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Brexit

Brexit: Londra abbassa le tasse per attrarre le aziende

Theresa May, nel tentativo di attrarre capitali anche dopo la Brexit, prova ad abbassare la corporate tax. E imita l’Irlanda Limitare gli effetti della Brexit e lasciare che Londra sia sempre una città attraente per le grandi aziende. È questo l’obiettivo della premier britannica Theresa May, che nelle ultime settimane è alla ricerca di una strategia…

Theresa May, nel tentativo di attrarre capitali anche dopo la Brexit, prova ad abbassare la corporate tax. E imita l’Irlanda

Limitare gli effetti della Brexit e lasciare che Londra sia sempre una città attraente per le grandi aziende. È questo l’obiettivo della premier britannica Theresa May, che nelle ultime settimane è alla ricerca di una strategia ideale per convincere le società a non abbandonare l’Inghilterra. Una soluzione potrebbe essere quella di ridurre le tasse, emulando il comportamento della vicina Irlanda.

Alle aziende tech tutto questo potrebbe anche piacere e qualcuno, a dirla tutta, ha già annunciato importanti investimenti. Ma le banche lasceranno ugualmente Londra alla ricerca di una maggiore stabilità in Europa e in America? Proviamo a capire.

Brexit: la riduzione delle tasse per trattenere le aziende

La Gran Bretagna, in un tentativo di attrarre capitali anche dopo la Brexit, prova a ridurre le tasse, In particolare Theresa Mayvorrbbe portare la corporate tax dall’attuale 20% al 15%, sfidando la vicina Irlanda, dove le tasse sono al 12,5%.

In realtà, la Premier britannica intende proporre la riduzione della tasse “non solo per la Gran Bretagna”, l’obiettivo “è quello di avere le tasse sulle imprese più basse fra i Paesi del G20 ed anche un sistema fiscale che sia profondamente a vantaggio dell’innovazione”.

Facebook e Google investono a Londra

effetto BrexitC’è chi non ha paura della Brexit. Facebook, per esempio, ha già annunciato, tramite le parole di Nicola Mendelsohn, vicedirettore generale di Facebook per Europa, Medio Oriente e Africa, che nel 2017 aprirà nuovi uffici a Londra e assumerà 500 nuovi dipendenti.

Anche a Google la Brexit non fa paura. La casa di Mountain View, infatti, nei prossimi mesi avvierà i lavori per allargare il campus di King Cross, per un investendo di oltre un miliardo. Non solo: Big G. assumerà anche 3mila persone.

E le Banche?

Se le soluzioni di questo tipo possono funzionare per attrarre gli investimenti delle aziende, non sarà così semplice con la trattativa con gli istituti finanziari. Per molte Banche d’investimento, Londra è la prima più grande sede o, al massimo, la seconda. Ma, con la Brexit, gli istituti potranno vedere diminuire operazioni e benefici ed esser dunque costretti a scappare. Magari a New York. La Grande Mela conosce i mercati in profondità ed è l’unica che può rivaleggiare a livello di competenze e norme vantate da Londra. 

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