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Non solo auto: tutti i piani di Tesla sulle batterie (anche in Italia)

Al di là della delusione per le vendite di auto elettriche, nel 2024 Tesla ha battuto il record sulle batterie per l'accumulo domestico e di rete. L'azienda di Musk vuole ampliare questo business anche in Italia: tutti i dettagli.

Nel 2024 Tesla ha consegnato quasi 1,8 milioni di veicoli elettrici, un numero inferiore alle aspettative e più basso dell’1,1 per cento rispetto all’anno precedente. Pur avendo venduto più unità rispetto alla cinese Byd, la sua concorrente principale (che tuttavia non produce solo modelli elettrici “puri”, ma anche ibridi), quest’ultima ha registrato un aumento del 12 per cento su base annua: merito dei suoi prezzi competitivi.

– Leggi anche: Tesla, ecco gioie e dolori per Musk

Tesla, però, non è soltanto una casa automobilistica, ma anche un’azienda di tecnologie energetiche che vende pannelli solari e soprattutto batterie per lo stoccaggio. Nel 2024 le installazioni di sistemi di accumulo energetico sono valse 31,4 gigawattora, un record: rispetto al 2023 l’aumento è stato del 214 per cento.

 

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Lo scorso luglio la banca Morgan Stanley aveva alzato la sua valutazione per il segmento energy storage di Tesla. L’analista Adam Jonas aveva scritto che “non c’è da stupirsi che gli investitori stiano iniziando a considerare la reale possibilità che Tesla Energy possa valere più di Tesla Auto”.

I MODELLI DI BATTERIE DI TESLA

Quando si parla di accumulo energetico non ci si riferisce alle batterie presenti nelle auto, ma a quei dispositivi che permettono di immagazzinare l’energia generata in eccesso dai pannelli solari posizionati sul tetto di una casa, ad esempio.

Uno dei modelli venduti dalla società è il Powerwall, da 13,5 kilowattora di capacità: è pensato per l’uso domestico, ad esempio per alimentare gli elettrodomestici o per ricaricare l’auto elettrica.

Poi c’è il Megapack. In questo caso si tratta di una batteria dalle dimensioni di un container e dalla grande capacità di accumulo (3,9 megawattora per modulo) ed è quindi destinata al cosiddetto “stoccaggio in rete”. Si tratta, cioè, di una batteria progettata per sostenere la rete elettrica, ossia per restituirle nel momento del bisogno l’energia precedentemente immagazzinata dagli impianti eolici e fotovoltaici.

Le batterie Megapack sono scalabili e possono venire affiancate ai grandi parchi rinnovabili in modo da compensarne i buchi di generazione causati dall’assenza di sole e vento.

E IN ITALIA?

Tesla starebbe pianificando un’espansione delle sue attività di accumulo energetico in Italia, stando al Corriere della Sera: nelle ultime settimane, infatti, la società ha avviato su LinkedIn “una campagna di assunzioni di manager specializzati nel settore dello stoccaggio, con base a Milano e Torino”.

Quanto alle auto elettriche, Tesla ne è la prima venditrice in Italia con i modelli Model 3 e Model Y: 7943 e 7435 unità vendute nel 2024, rispettivamente. Il mercato italiano dell’elettrico, però, è piccolo e vale solo il 4,2 per cento dell’intero comparto automotive.

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