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Lockheed Martin Italia

Tutti gli affari che farà Lockheed Martin in Italia

In occasione del 100° Anniversario dell'Aeronautica Militare, Lockheed Martin ha organizzato un media briefing per un aggiornamento sulla partecipazione dell'Italia al programma F-35. Tutti i dettagli

 

Numeri e progressi dei velivoli F-35 in Italia sono stati forniti dal colosso della difesa Lockheed Martin in occasione del centenario dell’Aeronautica militare italiana, tra cui una novità: Decimomannu in Sardegna dovrebbe aggiungersi come terza base in aggiunta ad Amendola e Ghedi per l’Am.

Durante le celebrazioni per il 100° anniversario dell’Aeronautica, Lockheed Martin ha organizzato un media briefing per un aggiornamento sulla partecipazione italiana al programma F-35.

L’Italia è partner di Livello II del programma Joint Strike Fighter (Jsf), cacciabombardiere assemblato da Leonardo per conto di Lockheed Martin nello stabilimento Faco di Cameri (Novara), gestito da Leonardo, il gruppo presieduto da Luciano Carta e guidato dall’amministratore delegato Alessandro Profumo. Il nostro paese si è impegnato ad acquistare 90 F-35 (ridotti nel 2012 dagli iniziali 131).

Al momento Lockheed Martin sostiene “di non essere stata ancora coinvolta in colloqui con il Ministero della Difesa riguardanti un possibile incremento di F-35 per l’Aeronautica Militare, auspicato recentemente dal CSMA Gen. Goretti che vorrebbe ripristinare l’originario ordine per 131 aerei”, riporta Rid-Rivista Italiana Difesa diretta da Pietro Batacchi, che ha partecipato all’incontro.

“L’Italia deve acquistare i caccia di quinta generazione F-35 originariamente previsti (ovvero 131 dagli attuali 90)” è infatti l’appello lanciato dal generale di Squadra aerea Luca Goretti, capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica militare, nel corso dell’audizione in commissione Difesa alla Camera parlando delle linee programmatiche della forza armata a inizio mese.

Tutti i dettagli.

I NUMERI DEGLI F-35 DI LOCKHEED MARTIN IN ITALIA

Innanzitutto, sul caccia F-35, Lockheed Martin ha reso noti i principali numeri: la società statunitense ha consegnato dei 90 velivoli attualmente in ordine (60 F-35A e 30 F-35B), 23 velivoli (17 F-35A e 6 F-35B). Secondo Lockheed Martin, l’ultimo dei 90 velivoli attualmente ordinati dall’Italia dovrebbe essere consegnato entro il 2030, riferisce Rid.

Sempre riguardo ai numeri, la flotta italiana di F-35 ha registrato un totale di 16.674 ore di volo; con 62 piloti e 536 manutentori addestrati sul velivolo Lightning.

FOC PER L’AM ATTESA A DICEMBRE

Inoltre, l’azienda americana ha riferito che la FOC (Final Operational Capability) per l’Aeronautica Militare è prevista per il prossimo dicembre, mentre la IOC (Initial Operation Capability) imbarcata per gli F-35B della Marina Militare è prevista per dicembre 2024, scrive ancora Rid.

TERZA BASE A DECIMOMANNU

Per quanto riguarda le basi italiane dei velivoli F-35, il produttore americano ricorda che sono Amendola (32° Stormo), Ghedi (6° Stormo) e Cameri, sede della FACO (Final Assembly and Check Out).

Come future nuove basi, la società indica quella di Grottaglie (componente della Marina Militare che opererà anche dalla portaerei Cavour) e quella di Decimomannu, in Sardegna, per l’Aeronautica Militare.

“Basare un’unità F-35 a Deci, in Sardegna, dove ha sede l’RSSTA (Reparto Sperimentale e di Standardizzazione Tiro Aereo), avrebbe molto senso: la base è lontana da aeroporti trafficati e spazi aerei congestionati ma estremamente vicini al PISQ (Poligono Interforze Salto di Quirra – Salto di Quirra Joint Range), un poligono EW (Electronic Warfare) nella Sardegna centro orientale, a pochi minuti di volo da Decimomannu, dove gli F-35 e altri le risorse operano regolarmente per vari scopi addestrativi o di sviluppo (infatti, dal 2017, l’aviosuperficie ha ospitato diversi schieramenti Italian Lightning). Offre un’installazione di addestramento completamente integrata con diverse gamme aria-aria (ACMI) e aria-terra situate su mare e terra” commenta David Cenciotti su The Avionist.

Senza dimenticare che, pur non ospitando stabilmente alcuno squadrone italiano di prima linea, Decimomannu è già stata scelta come sede dell’IFTS (International Flight Training School). L’Ifts nasce operativa presso la base dell’Am di Galatina (Lecce) ma a partire dall’anno scorso è dislocata presso la base di Decimomannu (Cagliari) dove a dicembre 2020 Leonardo e Aeronautica Militare hanno dato il via ai lavori per la realizzazione di un moderno campus che ospiterà la nuova scuola per fornire un programma di addestramento avanzato – Lead-In to Fighter Training (LIFT) –  per i piloti di nuova generazione.

IL COINVOLGIMENTO DELL’INDUSTRIA DELLA DIFESA ITALIANA

Infine, Rid ricorda che i “contratti di produzione degli F-35 valgono attualmente 4 miliardi dollari – con un totale previsto superiore ai 10 miliardi – e vedono il coinvolgimento di 17 aziende italiane, tra cui Aerea, Moog, OMA, Secondo Mona, Vitrociset e, ovviamente, Leonardo”. Secondo Randy Howard, Vice President of Global Pursuits di Lockheed Martin, “su ognuno dei circa 900 aerei finora assemblati è presente componentistica prodotta in Italia”.

Come detto all’inizio, Lockheed Martin ha selezionato il sito Leonardo di Cameri (Novara) come unica linea di assemblaggio e di collaudo finale in Europa e come centro per le attività di manutenzione, revisione e aggiornamento (MRO&U – Maintenance Repair Overhaul and Upgrade) dei velivoli destinati a operare nell’area mediterranea/europea. Inoltre, Leonardo è responsabile della produzione delle ali della versione F-35A, quale seconda fonte produttiva, e dell’assemblaggio finale dei velivoli ordinati da Italia e Olanda.

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