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Musk Spacex

Non solo auto elettriche, come vanno i conti di Tesla

Tesla riporta dati record sull'utile netto nel terzo trimestre del 2021: crescono le entrate legate ai veicoli, ma anche all'energia. Tutti i dati

 

Tesla, l’azienda americana di veicoli elettrici guidata da Elon Musk, ha riportato dati record nel terzo trimestre del 2021. Le entrate sono state di 13,7 miliardi di dollari contro gli 8,7 dell’anno prima, più di quanto previsto dagli analisti.

I DATI

Nel periodo luglio-settembre l’utile netto è stato di 1,62 miliardi di dollari: l’anno scorso, nello stesso trimestre, era ammontato a 331 milioni.

Come spiega CNBC, il risultato record – è la seconda che l’utile trimestrale di Tesla supera il miliardo – è stato trainato dal miglioramento dei margini lordi: del 30,5 per cento sul business automobilistico e del 26,6 per cento a livello complessivo. È il valore più alto registrato negli ultimi cinque trimestri.

NON SOLO AUTOMOBILI

Le entrate del settore automobilistico sono salite a 12 miliardi di dollari, mentre i costi sono stati pari a 8,3 miliardi.

Tesla ha anche riportato entrate per 806 milioni dalla propria divisione dedicata all’energia: offre apparecchi solari e per lo stoccaggio. Altri 894 milioni sono invece giunti dal segmento dei servizi: ad esempio la manutenzione e la riparazione dei veicoli, le assicurazioni e la vendita di prodotti con marchio Tesla.

Per quanto riguarda il segmento energia e stoccaggio, nel periodo luglio-settembre i costi delle entrate sono arrivati a 803 milioni, il numero più alto degli ultimi cinque trimestri.

I BITCOIN

Nel terzo trimestre dell’anno Tesla ha anche registrazione una svalutazione di 51 milioni di dollari relativa al suo investimento nei bitcoin, la criptovaluta più popolare: il calo è stato riportato sotto la voce “Ristrutturazione e altro”.

PROBLEMI ALLE FORNITURE

Prima della pubblicazione dei risultati del terzo trimestre, Tesla aveva fatto sapere agli azionisti che le sue attività manifatturiere negli stabilimenti avevano risentito dei problemi alle catene di approvvigionamento: la difficoltà di accesso ai semiconduttori, per via della loro carenza; le situazioni di congestione nei porti; le interruzioni di corrente dovute alla limitata disponibilità di energia in alcuni paesi.

La produzione nel quarto trimestre del 2021 dipenderà fortemente dalla disponibilità dei componenti, ha anticipato la società.

Tesla si è comunque detta convinta di poter raggiungere una crescita media annua del 50 per cento nella consegna dei veicoli. Non ci sono invece stati annunci sull’inizio della produzione del pick-up elettrico Cybertruck: è stato dichiarato che la precedenza spetta alla produzione delle Model Y ad Austin, in Texas, dove sta costruendo un nuovo impianto di assemblaggio veicoli.

CONSEGNE E PRODUZIONE

Alla data del 30 settembre, risulta che Tesla abbia consegnato 241.300 veicoli e prodotti 237.823.

In termini di produzione, lo stabilimento di Shanghai, in Cina, ha superato quello di Fremont, in California.

LA QUESTIONE DELLE BATTERIE

Tesla ha poi annunciato che tutti i suoi veicoli della gamma standard passeranno a utilizzare batterie al litio-ferro-fosfato: al momento le auto elettriche della società per il mercato nordamericano sono dotate di batterie agli ioni di litio, con catodi in nichel. Nichel e cobalto (un altro metallo utilizzato nelle batterie agli ioni di litio) sono però entrambi materiali molto costosi, che vanno a incidere sul prezzo della batteria e, di conseguenza, su quello dell’automobile. Di contro, il ferro è molto più economico.

Le due aziende che producono più batterie al litio-ferro-fosfato sono CATL e BYD, entrambe cinesi. Alla domanda se Tesla intenda rifornirsi esclusivamente dalla Cina, la società ha risposto dicendo che il suo obiettivo ultimo è “localizzare” il più possibile la produzione di auto e componenti (incluse le batterie), per tenerla vicina ai mercati di destinazione.

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