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Manley Fca Aziende Ue

Perché il piano di Manley non farà sbandare Fca

Commenti, analisi e scenari dopo il piano di Fca presentato da Manley. Le “Mille battute” di Giuseppe Sabella direttore di Think-in, esperto di Industria 4.0 e blogger di Start Magazine

 

Potremmo chiamarla la settimana di Torino. Si è infatti tenuto in questi giorni un appuntamento molto importante, quello tra il nuovo management di Fca e i sindacati italiani che naturalmente aderiscono al contratto Fca (l’incontro con la Fiom è avvenuto separatamente). È il primo incontro con i vertici dell’azienda dopo la scomparsa di Sergio Marchionne, quindi molto utile per capire le reali intenzioni dell’azienda. Le indicazioni paiono molto buone e sono confermate anche dalle dichiarazioni che arrivano dai sindacati.

TUTTI I NUMERI DI FCA TRA MANLEY E MARCHIONNE

In sintesi, il piano presentato dall’azienda presenta 13 modelli: 4 completamente nuovi (500 elettrica, C-Suv Alfa, Maserati media, Compass) e 9 restyling; 12 interventi tra ibridazione e elettrificazione(a basso e alto voltaggio); 2 nuovi motori e 2 aggiornamenti Euro6 D final (diesel). Il piano presentato a giugno da Marchionne prevedeva 8,7 mld€ per area Emea nel quinquennio 2018-2022; il piano presentato oggi da Mike Manley è di oltre 5 mld € nel triennio 2018-2021 e solo per l’Italia. Gli stabilimenti saranno tutti aggiornati con piattaforma elettrica o ibrida.

LO SCENARIO CON ELETTRICO E GUIDA AUTONOMA

Che dire, la cessione di Magneti Marelli – per quanto dolorosa – permette a Fca di realizzare un investimento importante in vista del consolidamento, la cui sfida passa attraverso la trasformazione dell’industria. Sarà interessante capire come cambierà il mercato dell’auto nei prossimi 5 anni, quando appunto elettrificazione e guida autonoma cambieranno gli equilibri. E li si vedrà chi ha fatto le scelte migliori. Quel che è certo che il nuovo corso Fca sembra attrezzato per vincere la sfida e rafforzare la sua produzione italiana che è quanto per noi di più interessante.

I MERITI DI MARCHIONNE IN FCA

Un ultima parola per lui: Sergio Marchionne ha portato il Lingotto fino a qui, la sua missione appartiene a un ciclo diverso. In presenza di chi continua ancora a fare il tifo per il fallimento di Fca, possiamo certamente tirare una riga e dire che se Fca oggi si appresta a questa nuova sfida con tutte le carte in regola per vincerla è anche grazie a lui, al suo lavoro e alle sue intuizioni che non abbiamo mai mancato di raccontare. E di chi, con lui, ci ha creduto e ci ha fatto accordi fondamentali non solo per l’azienda ma anche per svecchiare il nostro Paese che, incredibilmente, è riuscito a ostracizzare uno dei più gradi protagonisti della storia dell’industria mondiale.

Twitter: @sabella_thinkin

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