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Tavares

Stellantis, ecco i veri numeri della produzione in Italia. La mappa degli stabilimenti

Luci, ombre e incognite sulla produzione degli stabilimenti italiani di Stellantis secondo un report della Fim-Cisl

Cresce la produzione Stellantis in Italia nel terzo trimestre dell’anno, del 10% sul 2022, ma rallenta rispetto allo sprint del primo semestre.

E’ quello che emerge tra l’altro dal report periodico della Fim Cisl sui volumi produttivi degli stabilimenti italiani del gruppo Stellantis, che rivede al ribasso le previsioni per il 2023 che scendono da 800mila a 730mila unità, tra automobili – circa mezzo milione – e veicoli commerciali leggeri. Pesa soprattutto la frenata produttiva che sta interessando la linea della Fiat 500 bev, con dieci giorni di fermo programmati, i volumi risicati di Maserati a Mirafiori e il calo delle Alfa Romeo Stelvio e Giulia.

I NUMERI DI STELLANTIS SECONDO LA FIM-CISL

«La situazione – spiega Ferdinando Uliano responsabile Auto della segreteria nazionale della Fim-Cisl – è ancora lontana rispetto al 2019 soprattutto per i veicoli commerciali che hanno perso un quarto dei volumi. Quanto alla produzione di auto, destinata ad attestarsi sul mezzo milione di unità quest’anno, bisogna risalire al 2016-2017 per avere volumi intorno alle 750mila unità, ancora più indietro per ritrovare la soglia del milione di auto».

IL PIANO DEL GOVERNO PER IL SETTORE AUTO CON STELLANTIS

Questo fa emergere quanto ambizioso sia il piano cui lavorano governo e Stellantis – ha sottolineato oggi il Sole 24 ore – per portare la produzione in Italia a un milione di veicoli, in un primo step, per arrivare poi a un milione di auto Made in Italy.

IL PUNTO DEL SOLE 24 ORE SULLA PRODUZIONE DI STELLANTIS IN ITALIA

L’esperienza sul campo dice che le nuove produzione avviate da Stellantis negli stabilimenti italiani – Alfa Romeo Tonale e suv Dodge Hornet – si attesteranno sulle 80mila unità nel 2023, 100mila se si considera anche il nuovo Maserati Grecale, rimarca il quotidiano di Confindustria.

IL COMMENTO DI ULIANO DELLA FIM-CISL

«Se si vuole arrivare ad un milione di auto – spiega Uliano – si deve aumentare il numero di modelli assegnati agli stabilimenti e preservare produzioni come quelle della Panda, che mantiene volumi sostenuti e che chiediamo resti in italia anche dopo il 2026».

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