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Non solo Iron Dome, tutti i sistemi di difesa aerea di Israele che hanno funzionato contro l’Iran

Il sistema di difesa missilistica a strati di Israele è stato nuovamente messo alla prova martedì quando l'Iran ha lanciato 180-200 missili balistici contro Israele. Tutti i dettagli su Iron Dome e non solo

Non solo la cupola di Ferro su Israele.

Ieri l’Iran ha lanciato 180/200 missili balistici contro Israele in rappresaglia alle uccisioni del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah e del leader di Hamas Ismail Haniyeh. Israele è riuscita a intercettare la maggior parte dei razzi, anche con l’aiuto degli Stati Uniti.

L’Iron Dome è il sistema di difesa aerea anti-missile, fulcro della difesa di Israele, progettato per intercettare razzi, proiettili di artiglieria e missili a corto raggio. Di sicuro il più noto, perché utilizzato per abbattere i frequenti razzi a corto raggio lanciati contro Israele sia da Hezbollah che da Hamas.

Ma colpire missili balistici guidati che viaggiano ad altitudini e a distanze maggiori richiede sistemi di intercettazione diversi, specificamente progettati per abbattere i missili balistici.

“Al momento non sono ancora chiari gli effetti del raid ma, a giudicare dai numerosi video apparsi in rete, almeno una ventina di missili sembrano essere andati a bersaglio, mentre la maggior parte dovrebbe essere stata intercettata dalla contraerea israeliana (Arrow 2 e 3, e forse anche David’s Sling), supportata dai cacciatorpediniere classe Burke dell’US Navy (Uss Cole e Uss Bulkeley) che hanno lanciato una dozzina di missili SM-3”, riportava ieri sera Rid.

Tutti i dettagli.

IL SISTEMA STRATIFICATO DI DIFESA AEREA DI ISRAELE

Lo Stato ebraico gestisce sofisticati sistemi di difesa aerea che hanno visto un’azione intensa nell’ultimo anno. Come illustra il Wall Street Journal nel grafico seguente, la contraerea include il sistema di difesa antimissile balistico Arrow 3 sviluppato congiuntamente con gli Stati Uniti e in grado di intercettare missili al di fuori dell’atmosfera terrestre. Il sistema David’s Sling è una batteria stazionaria terrestre in grado di intercettare missili terra-terra, aerei, droni e altri proiettili a una distanza di circa 200 km, che comprende l’intero territorio di Israele. Le batterie mobili del sistema Iron Dome possono intercettare razzi terra-terra e droni a una distanza di circa 70 km.

IRON DOME

Come ricorda Bloomberg, Iron Dome è la più attiva e nota delle difese aeree israeliane. Dal 2011 ha intercettato migliaia di razzi lanciati da Hezbollah e dai militanti palestinesi nella Striscia di Gaza. Il sistema, sviluppato dalla Rafael Advanced Defense Systems israeliana e coprodotto dal 2014 con la Raytheon Technologies con sede negli Stati Uniti, è progettato per contrastare proiettili e droni a breve raggio, da 4 a 70 chilometri.

Il sistema di difesa aerea Iron Dome ha 10 batterie mobili dispiegate in tutto il paese, ciascuna con tre o quattro lanciatori con l’obiettivo di difendere un’area popolata di 155 chilometri quadrati. I lanciatori possono lanciare 20 intercettori, dando al sistema la capacità di lanciare fino a 800 missili contro i razzi in arrivo, senza contare le ricariche.

Un radar sensibile rileva un proiettile in arrivo a una distanza compresa tra 3 e 72 chilometri e ne prevede la traiettoria e il punto di impatto. Un centro di controllo elabora tali informazioni e si collega a un lanciatore che spara un missile per distruggere il proiettile.

È alimentato da batterie di difesa missilistica in grado di difendersi da attacchi di mortai e razzi. Le batterie sono mobili, quindi possono essere spostate dove sono necessarie. Il sistema è progettato per funzionare efficacemente in tutti i tipi di condizioni atmosferiche. Anche l’Ucraina ha richiesto una fornitura del sistema per respingere gli attacchi russi, sebbene Israele finora abbia fornito a Kiev solo supporto umanitario e difese civili.

L’EFFICACIA

Il sistema è progettato per rispondere solo ai proiettili che rappresentano una minaccia, in particolare per i centri abitati.

Nel maggio 2021, quando scoppiò di nuovo la guerra tra Israele e Gaza dopo che Hamas ha lanciato razzi contro Gerusalemme, Justin Bronk, ricercatore senior del think tank Rusi, aveva spiegato al Financial Times che gran parte del successo dell’Iron Dome è dovuto a un sofisticato sistema radar che gli consente di determinare rapidamente quali razzi in arrivo potrebbero colpire aree edificate o atterrare in terreni disabitati.

Quindi le unità statiche e mobili lanciano solo missili intercettori per abbattere qualsiasi cosa interpretata come pericolosa. Il missile distrugge il razzo in arrivo esplodendo vicino ad esso. L’obiettivo è farlo lontano dalle aree popolate, riducendo al minimo i danni sul terreno.

L’esercito israeliano afferma che Iron Dome intercetta il 90% di tali proiettili diretti verso aree popolate. L’esercito israeliano ha annunciato ad aprile che una versione mobile e marittima di Iron Dome, nota come C-Dome, era operativa.

DAVID’S SLING PRODOTTO DA RAFAEL E RAYTHEON

Per colpire invece i missili a medio e lungo raggio entra in gioco David’s Sling. Installato da Israele nel 2017, il sistema è sviluppato congiuntamente dall’israeliana Rafael e dalla statunitense Raytheon.  David’s Sling è progettato per rilevare e distruggere missili balistici e da crociera, nonché droni, a una distanza segnalata fino a 200 chilometri. Tale distanza copre il Libano meridionale e Gaza.

ARROW SVILUPPATO DA ISRAEL AEROSPACE INDUSTRIES (IAI) E BOEING

Dopodiché Israele possiede anche l’avanzato sistema di difesa missilistica Arrow, composto da Arrow 2 e Arrow 3. L’Arrow 3 è un prodotto congiunto Usa-Israele, sviluppato congiuntamente da Israel Aerospace Industries  (Iai) e Boeing. Secondo le aziende, il sistema Arrow può intercettare missili lanciati fino a 2.400 chilometri di distanza e può farlo sopra l’atmosfera terrestre, dove i missili balistici a lungo raggio trascorrono parte del loro tempo di volo.

Arrow 3 ha ottenuto il suo primo successo sul campo di battaglia nel novembre 2023 quando ha abbattuto un missile lanciato verso il sud di Israele dai ribelli Houthi. Può abbattere bersagli fino a 100 chilometri di altitudine e distruggere così missili nemici a lungo e medio raggio nell’atmosfera terrestre e sopra di essa. Un anno fa la Germania ha firmato una lettera di impegno con Israele per acquistare il sistema Arrow 3 per quasi 4 miliardi di euro.

I sistemi Arrow 2 e 3 sono in grado di gestire missili a raggio molto più lungo come i missili balistici intercontinentali (ICBM) che probabilmente viaggeranno ad altitudini superiori all’atmosfera terrestre, una capacità simile al sistema di difesa aerea THAAD (Terminal High Altitude Area Defense) dell’esercito statunitense.

IRON BEAM

Infine, sempre Bloomberg rileva che l’esercito israeliano sta testando un altro sistema chiamato Iron Beam, che utilizza laser per intercettare proiettili sparati a distanza ravvicinata a una spesa inferiore rispetto all’Iron Dome. Non si prevede che Iron Beam sarà operativo prima della metà del 2025.

UN SISTEMA DI DIFESA AEREA INFALLIBILE?

Questi sistemi possono essere superati?

Già lo scorso ottobre, Hezbollah ha inflitto danni e causato decine di vittime nel nord di Israele usando droni esplosivi kamikaze. Molti sono in grado di superare le difese israeliane, riporta Bloomberg.

Senza dimenticare che Israele ha testato in battaglia alcuni dei più recenti sistemi di difesa aerea solo di recente. Inoltre, l’esercito israeliano ha riconosciuto che le sue difese aeree, tra cui Iron Dome, possono essere sopraffatte se un gran numero di proiettili vengono sparati simultaneamente.

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