Parigi tira un sospiro di sollievo. Il governo francese, che detiene il 15% di Renault, festeggia il mantenimento dell’accordo con i giapponesi d Nissan. Un accordo che per diversi mesi sembrava sul punto di infrangersi, avendo scontentato, soprattutto negli ultimi anni, entrambi i marchi e che invece, grazie agli opportuni aggiustamenti di rotta, è stato sottoposto a un semplice tagliando, anche se di portata assai importante.
After several months of constructive discussions w. Nissan Motor Co., Ltd, we today announced that, subject to the approval of our board of dir., we have reached an important milestone in our discussions on defining new foundations for our partnership. ⬇️https://t.co/dKsFvgDJ6k
— Renault Group (@renaultgroup) January 30, 2023
L’ACCORDO TRA NISSAN E RENAULT
Tutto ruota attorno alla richiesta nipponica, accettata dai francesi, di ridurre la partecipazione Renault nel capitale di Nissan al 15%, la stessa percentuale in mano alla Casa giapponese nella società di Boulogne-Billancourt: l’accordo 2023 (ri)parte insomma all’insegna della parità tra le parti.
Ma cosa farà la Losanga del restante 28,4% di Nissan di cui si deve disfare? Non lo potrà vendere ma lo dovrà conferire a un fondo fiduciario francese, i cui diritti di voto (dividendi e proventi della vendita delle azioni) verranno nel frattempo “neutralizzati”. La cessione avverrà “se commercialmente ragionevole per Renault in un processo coordinato e ordinato ma senza l’obbligo di vendere entro un pre-determinato periodo di tempo”.
TRE FASI E TRE “DIMENSIONI”
L’ambizione dell’accordo, che resta soggetto all’approvazione dei consigli di Nissan e Renault, “è rafforzare i legami dell’Alleanza e massimizzare la creazione di valore per tutti con un approccio in tre fasi”, spiega la nota, la prima delle quali è il rilancio della partnership con “progetti operativi ad alto valore aggiunto” incentrati su iniziative “chiave” in America Latina, India ed Europa e sviluppate lungo “tre dimensioni: mercati, veicoli e tecnologie”.
NISSAN METTE CAPITALE IN AMPERE
La seconda direttrice odora di compromesso, in quanto qui sono i giapponesi ad avere accolto la richiesta francese dell’ingresso della Nissan come “azionista strategico” in Ampere, la nuova società creata dai francesi con lo scorporo delle attività tradizionali, endotermiche, di quelle per la mobilità elettrica e la digitalizzazione, bisognosa di capitali. Infine, è previsto che il comitato operativo dell’Alleanza mantenga il ruolo di coordinamento prioritario tra i due partner.