Ancora nubi per Boeing.
I 128 Boeing 777 in servizio a livello mondiale, equipaggiati con motore modello Pratt & Whitney, lo stesso che ha subito un guasto sabato, sono stati tutti messi a terra. Lo ha assicurato una portavoce della Boeing.
La compagnia americana aveva “raccomandato” la sospensione dei voli già ieri sera. La raccomandazione era stata seguita dalle compagnie aeree che operano con questi aeromobili: la United Airlines United Airlines, la giapponese ANA e JAL e la Korean Asiana Airlines, che hanno messo a terra i loro velivoli.
Sia la Federal Aviation Administration (Faa) che il National Transportation Safety Board (Ntsb) stanno indagando sull’accaduto.
Sempre sabato, inoltre, un altro incidente ha colpito un Boeing 747 della compagnia aerea Longtail Aviation che ha perso frammenti di uno dei suoi motori poco dopo il decollo all’aeroporto di Maastricht Aachen, nei Paesi Bassi, diretto a New York. l Consiglio per la sicurezza olandese ha avviato un’indagine per capire cosa abbia causato l’incidente.
Per la Boeing, che nel corso dell’ultimo anno ha dovuto fare i conti con la débacle relativa ai 737 Max, si annuncia una giornata tutta in salita a Wall Street, dove nel premercato è sceso di oltre il 3%.
Senza dimenticare che il produttore di aerei ha archiviato il 2020 con una perdita di quasi 12 miliardi di dollari.
Tutti i dettagli.
COS’È SUCCESSO SABATO AL VELIVOLO BOEING
Sabato il motore Pratt & Whitney 4000-112 destro di un aereo 777 di United Airlines si è guastato in fase di decollo dall’aeroporto di Denver con destinazione Honolulu. L’aereo è riuscito a fare immediato ritorno all’aeroporto internazionale di Denver, in Colorado. Gli esperti lo considerano un miracolo visto che i pezzi del motore caduti a terra non hanno provocato feriti in un’area densamente popolata.
IL PROVVEDIMENTO DI BOEING
Pertanto, domenica Boeing ha invitato le compagnie aeree a bloccare i voli dei 777.
I VELIVOLI INTERESSATI
In totale sono 128 i modelli del 777 interessanti dal provvedimento di messa a terra in attesa che le indagini portino a individuare le cause dell’incidente. Tutti e 128 i velivoli sono già fermi.
I 777-200 e i 777-300 interessati sono più vecchi e con un minor consumo di carburante rispetto ai modelli più recenti.
LE COMPAGNIE AEREE COINVOLTE
Attualmente sono utilizzati da sole cinque compagnie aeree: United, Japan Airlines, Ana, Asiana Airlines e Korean Air Lines.
Ore prima dell’annuncio del produttore statunitense, United aveva detto che il giorno successivo avrebbe rimosso volontariamente e temporaneamente i suoi 24 aerei attivi. Così come Ana e Jal.
IL PROBLEMA DEL MOTORE PRATT&WHITNEY
Il problema riguarda Pratt & Whitney, uno dei tre costruttori di motori originariamente coinvolti nel 777, i cui motori alimentano meno del 10% della flotta consegnata di oltre 1.600 aerei.
Pratt & Whitney, di proprietà di Raytheon Technologies, ha affermato che si sta coordinando con operatori e regolatori per supportare l’intervallo di ispezione rivisto dei motori PW4000 Pratt & Whitney che alimentano i Boeing 777.
SEMPRE SABATO UN GUASTO A BOEING 747
Sabato un altro incidente ha colpito un Boeing 747 della compagnia aerea Longtail Aviation che ha perso frammenti di uno dei suoi motori poco dopo il decollo all’aeroporto di Maastricht Aachen, nei Paesi Bassi, diretto a New York. Appena rilevata l’avaria al motore, l’aereo ha deviato la rotta ed è atterrato in sicurezza all’aeroporto di Liegi, in Belgio.
I detriti del motore sono precipitati nel comune olandese di Meerssen, ferendo due persone, tra cui una donna, ricoverata in ospedale per un trauma cranico. Diverse auto ed edifici sono stati danneggiati dalla caduta dei pezzi dell’aereo.
A seguito dell’accaduto, l’Olanda ha avviato un’indagine per capire cosa abbia provocato l’incidente. “La nostra indagine è ancora in una fase preliminare, è troppo presto per trarre conclusioni”, ha spiegato una portavoce del Dutch Safety Board.
UN’ALTRA ROGNA PER IL PRODUTTORE DI AEREI
Non è all’altezza di una messa a terra globale obbligatoria, ma è un altro grattacapo per il produttore di aerei dopo la crisi del 737 MAX. Inoltre arriva dopo le critiche alla supervisione della Federal Aviation Administration (Faa) degli Stati Uniti riguardo al 737 MAX.
Infine, Boeing ha chiuso il 2020 con una perdita di quasi 12 miliardi di dollari (11,9 mld) e ricavi in calo del 24% a 58 miliardi.
Nel quarto trimestre, il colosso dell’aeronautica ha perso 8,4 miliardi di dollari dopo aver accantonato 6,5 miliardi di dollari per il progetto 777X, la cui commercializzazione è ora previsto alla fine del 2023. Per Boeing si tratta del secondo bilancio di fila in rosso, dopo i 636 milioni di perdite registrati nel 2019.