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Russia

Cosa farà la Russia con le ferrovie verso la Cina

Nel 2023 il commercio tra Russia e Cina ha raggiunto la cifra record di 240 miliardi di dollari. Per stimolarlo ulteriormente, il Cremlino ha intenzione di spendere miliardi nel potenziamento delle ferrovie. Tutti i dettagli.

Secondo il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, l’amicizia “senza limiti” tra Cina e Russia sta contribuendo alla creazione di un ordine mondiale “multipolare” che sostituirà l’egemonia statunitense. Dopo l’invasione dell’Ucraina e il collasso delle relazioni con l’Occidente, la Russia ha rafforzato molto il suo rapporto con la Cina, al punto che nel 2023 il commercio bilaterale ha raggiunto la cifra record di 240 miliardi di dollari. È merito della “guida strategica” dei presidenti Xi Jinping e Vladimir Putin, ha detto il ministro Wang, se oggi il gas russo riscalda le case in Cina e se le automobili cinesi percorrono in gran numero le strade della Russia.

La crescita del commercio con la Cina ha permesso alla Russia di Putin di mitigare l’impatto delle sanzioni occidentali. Nei piani di Mosca c’è la piena sostituzione del mercato europeo – il più importante, prima del 24 febbraio 2022 – con quello cinese per quanto riguarda le forniture energetiche, i trasferimenti tecnologici e i mercati finanziari. Per stimolare ulteriormente l’interscambio con il vicino asiatico, allora, Mosca ha intenzione di investire cifre miliardarie nel potenziamento delle sue tratte ferroviarie orientali.

IL PIANO DELLA RUSSIA PER LE FERROVIE

Il 29 febbraio scorso, come ricostruisce Bloomberg, Putin ha ordinato l’espansione della capacità annuale di trasporto merci sulle due ferrovie più grandi della Russia – la Transiberiana e la Bajkal-Amur – in modo che raggiunga i 210 milioni di tonnellate entro il 2030. Nel 2023 sulle due ferrovie sono passate circa 150 milioni di tonnellate di merci.

Le ferrovie Transiberiana e Bajkal-Amur sono fondamentali per il commercio russo perché collegano le regioni occidentali con la Cina e l’oceano Pacifico. Nonostante il loro valore logistico-economico, però, le due tratte sono afflitte da problemi e attualmente operano al di sotto della loro capacità. Secondo il quotidiano moscovita Kommersant, che ha citato documento del ministero dei Trasporti russo, nel 2023 le ferrovie hanno gestito il 13 per cento di merci in meno rispetto alla loro capacità.

Il commercio su rotaia, oltre a essere una modalità di trasporto conveniente per alcune materie prime come il carbone e per i rifornimenti militari, permette alla Russia di emanciparsi dalle vie di navigazione e dai porti sotto il controllo dei governi occidentali.

INVESTIMENTI PER 4 MILIARDI DI DOLLARI NEL 2024

La Russia ha già investito “miliardi di dollari”, scrive Bloomberg, per quasi raddoppiare la capacità delle sue ferrovie, che nel 2024 dovrebbe arrivare a 180 milioni di tonnellate contro i quasi 98 milioni del 2023. Tuttavia, la domanda attuale è superiore del doppio rispetto ai volumi gestibili, come ammesso dal quotidiano ufficiale Rossijskaja Gazeta.

Nel 2024 la Russia conta di investire 366 miliardi di rubli (4 miliardi di dollari) nel potenziamento infrastrutturale delle ferrovie nell’est; il piano proseguirà fino al 2032 e richiederà una spesa di 2700 miliardi di rubli per portare la capacità di queste tratte a 255 milioni di tonnellate all’anno.

I PROBLEMI

Come spiega Bloomberg, però, il problema delle ferrovie russe non si limita alle carenze infrastrutturali, ma si lega anche alla tipologia di merci che viene trasportata. I treni russi, infatti, trasportano principalmente materie prime verso est e beni di consumo verso ovest: le due tipologie di prodotti richiedono vagoni e container differenti, e questo crea un allungamento dei tempi di carico e scarico.

DUE NUOVE FERROVIE CON LA CINA

Nel 2023 la Cina è diventata la maggior fornitrice alla Russia di un grande varietà di beni di consumo, dai vestiti alle automobili ai macchinari vari, compensando l’abbandono del paese da parte delle aziende occidentale. La Russia, invece, ha passato ad esportare in Cina materie prime energetiche e metalli.

In aggiunta agli investimenti già descritti, la Russia ha intenzione di costruire anche due nuove tratte ferroviarie con la Cina entro il 2030. Attualmente i due paesi, pur condividendo un confine lungo 4200 chilometri, sono collegati da sole quattro ferrovie transfrontaliere.

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