A settembre il commercio tra Cina e Russia ha raggiunto i 21,18 miliardi di dollari, il valore più alto dal febbraio 2022, quando Mosca diede inizio alla guerra con l’Ucraina.
UNA COOPERAZIONE “SOLIDA”, DICE PECHINO
Sanzionata dall’Occidente, la Russia si è rivolta a est e ha trovato nella Cina, appunto, sia un mercato disposto ad acquistare petrolio, gas e cereali, sia un fornitore di beni non più accessibili altrove. Il mese scorso il ministro cinese del Commercio, Wang Wentao, ha detto che la cooperazione economica e commerciale tra Pechino e Mosca si è approfondita ed è diventata più “solida” sotto la “guida strategica” dei rispettivi presidenti, Xi Jinping e Vladimir Putin.
COME VA IL COMMERCIO CINA-RUSSIA
I dati dell’autorità doganale della Cina fanno sapere che il mese scorso le esportazioni cinesi in Russia sono cresciute del 21 per cento su base annua, a 9,6 miliardi di dollari. Ad agosto 2023 erano cresciute del 16 per cento rispetto all’agosto 2022.
Le importazioni dalla Russia, invece, sono cresciute dell’8 per cento rispetto a settembre 2022, a 11,5 miliardi di dollari.
COME VA IL COMMERCIO TOTALE DELLA CINA
Complessivamente, però, a settembre le esportazioni cinesi sono diminuite del 6,2 per cento su base annua, benché in miglioramento rispetto al calo più netto di agosto (-8,8 per cento). Le misure di sostegno governativo all’economia – la seconda più grande al mondo – sembra stiano dando qualche risultato, ma i problemi della Cina non sono scomparsi, a cominciare dalla crisi del suo vasto settore immobiliare. Per cercare di stimolare la crescita e raggiungere l’obiettivo annuale del +5 per cento, il governo sta pensando di emettere debito sovrano aggiuntivo per 1000 miliardi di yuan (circa 137 miliardi di dollari), che servirà a finanziare progetti infrastrutturali.
A settembre le importazioni cinesi di merci sono scese del 6,3 per cento, peggio di quanto previsto dagli analisti sentiti da Reuters (-6,0 per cento) ma meglio di agosto (-7,3 per cento).
Il mese scorso la Cina ha registrato un surplus commerciale di 77,7 miliardi: gli analisti si aspettavano un valore di 70 miliardi. Il surplus di agosto era ammontato a 68,3 miliardi.
Quanto alle materie prime, a settembre gli acquisti di petrolio greggio sono cresciuti di quasi il 14 per cento rispetto all’anno prima, ma le importazioni di rame sono diminuite del 5,8 per cento.