Pareva che questa volta Stellantis si fosse mossa per tempo, disinnescando sul nascere ogni possibile malumore dell’Uaw, il principale sindacato americano mai così battagliero da quando alla guida c’è di Shawn Fain (il solo a essere riuscito a paralizzare simultaneamente ben tre Case automobilistiche). Poi di colpo un tweet del 15esimo presidente dello United Automobile Workers ha ribaltato la situazione.
“Something is rotten at Stellantis, and it starts at the very top. It’s time for the American public to call the question on Carlos Tavares. His mismanagement of the company is hurting Stellantis, consumers, and the American autoworker.”
— @ShawnFainUAWhttps://t.co/bH79OGk0Ci pic.twitter.com/wVdjM5BKKN
— UAW (@UAW) September 17, 2024
COSA HA SCRITTO FAIN CONTRO TAVARES
Fain è tornato infatti ad attaccare direttamente il Ceo Carlos Tavares,: “C’è qualcosa di marcio in Stellantis, e inizia proprio al vertice. È tempo che il pubblico americano metta in discussione Carlos Tavares. La sua cattiva gestione dell’azienda sta danneggiando Stellantis, i consumatori e i lavoratori dell’auto americana.”
Non è la prima volta che il leader dei lavoratori indirizza parole pesanti e giudizi sprezzanti nei riguardi del manager portoghese. Sempre Fain, commentando l’ultima semestrale del Gruppo aveva definito l’Amministratore delegato europeo, “una vergogna e un imbarazzo per un’azienda americana un tempo grande”. Chiaro l’intento di sfruttare le presidenziali Usa per strappare ad ambo i candidati alla Casa Bianca pieno sostegno.
VERSO UN NUOVO SCIOPERO?
Il sindacato continua ad accusare Stellantis di rifiutare di fornire informazioni sul cronoprogramma al quale l’azienda italo-franco-statunitense si è vincolata nell’ultimo contratto di lavoro, stipulato in tutta fretta nemmeno un anno fa pur di far rientrare gli operai alle linee di montaggio e far cessare la protesta che aveva paralizzato le fabbriche americane lo scorso autunno.
Ma dodici mesi dopo la situazione sembra ripetersi specularmente, nella consapevolezza che i conti sono peggiorati e col timore che tante promesse vadano disattese o rinviate. Ma dall’Uaw non ci sentono: “Non siamo noi il problema. Il mercato non è il problema. Carlo Tavares è il problema”, la tesi di Fain, che vuole ora chiamare a consultazione gli iscritti per ottenere l’investitura necessaria per proclamare un nuovo sciopero.
AVVENTURA A DURANGO
Al centro della contesa in questo secondo round tra Stellantis e l’Uaw la produzione della Durango che l’accordo strappato alla dirigenza lo scorso anno sembrava aver portato presso il Detroit Assembly Complex anche dopo il 2026, quando è previsto il debutto della nuova generazione della Suv.
Ipotesi però che i quotidiani locali hanno smentito parlando di un possibile trasferimento del modello di punta Dodge nella fabbrica canadese di Windsor anche prima del 2026, mettendo in allarme il sindacato. Chiuso il fronte Sud, col Messico, per Stellantis si apre ora quello Nord, con il Canada.