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Tesla Germania

Elon Musk raddoppia i suoi piani tedeschi

L'impianto aperto in Germania, nel suo primo anno di vita, ha già raggiunto la capacità di produrre 500 mila auto l'anno, ma l'obiettivo della Tesla è arrivare al 1 milione

Mentre il governo tedesco si fa ora dopo ora più tiepido nei confronti della mobilità elettrica, Tesla, auto EV per antonomasia, sfida nuovamente la burocrazia teutonica della quale Elon Musk si è lamentato a più riprese e gli ambientalisti tedeschi (che temevano che la gigafactory prosciugasse la falda acquifera locale, determinando con le loro cause lo slittamento a più riprese della fine dei lavori all’impianto, il primo della compagnia texana in Europa), presentando all’Ufficio per l’Ambiente del Land del Brandeburgo la domanda formale per ampliare la gigafactory di Grünheide. Insomma, i cantieri alle porte di Berlino non chiuderanno tanto in fretta…

COSA VUOL FARE TESLA IN GERMANIA

La parola d’ordine è aumentare il rateo di fuoco, ovvero produrre, produrre e produrre. Fino a pochi mesi fa Musk definiva la gigafactory edificata in Germania “una fornace che brucia soldi” ed è chiaro l’intento del magnate di farne un impianto gemello a quello cinese, in grado di sfornare una Model Y ogni due ore e mezza (numeri impressionanti sebbene poi stridano col fatto che oltre 120mila vengano richiamate in fretta e furia perché mancherebbe un bullone di fissaggio al piantone dello sterzo).

MINOR IMPATTO AMBIENTALE E PIU’ POSTI DI LAVORO

L’impianto aperto in Germania, nel suo primo anno di vita, ha già raggiunto una capacità potenziale di produrre 500 mila auto l’anno, ma l’obiettivo della Tesla è arrivare al 1 milione, soddisfacendo nel contempo le esigenze degli ambientalisti che avversano la gigafactory, tra cui l’impatto ambientale delle attività, a partire dal consumo di acqua, spesso oggetto delle proteste delle associazioni dei cittadini e di organizzazioni non profit. Se raggiungerà una produzione di 1 milione di veicoli l’anno, annotano da Quattroruote, l’impianto tedesco supererà i volumi di grandi fabbriche europee entrate nella storia del settore automobilistico come Wolfsburg oppure Mirafiori.

 

L’ampliamento, una volta ottenuti i vari nulla osta, avverrà all’interno dell’attuale perimetro occupato dalla fabbrica e dovrebbe comportare l’aumento della forza lavoro dagli attuali 10 mila dipendenti ai 12 mila indicati dalla Tesla sin dalle prime battute del progetto Grünheide. Quella occupazionale è senz’altro la moneta che Musk intende spendere nel dialogo con le varie amministrazioni interessate dal progetto. Una moneta che in quest’ultimo periodo ha acquisito ancora più valore, se si considera che Ford licenzierà oltre 3200 dipendenti in tutto il Vecchio continente, molti dei quali localizzati proprio in Germania.

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