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Trimestrale Tesla Volanti

Tesla perde i pezzi: 120mila richiami per volanti che si staccano

Nelle stesse ore in cui una emittente cinese rivelava che le Tesla Model Y prodotte a Shanghai vengono assemblate in appena 2 ore e mezzo, l'ente Usa per la sicurezza stradale richiamava 120mila veicoli: perdono i volanti

Ancora richiami in vista per l’auto elettrica per antonomasia, guidata dal visionario Elon Musk. Sono difatti bastate due denunce da parte di altrettanti consumatori che lamentano di essersi ritrovati -letteralmente – in mano il volante della propria auto perché l’agenzia per la sicurezza stradale degli Stati Uniti (Nhtsa), non nuova alle indagini sul marchio (ultimamente ha preso di mira soprattutto la funzione Autopilot), aprisse una inchiesta sul Model Y.

TESLA CHE PERDONO I VOLANTI

Secondo quanto riferito dai media statunitensi, il difetto, riconducibile alla mancanza del bullone di fissaggio al piantone dello sterzo, riguarda vetture prodotte nel 2023, quindi appena immesse sul mercato statunitense. L’Nhtsa ha fatto sapere che il problema potrebbe riguardare al momento circa 120mila auto, tutte richiamate per i controlli e le riparazioni del caso.

PER FARE UNA MODEL Y OCCORRONO 2 ORE E MEZZA

La perdita di volanti oltre a essere pericolosa costituisce un indubbio scivolone per Tesla (che già a inizio anno aveva subito la cattiva pubblicità provocata dalla testimonianza di Ashok Elluswamy, a capo della divisione Tesla che si occupa del pilota automatico, costretto ad ammettere in tribunale che il video promo del 2016 dà tuttora una falsa percezione sulle reali capacità del sistema di guida autonoma), tanto più dal momento che l’inchiesta è stata aperta mentre un servizio di New China TV, che ha avuto la possibilità di effettuare delle riprese all’interno della famosa Gigafactory Shanghai (oggetto di un ammodernamento recente per renderla ancora più efficiente) rivelava al mondo che la costruzione di una Model Y, dalla prima operazione alla fine dell’assemblaggio, viene completata in appena 150 minuti: “Credo che dalla prima all’ultima stazione ogni veicolo non impieghi più di 2 ore e mezzo”, la testimonianza di un addetto alla catena ultra – rapida.

Un record al momento inavvicinabile per chiunque, dal momento che solitamente per assemblare una vettura occorrono tra le 35 e le 40 ore e le Case che hanno abbattuto i tempi non sono mai riusciti a scendere oltre le 15 e le 20 ore. Ed è noto che la Casa texana (prima sede in California, ma poi il trasloco del quartier generale in Texas in polemica con l’amministrazione dello Stato occidentale) punti a ridurre ulteriormente i tempi morti per sfornare ancora più vetture nell’arco di una giornata.

Ma, appunto, la notizia che alle Tesla di recente fabbricazione manchi un bullone capaci di determinare nei modelli già sul mercato la perdita di volanti stride con tutta questa rincorsa all’efficienza e alla produzione sfrenata.

L’ULTIMO RICHIAMO ALLO STERZO

Dopo il maxi richiamo, virtuale (sotto forma di un aggiornamento) che ha interessato circa 1,1 milioni di veicoli – ovvero una parte importante della produzione del marchio ormai texano -, i quali, a causa di un malfunzionamento del sistema di inversione automatica dei finestrini, secondo quanto riportato da Reuters, potevano non reagire correttamente dopo aver rilevato un ostacolo, aumentando così il rischio di lesioni, lo scorso novembre il produttore di auto elettriche aveva decretato l’urgenza di procedere con un download obbligatorio d’aggiornamento del firmware per 40.000 veicoli Model S e Model X del periodo 2017-2021.

Secondo quanto si apprende, il richiamo era stato motivato dal fatto che le auto elettriche in questione potrebbero manifestare problemi col servosterzo su strade dissestate o dopo aver preso una buca. La National Highway Traffic Safety Administration in quell’occasione aveva dichiarato che il problema al servosterzo poteva richiedere un maggiore sforzo nelle sterzate, soprattutto a basse velocità, aumentando il rischio di incidenti. Tesla, da parte sua, aveva ammesso di avere ricevuto 314 segnalazioni per questo problema sebbene non ci siano ancora le prove che siano difetti collegati o collegabili al richiamo. Sempre il marchio dell’auto elettrica di Elon Musk aveva comunque aggiunto di non essere a conoscenza di eventuali feriti o decessi legati alla problematica.

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