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Alstom Rfi Lodi

Frecciarossa Lodi, tutte le ultime novità su Rfi e Alstom

Sale a 19 la lista degli indagati: 17 persone e 2 società (Alstom e Rfi del gruppo Ferrovie). Ecco i dettagli

Si allarga l’inchiesta sul Frecciarossa deragliato a Lodi (qui l’articolo di Start Magazine). Ci sono altre 12 persone indagate per l’incidente ferroviario (in tutto salgono a 19) che ha causato la morte di due macchinisti. Tra i nuovi iscritti anche Maurizio Gentile, amministratore delegato di Rfi (Rete Ferroviaria Italiana, gruppo Ferrovie).

I NUOVI INDAGATI

Le nuove persone iscritte nelle scorse ore nel registro degli indagati sono 6 dipendenti di Alstom Ferroviaria e 5 di Rfi, tra cui spicca il nome dell’amministratore delegato della società italiana della Rete Ferroviaria. Indagata anche Alstom Ferroviaria, la società che ha prodotto l’attuatore numero 5, quello avrebbe fatto deragliare il convoglio.

LE PAROLE DEL PROCURATORE

“Gli indagati sono in parte dipendenti della società che gestisce la rete ferroviaria e in parte di quella che risulta aver prodotto il pezzo risultato, all’apparenza, difettoso” ha spiegato il procuratore di Lodi, Domenico Chiaro.

“Le nuove iscrizioni sono conseguenza degli accertamenti svolti, a ritmo serrato, negli ultimi giorni con grande impegno di questa procura e dei rispettivi consulenti di parte di tutte le persone nei confronti delle quali sono allo stato ipotizzabili eventuali responsabilità”, ha aggiunto il procuratore.

ISCRIZIONE TECNICA

Si tratta di un’iscrizione tecnica, quella effettuata carico dell’ad di Rfi e degli altri, in attesa di una nuova perizia sullo scambio dove s’è innescato il deragliamento del Frecciarossa e nuovi ed approfonditi esami sull’attuatore, ovvero sul pistone idraulico che muove i binari.

19 INDAGATI IN TUTTO

La lista degli indagati, dunque, sale quindi a 19 (17 persone e 2 società).

A tutti sono contestati, a titolo colposo, i reati di disastro ferroviario, omicidio e lesioni. Si tratta degli stessi reati contestati, sempre a titolo colposo, a 5 dipendenti di Rfi (gruppo Ferrovie controllato dal ministero dell’Economia).

INDAGATO ANCHE VIALE, AD DI ALSTOM

Tra le persone indagate anche l’amministratore delegato di Alstom Ferroviaria, Michele Viale. E’ la francese Alstom, che opera nel settore della costruzione di treni e infrastrutture ferroviarie è il produttore del componente ritenuto ‘difettoso’ dall’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie.

DOMENICA DISSEQUETRO AREA

Intanto in questi giorni sono stati rimossi i vagoni deragliati e la procura spera che “gli accertamenti dei consulenti incaricati continueranno, salvo imprevisti di natura tecnica, fino al massimo domenica, in modo tale da rendere possibile, già in serata, il dissequestro totale dell’area e la conseguente piena ripresa della circolazione ferroviaria. Ciò consentirà di far cessare il gravoso impegno della polizia ferroviaria che sta garantendo la sorveglianza a vista del punto zero dell’incidente”, ha detto il procuratore.

RFI E ALSTOM SI STRATTONANO

In attesa che la Procura stabilisca le responsabilità, Rfi e Alstom bisticciano. La francese sostiene che il pezzo ritenuto difettoso “che è un componente dello scambio ferroviario, fa parte di un lotto che è stato soggetto ad un accurato processo di controllo di fabbricazione e di qualità (cod. A-0000073682 – 425 502 XXX QC003 Rev.A) approvato da Rfi e opportunamente seguito e documentato”. Rfi risponde che il componente ” viene rilasciato – sigillato – dalla ditta produttrice con un’apposita dichiarazione di conformità, in cui il costruttore attesta “sotto la propria esclusiva responsabilità” che i prodotti sono conformi ai disegni costruttivi e a quanto previsto dai processi di controllo qualità dell’azienda stessa” (in questo articolo di Start Magazine i dettagli)

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