Per l’ex pentastellato Manlio Di Stefano nuovo incarico ai vertici dell’americana Axiom Space.
Il 25 aprile Axiom Space, azienda specializzata nello sviluppo di infrastrutture spaziali commerciali, ha annunciato di aver promosso Tejpaul Bhatia, Chief Revenue Officer dell’azienda dal 2021, alla carica di ceo. Bhatia succede a Kam Ghaffarian, co-fondatore e presidente esecutivo dell’azienda.
Ma non è l’unica novità per l’azienda aerospaziale co-fondata nel 2016 da Suffredini, ex program manager della Iss (Stazione spaziale internazionale) con sede a Houston: Manlio Di Stefano è stato nominato Director of International Markets e guiderà la presenza commerciale globale dell’azienda spaziale statunitense, rafforzando le partnership in tutto il mondo e anche in Italia.
Lo ha reso noto tramite post su Linkedin lo stesso Di Stefano, ex deputato e sottosegretario agli Esteri durante il governo Draghi, che lavora per Axiom come consulente già dal 2022, appena dismesso il ruolo istituzionale.
Oltre alla serie di missioni con astronauti privati, la quarta delle quali è prevista il 29 maggio, l’azienda sta sviluppando una stazione spaziale privata.
Era il 18 gennaio quando è partita la missione Ax-3 (con a bordo l’astronauta italiano Walter Villadei) verso la Stazione spaziale internazionale (Iss) con l’obiettivo di ridefinire anche il percorso verso l’orbita terrestre bassa, delineando una rotta verso la Stazione Axiom, la prima stazione spaziale commerciale al mondo. I moduli della Axiom Station sono in costruzione a Torino presso il sito di Thales Alenia Space.
Sempre Axiom vanta anche un contratto con la Nasa per sviluppare le tute spaziali che gli astronauti indosseranno nelle missioni lunari Artemis e collaborazioni anche con l’Italia.
Tutti i dettagli.
MANLIO DI STEFANO, OGGI MANAGER DI AXIOM SPACE
Dal 21 ottobre 2022, con la fine dell’esecutivo Draghi, si è concluso l’incarico da sottosegretario agli Esteri con delega per le questioni relative allo spazio e all’aerospazio per Manlio Di Stefano.
E da quel momento non ha ricoperto incarichi pubblici. Ma era già a lavoro per Axiom Space, di cui è consulente strategico da novembre 2022, come esplicita lo stesso Di Stefano sul suo profilo Linkedin.
LA CARRIERA POLITICA PRIMA DI QUELLA SPAZIALE
Un percorso iniziato come deputato tra le fila pentastellate nel 2013, conclusosi non appena un decennio dopo, per passare dal lato aziendale.
Da uomo di punta del movimento grillino, in quanto fedelissimo dell’ex ministro dello Sviluppo economico e degli Esteri, Luigi Di Maio, Manlio Di Stefano lascia proprio il Movimento 5 Stelle. Nel giugno 2022 abbandona i pentastellati per aderire agli scissionisti di Insieme per il futuro, seguendo appunto il leader Di Maio (che alle elezioni del 25 ottobre non ha superato la soglia di sbarramento del 3%).
“Nato anti Nato nel M5s, e ora filo Nato post M5s” commentava all’epoca Open. Nel 2013 Di Stefano diviene membro del Parlamento italiano e poi capogruppo del Movimento Cinque Stelle nella Commissione Affari Esteri e Comunitari per l’intera legislatura. E come ricordava Open, “era il 12 gennaio del 2017 quando l’allora deputato e capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Commissione Esteri Manlio Di Stefano tuonava contro l’Alleanza Atlantica sul blog di Beppe Grillo (l’intervento poi è finito sul Blog delle Stelle). “Nel voler forzare l’ingresso di Kiev nella Nato, in poche parole, gli Stati Uniti stanno giocando con scenari di terza guerra mondiale”, diceva il deputato in un intervento in Commissione.
A marzo 2018 Manlio Di Stefano è rieletto Membro del Parlamento, il governo Conte lo nomina Sottosegretario di Stato per gli Affari Esteri, incarico che manterrà anche nel governo Draghi.
Tuttavia, l’estate 2022 si consuma lo strappo con il Movimento 5 Stelle a guida Conte per seguire Di Maio e abbandonare anche i discorsi in opposizione alla Nato per diventare filo-atlantista al suono di “Intransigenza a fronte dell’aggressione della Russia in Ucraina”.
IL PROBABILE CONFLITTO D’INTERESSI
Nel frattempo, secondo quanto dichiarato dallo stesso Di Stefano sul suo profilo Linkedin, nel novembre 2022 assume l’incarico per la società aerospaziale statunitense.
Ma qualcosa nelle tempistiche non torna.
“Pur avendo avuto per anni le deleghe allo spazio, il fedelissimo di Di Maio ha ottenuto un contratto con Axiom Space, colosso americano della space industry, a pochi mesi dalla fine del suo mandato. La legge Frattini però dice che è vietato”, aveva sottolineato il 22 aprile 2023 Giulia Pompili del Foglio.
Secondo quanto stabilisce l’articolo 2, comma 4, della legge numero 215 del 20 luglio 2004, la cosiddetta “legge Frattini” che regola i conflitti d’interessi, per i dodici mesi successivi dalla fine dell’incarico di governo, è infatti ritenuto “incompatibile” “esercitare attività professionali o di lavoro autonomo in materie connesse con la carica di governo, di qualunque natura, anche se gratuite, a favore di soggetti pubblici o privati”.
Infatti, la legge Frattini sui conflitti d’interessi “prevede che sia obbligatorio comunicare all’Antitrust eventuali ruoli incompatibili con un incarico di governo prima dell’inizio del proprio mandato”. Per gli incarichi assunti dopo la fine del proprio mandato nell’esecutivo, invece, “formalmente non c’è obbligo di comunicazione, ma è sempre l’Antitrust l’autorità che vigila su questo tipo di incompatibilità, che sono comunque vietate a garanzia che le attività svolte durante il periodo al governo siano state portate avanti per l’interesse nazionale, e non personale” sottolineava all’epoca Il Foglio.
IL FOCUS DEL PARLAMENTO
Tanto che vicenda ha attirato l’attenzione anche del Parlamento.
Poco dopo l’allora vice presidente del Senato, Maurizio Gasparri (in quota Forza Italia), ha annunciato un’interrogazione proprio per fare chiarezza sul ruolo dell’ex 5Stelle che avrebbe ottenuto una consulenza con l’azienda in violazione della Legge Frattini. “Sarebbe in palese conflitto di interessi” sosteneva Gasparri.
LE DELEGHE ALLO SPAZIO A MANLIO DI STEFANO E IL CONTRATTO ASSEGNATO AD AXIOM NEL 2022
D’altronde proprio durante il mandato istituzionale l’ex sottosegretario agli Esteri con delega allo spazio, Di Stefano, aveva fatto visita negli Stati Uniti, vedendolo impegnato dal 25 al 28 aprile 2022 in incontri istituzionali e con attori privati a Washington e a Houston.
In quell’occasione Di Stefano ha avuto a Washington e a Houston riunioni con le maggiori imprese americane del settore aerospaziale, tra cui Blue Origin, Voyager Space, e Axiom appunto, per “discutere di nuove collaborazioni in materia di lancio, ricerca e stazioni spaziali del futuro”.
Nemmeno un mese dopo, l’allora ministro per l’Innovazione Vittorio Colao ha firmato a Palazzo Chigi un Memorandum tra l’Italia e Axiom Space per approfondire la cooperazione tra il governo italiano e l’azienda statunitense per lo sviluppo e l’attuazione di progetti aerospaziali.
Vero è che la collaborazione tra Axiom Space e l’Italia era iniziata già da tempo.
Nel luglio 2021 la società americana aveva selezionato Thales Alenia Space per la costruzione dei primi due moduli della sua stazione spaziale privata, il cui lancio è previsto per il 2024 e 2025. E a gennaio Axiom ha annunciato di aver iniziato l’addestramento del Colonnello Walter Villadei dell’Aeronautica Militare Italiana come astronauta. Quest’ultimo aveva accompagnato infatti Di Stefano alla visita presso il quartier generale di Axiom nella primavera 2022.
FINO AI VERTICI DELL’AZIENDA AEROSPAZIALE TEXANA
E oggi Manlio Di Stefano è direttore dei mercati internazionali per la società texana.
“Con la carriera che ho costruito finora”, ha scritto su Linkedin, “non avrei mai pensato di potermi sentire ancora così entusiasta di una nuova opportunità, ma la vita sorprende sempre chi crede nelle sue meraviglie. La mia convinzione è semplice: il successo di Axiom deve andare di pari passo con la crescita dell’intero ecosistema spaziale”.
Proprio lo scorso autunno l’attuale Director of International Markets di Axiom Space firmava un articolo su Airpress, ripreso da Formiche.net, in cui decantava che “La società texana è attualmente l’unico fornitore di missioni orbitali complete nell’industria spaziale, gestendo missioni con equipaggio verso la Iss per astronauti privati e nazionali che rappresentano Paesi di tutto il mondo”.