimpo delle aziende tech più più capitalizzate: le due compagnie, rispettivamente guidate da Jeff Bezos e Mark Zuckerberg, tagliano per la prima volta il traguardo del mezzo trilione di capitalizzazione di mercato.

Il titolo Amazon è passato da 750, di inizio anno, a oltre 1060 dollari, mentre quello di Facebook da 115 a 174 dollari. Le due società raggiungono altri 3 grandi colossi americani: Apple, Google e Microsoft.

E Twitter crolla (di nuovo)

twitterSi sperava in una nuova primavera. E invece, dalle parti di Twitter fa ancora molto (molt0) freddo. Nel secondo trimestre 2017, infatti, il sito di microblogging ha visto aumentare le perdite che ammontano a 116,5 milioni di dollari, ossia 16 centesimi per azione, da 107,2 milioni di dollari, o 15 centesimi per azione, di un anno prima. I ricavi pubblicitari, nel corso del trimestre, sono scesi dell’8% a 489 milioni di dollari, ma sono ben oltre la stima di 458,1 milioni di dollari. Gli utenti attivi mensili medi di Twitter rimangono invariati intorno a 328 milioni nel secondo trimestre.

Crollano le azionisti di Twitter, fin dal pre-mercato del Nyse.

Forse una svolta potrebbe arrivare presto. Twitter pensa ad una versione a pagamento. Si chiamerebbe Tweetdeck e sarebbe destinato sopratutto ad aziende e professionisti. Ancora poco si sa sul nuovo servizio in abbondamento, dal momento che l’azienda starebbe ancora verificando la sostenibilità dell’idea. Twitter, per ora, sta conducendo un sondaggio tra alcuni utenti “per valutare l’interesse in una nuova versione più avanzata”, ha fatto sapere la portavoce Brielle Villablanca. L’applicazione Tweetdeck fornisce un’interfaccia più personalizzabile, ed è stata acquisita da Twitter nel 2011. “Stiamo esplorando diversi modi per fare in modo che Tweetdeck diventi una cosa di irrinunciabile per i professionisti”, ha detto Villablanca.

Non solo. Nelle prossime settimane si disputa una partita importante per il microblog del cinguettio. Twitter e Facebook vogliono accaparrarsi l’esclusiva delle partite dei mondiali che verranno trasmesse negli Usa. E mentre Facebook, così, potrà continuare a macinare guadagni, Twitter potrebbe finalmente voltare pagina. Ma in corsa c’è anche Snapchat, alla ricerca di qualcosa che faccia salire la sua quotazione. 

In realtà, i due colossi di internet avrebbero già promesso decine di milioni di dollari a Fox per poter avere i diritti sui momenti salienti delle partite di Russia 2018 che saranno  trasmesse negli Stati Uniti. La partita è decisamente aperta. Fox, infatti, starebbe ancora valutando se vendere i diritti a un unico acquirente o se dividerli tra i diversi contendenti.

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