skip to Main Content

S&P sgonfia le gomme a Nissan, ecco perché

Finito il boost dovuto allo yen debole, ora Nissan dovrà farcela da sola e per l'agenzia di rating S&P la redditività resterà inferiore rispetto alle rivali per uno o due anni. Fatti, nomi e approfondimenti

Nonostante le ultime mosse in fatto di auto elettriche (le Case nipponiche, lo ripetiamo da tempo, sono tra le più scettiche ad abbandonare totalmente gli endotermici a favore della nuova tecnologia) e l’alleanza coi francesi di Renault salvata in extremis, peggiorano le previsioni economiche di Nissan, almeno per S&P Global, che ha proceduto con un taglio del rating a BB+, a livello junk (spazzatura) e definito «improbabile» una forte ripresa della redditività e delle vendite.

LE PAGELLE S&P DI NISSAN

A fine marzo Nissan prevede un utile operativo di 360 miliardi di yen (2,5 miliardi di euro) dopo due anni in perdita ma S&P Global ritiene che la redditività di Nissan sia inferiore a quella delle case rivali, con un margine ebitda che dovrebbe assestarsi non oltre il 4,5%-5,5% nel biennio.

Le prospettive per la casa giapponese sono comunque stabili, ha aggiunto S&P, perché la redditività di Nissan sta gradualmente migliorando e la società è prudente nella pianificazione finanziaria. Più pessimistiche le previsioni sulle vendite che nel prossimo esercizio dovrebbero attestarsi fra 3,6 e 3,7 milioni di unità, meno dei 5,4 milioni stimati dal costruttore.

Il downgrade di un livello è arrivato dopo l’ultima trimestrale di Nissan che ha rivelato un utile netto inferiore alle aspettative degli analisti. La casa giapponese dovrà pagare costi più elevati per emettere obbligazioni in valuta estera.  L’agenzia stima «che gli utili di Nissan rimarranno più deboli di quanto ipotizzato in precedenza, data la prospettiva di un altro anno difficile nel 2023».

Lo scorso 21 ottobre la valuta giapponese ha toccato il minimo degli ultimi 32 anni di 151,94 per dollaro: una situazione che ha aiutato Nissan. Ma che non durerà per sempre e l’agenzia di rating insiste proprio su questo aspetto. La Casa di Yokohama è stata così sospinta dalla valuta nipponica registrando un aumento del 55% dell’utile netto nel periodo ottobre-dicembre 2022, a 50,6 miliardi di yen (386 milioni di dollari) rispetto ai 32,7 miliardi di yen dell’anno precedente.

LE MOSSE SULL’AUTO ELETTRICA

Il recente downgrade di S&P probabilmente non tiene conto delle ultime mosse Nissan in campo auto EV, che potrebbero renderla decisamente più competitiva almeno rispetto alle altre Case nipponiche.

La Casa di Yokohama ha difatti modificato il piano “Nissan Ambition 2030” aumentando la propria scuderia: entro la fine del decennio, saranno introdotte sul mercato globale 27 novità elettrificate (a batteria o dotate del sistema proprietario e-Power), quattro in più rispetto ai programmi originari. Le elettriche saranno 19, contro le precedenti 15.

Back To Top