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Thales Alenia Space Licenziamenti

Che succede a Thales Alenia Space tra Francia e Italia?

Nonostante le recenti commesse Thales Alenia Space, joint venture tra la francese Thales (67%) e l'italiana Leonardo (33%), è alle prese con un piano di ristrutturazione in Francia visto che la filiale francese ha chiuso l'anno scorso in perdita e sta affrontando difficoltà. Allarme dei sindacati in Italia

Turbolenze per Thales Alenia Space, joint venture tra la franceseThales (67%) e l’italiana Leonardo (33%).

Nonostante di recente il gruppo spaziale franco-italiano abbia ottenuto dei contratti con l’Agenzia spaziale europea, in particolare nell’ambito della missione Artemis, la società sta procedendo con il piano per ridurre il ​​suo organico in Francia. Thales Alenia Space ha subito infatti perdite significative nel 2023. Sia per ragioni cicliche che strutturali, a causa di un declino duraturo del mercato dei satelliti geostazionari. Da qui il ridimensionamento al ribasso dell’organico di Thales Alenia Space, in particolare in Francia.

Dunque lo scorso 7 novembre, si è tenuta, nel sito di Charleroi, la riunione del Comitato aziendale europeo di Thales Alenia Space, rende noto un comunicato congiunto dei sindacati italiani Fim, Fiom e Uilm.

“Ancora una volta il management guidato dal francese Hervé Derrey ha confermato un quadro critico della situazione JV”, si legge nella nota delle sigle sindacali che sottolineano di aver “ritenuto grave il tentativo compiuto da parte del management a guida francese, nel corso del suddetto incontro, di parificare la situazione industriale ed economica italiana a quella del resto di Tas e, soprattutto, di voler prefigurare per l’Italia scenari analoghi nel futuro, non si sa su quale base, a causa di eventuali scelte sbagliate nel continuare e crescere”.

Tanto più che attualmente Thales Alenia Space Italia gode di un ottimo slancio sia nel campo delle costellazioni (con il carico di lavoro per Iride in particolare) che nell’esplorazione spaziale.

Tutti i dettagli.

I NUMERI DI THALES ALENIA SPACE

Lo scorso Thales Alenia Space ha chiuso il bilancio d’esercizio in rosso, registrando una perdita netta di 45 milioni di euro nel 2023 (rispetto a +11 milioni nel 2022), come riportato da La Tribune. Di fronte alle difficoltà della sua attività spaziale nelle attività di telecomunicazioni commerciali, Thales ha lanciato un piano drastico per recuperare la redditività entro gli standard di questa attività.

IL PIANO DI RIORGANIZZAZIONE

A fronte del persistere di queste difficoltà, quest’anno Thales ha avviato un piano di riorganizzazione 2024-2025 nell’ambito della JV che comporterà il taglio di 1.300 posti di lavoro, di cui 1.000 in Francia; i sindacati francesi hanno annunciato la volontà di impugnarlo, si legge nella nota dei sindacati del settore.

Nel frattempo, lo scorso ottobre il quotidiano francese Les Echos segnalava che il gruppo franco-italiano ha appena ottenuto dei contratti con l’Agenzia spaziale europea ma non riesce a tagliare 1.200 posti di lavoro in Francia come previsto. Le recenti commesse porteranno ad un aumento di lavoro che riguarderà soprattutto l’Italia e non avranno quindi impatto sulla riduzione dei posti prevista negli stabilimenti di Thales situati a Cannes e a Tolosa. Secondo Les Echos, la direzione del gruppo francese ha promesso di evitare i licenziamenti procedendo ad un piano di ricollocamento interno.

IL QUADRO EMERSO DALL’INCONTRO CON IL MANAGEMENT FRANCESE

“È lo stesso management a guida francese che a fronte di una persistente criticità (per l’ennesimo anno) si limita a giustificare la situazione aziendale rappresentando, alle organizzazioni sindacali, esclusivamente evoluzioni ed analisi di mercato senza proporre una efficace strategia per rilanciare l’attività delle Telecomunicazioni, il grande punto debole fra gli asset di Tas. Peggiora il dato del cash flow, quello degli extra costi ed il livello dei ricavi complessivi resta “piatto”, ad eccezione della parte italiana che invece cresce e compensa la perdita degli altri paesi” lamentano i sindacati italiani a seguito dell’incontro con i vertici aziendali il 7 novembre.

COME VA THALES ALENIA SPACE ITALIA

Situazione diversa per Thales Alenia Space Italia, guidata da Giampiero Di Paolo dallo scorso settembre.

Come evidenziano i sindacati “l’Italia anche nel 2024 incrementerà ulteriormente ricavi e redditività: i ricavi raggiungeranno un valore pari a quasi la metà di quello della JV, pur avendo un organico pari ad 1/3 di tutta TAS, e l’ottima redditività compenserà quella negativa delle altre entità nazionali, limitando i danni a tutta la JV”.

L’ALLARME DI FIM, FIOM E UILM

“Abbiamo, quindi, ritenuto grave il tentativo compiuto da parte del management a guida francese, nel corso del suddetto incontro, di parificare la situazione industriale ed economica italiana a quella del resto di TAS e, soprattutto, di voler prefigurare per l’Italia scenari analoghi nel futuro, non si sa su quale base, a causa di eventuali scelte sbagliate nel continuare e crescere”, tuonano le sigle sindacali.

Pertanto, Fim, Fiom e Uilm si interrogano “sul perché di questo tentativo: per limitare gli investimenti in Italia? Per limitare la crescita occupazionale (mettendo a rischio i programmi Pnrr)? Per limitare (o annullare) la meritocrazia delle lavoratrici e lavoratori italiani? O per rideterminare punti di forza nelle discussioni che in questa fase si stanno tenendo fra i diversi soggetti industriali europei per il futuro dello spazio in Europa?”.

L’INCONTRO CHIESTO A LEONARDO

E a questo punto Fim, Fiom e Uilm ritengono “indispensabile porre queste domande anche ai vertici di Leonardo nell’incontro già richiesto e di cui ci si attende una urgente convocazione, a tutela del percorso di crescita avviato in Italia negli ultimi anni e che riteniamo di fondamentale importanza continuare e proseguire” conclude la nota.

Proprio la scorsa settimana infatti, presentando agli analisti i conti dei primi 9 mesi, l’ad di Leonardo, Roberto Cingolani, aveva spiegato che la società non ha alzato la guidance 2024 per situazioni Boeing e spazio.  “Tutti i parametri finanziari sono positivi e, per essere onesti, avremmo voluto alzare la nostra guidance se non ci fossero stati problemi esogeni come la situazione di Boeing rispetto alle Aerostrutture e il business delle telecomunicazioni rispetto ad Thales Alenia Spazio” aveva precisato Cingolani. Ed è proprio sull’andamento del business di Thales Alenia Space Italia che ora i sindacati vogliono rassicurazioni.

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