Boeing e Airbus potrebbero aver utilizzato titanio “contraffatto” nella costruzione dei loro aerei.
È il timore della Federal Aviation Administration (Faa), l’agenzia che regola l’aviazione civile negli Stati Uniti. L’autorità americana sta indagando infatti se siano stati utilizzati documenti falsi o non corretti per verificare l’autenticità del titanio utilizzato in alcuni jet Boeing di recente fabbricazione, ha dichiarato l’agenzia.
Il New York Times, che ha segnalato per primo la questione il 14 giugno, ha affermato che la Faa sta anche indagando sull’autenticità dei documenti per il titanio utilizzato in alcuni jet Airbus.
Secondo il rapporto del Nyt, i jet consegnati alle compagnie aeree sia da Airbus che da Boeing contengono titanio che sembra provenire in realtà da una società cinese dove un dipendente ha falsificato i dettagli sui certificati.
Quindi gli enti regolatori della sicurezza aerea degli Stati Uniti stanno indagando sulla portata e l’impatto del problema iniziato con il titanio proveniente dalla Cina.
Nel frattempo, entrambi i produttori hanno affermato che gli aerei in servizio contenenti le parti con quel titanio erano sicuri.
Di certo la vicenda scuote ancora il settore aerospaziale in riferimento a questo metallo, ampiamente utilizzato nella produzione di aerei. Il titanio, che è utilizzato in parti essenziali degli aerei (tra cui i motori), era già finito sotto i riflettori all’indomani dell’aggressione russa all’Ucraina perché in gran parte fornito dalla Russia. L’escalation delle tensioni tra la Russia e l’Occidente, ha creato impatti anche sulla catena di approvvigionamento aerospaziale.
Tutti i dettagli.
LA POSIZIONE DELLA FEDERAL AVIATION ADMINISTRATION
La Faa ha affermato che Boeing ha segnalato una divulgazione volontaria “riguardo all’approvvigionamento di materiale tramite un distributore che potrebbe aver falsificato o fornito registri non corretti”. L’agenzia ha aggiunto: “Boeing ha emesso un bollettino che delinea i modi in cui i fornitori dovrebbero rimanere attenti al potenziale di registri falsificati”.
TITANIO FALSIFICATO A BORDO DEI JET COMMERCIALI DI BOEING E AIRBUS
Come ha ricostruito il Financial Times, le aziende hanno acquistato fusoliere e ali da Spirit AeroSystems, il fornitore del Kansas che ha lottato con problemi di qualità nell’ultimo anno. Il metallo ha avuto origine in Cina, dove la documentazione sarebbe stata falsificata, prima di farsi strada attraverso la catena di fornitura globale per essere utilizzato in parti installate nei jet realizzati dai due produttori di aerei in competizione.
I VELIVOLI COINVOLTI
Nello specifico, il titanio contraffatto è contenuto nei componenti utilizzati per realizzare alcuni aerei Boeing e Airbus tra il 2019 e il 2023, riporta il Times. Ciò include alcuni Boeing 737 Max e 787 Dreamliner, nonché jet Airbus A220, sebbene non sia chiaro quanti aerei siano in servizio o chi li gestisca.
COSA SOSTIENE IL FORNITORE SPIRIT AEROSYSTEMS
Tra i principali utilizzatori del titanio contraffatto la Spirit AeroSystems.
“Quando ci siamo resi conto del problema, tutte le parti sospette sono state messe in quarantena e rimosse dalla produzione di Spirit”, ha dichiarato Joe Buccino, portavoce dell’azienda. “Sono stati completati più di 1.000 test per confermare le proprietà meccaniche e metallurgiche del materiale interessato per garantire l’aeronavigabilità”, ha aggiunto.
LA POSIZIONE DI BOEING
Da parte sua Boeing ha dichiarato che il problema riguarda l’industria più ampia e alcune spedizioni di titanio ricevute da un gruppo limitato di fornitori, che interessano un piccolo numero di parti di aeroplani. Il produttore di aerei statunitense ha affermato di aver rimosso tali parti dagli aerei prima della consegna e ha aggiunto che non vi è alcun impatto sulla sicurezza.
Il metallo testato mostra che “è stata utilizzata la lega di titanio corretta”, ha affermato Boeing, nonostante la documentazione fosse falsificata. Tuttavia, la questione del titanio contraffatto è l’ultimo di una serie di difficoltà che sta affrontando il gigante aerospaziale statunitense a seguito di recenti problemi di produzione e sicurezza.
E QUELLA DI AIRBUS
Nel frattempo, Airbus ha affermato di essere a conoscenza dei rapporti, ma ha precisato di aver eseguito “numerosi test su parti provenienti dalla stessa fonte di fornitura. Dimostrano che l’aeronavigabilità dell’A220 rimane intatta”.
L’IMPORTANZA DEL TITANIO PER GLI AEREI (E LA QUESTIONE SANZIONI)
Infine, come già detto, il titanio è un componente importante nella catena di fornitura aerospaziale, utilizzato per realizzare carrelli di atterraggio, pale e dischi di turbina per aeromobili.
Senza dimenticare che, prima ancora della vicenda della certificazione contraffatta, Airbus stava spingendo l’Occidente a non imporre sanzioni sulle vendite di titanio russe.
L’industria aerospaziale ha fatto molto affidamento sul titanio di produzione russa. Circa il 65% della fornitura di titanio di Airbus proviene dalla Russia, secondo la società di consulenza AlixPartners. Negli ultimi tempi sia Airbus che Boeing avevano dichiarato i tentativi di cercare forniture alternative.
Finora l’Ue ha evitato di vietare le materie prime russe diverse dall’acciaio e dal carbone e il titanio rimane esente dalle restrizioni al commercio con la Russia. Di recente però il Canada ha imposto sanzioni sul titanio russo, sebbene con delle eccezioni.