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Mirafiori

Ecco come Stellantis riciclerà Mirafiori

L'ad di Stellantis, Carlos Tavares, annuncia due novità per Mirafiori: un polo dell'economia circolare e un nuovo reparto destinato alla produzione di cambi automatici per le auto ibride. Tutti i dettagli (e le paure del gruppo per l'invasione cinese).

Ieri l’amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, ha annunciato due novità per Mirafiori, lo storico comprensorio industriale di Fiat – oggi vi si produce la Fiat 500e, un’automobile elettrica – nella zona sud di Torino.

ECONOMIA CIRCOLARE E NUOVO REPARTO

Lo stabilimento ospiterà infatti il polo di Stellantis dedicato all’economia circolare; inoltre, vi verrà aperto un nuovo reparto dedicato alla fabbricazione di componenti per i veicoli ibridi (sistemi di cambio automatico, nello specifico) simile a quello nel sito di Metz, in Francia.

TUTTO SUL CAMBIO IBRIDO

Stellantis punta a produrre a Mirafiori 600mila pezzi all’anno della trasmissione a doppia frizione eDCT, da montare sulle auto ibride, a partire dal 2024. Il sito francese di Metz ne dovrà realizzare altrettanti, per un totale di 1,2 milioni.

Il sistema è sviluppato da Stellantis in collaborazione con l’azienda belga Punch Powertrain.

IL VALORE DELL’INVESTIMENTO

Tavares non ha specificato l’ammontare dell’investimento per i due interventi, parlando di un generico impegno dal valore di decine di milioni di euro.

TEMPI, CAPACITÀ E FUNZIONI

Sappiamo però che il nuovo reparto sorgerà nell’area nord di Mirafiori – vicino alle Meccaniche, dove si producono i cambi tradizionali per le Fiat Panda -, che sarà operativo dal 2024 e che sarà composto da due linee da 300mila pezzi di capacità annua ciascuno.

Il polo dedicato all’economia circolare, invece, verrà costruito secondo un approccio modulare, entrerà in funzione nel 2025 e si occuperà del recupero di materie prime, batterie e componenti elettroniche. Il riciclo delle batterie, in particolare, potrebbe svolgersi in collaborazione con Teksid, gruppo siderurgico di proprietà del gruppo Stellantis.

NIENTE NUOVE ASSUNZIONI (PER ORA)

La struttura impiegherà 550 persone, che vi verranno trasferite da altri reparti. Non ci saranno dunque nuove assunzioni, anche se Tavares ha specificato di non escluderle per il futuro visti i positivi risultati di vendita della Fiat 500e (è l’auto elettrica più popolare in Italia, stando ai numeri dell’associazione MOTUS-E).

I PROBLEMI DI APPROVVIGIONAMENTO

L’amministratore delegato ha dichiarato che Mirafiori potrebbe raddoppiare la produzione delle 500e o addirittura triplicarla, arrivando a 90mila unità all’anno. Ma Stellantis – non è l’unica: anche Ford è in una situazione simile – ha problemi di approvvigionamento di semiconduttori.

– Leggi anche: Ecco l’impatto dell’assenza di chip sugli stabilimenti italiani di Stellantis

I RISCHI DELLA TRANSIZIONE

Secondo Tavares la transizione alla mobilità elettrica ha due rischi. Il primo è la competitività delle auto elettriche cinesi, che grazie al loro prezzo più basso potrebbero sottrarre quote di mercato alle case europee. Il secondo è la necessità di favorire la sostituzione del parco circolante attraverso incentivi all’acquisto di veicoli ibridi, meno inquinanti di quelli con motore endotermico e meno costosi di quelli elettrici.

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